NAPOLI - Rosa Petrazzuolo, vicedirettrice di "Napoli Magazine", scrive sui suoi canali social: "L'intelaiatura si staglia nuda in piazza Municipio sotto il sole rovente di un giorno di luglio a Napoli, iniziato nello sgomento condiviso nell'apprendere che della Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto restano solo ceneri dopo un incendio, efferato come un colpo mortale. L'odore acre di bruciato si fa sentire forte nelle narici, a terra restano pochi cenci bruciacchiati, lo sguardo scivola incredulo lungo un girotondo e viene da pensare che casca proprio il mondo se sotto attacco sono, per qualunque motivo, l'arte, la cultura, la bellezza: tre elementi che fanno parte dell'essenza stessa di Napoli. Poi lo sguardo si posa sui fiori deposti da anime delicate, sui biglietti d'amore per una città complessa che sa sempre reagire e risorgere dalle ceneri e così, via via, prima sgomita e poi torna a splendere con forza un sentimento di fiducia verso una nuova alba radiosa su una Napoli operosa, già pronta a riaccogliere presto nuovamente un'altra installazione della Venere degli Stracci, in un processo di rigenerazione in cui a trionfare è la bellezza condivisa, custodita e valorizzata da tutti".
di Napoli Magazine
13/07/2023 - 10:39
NAPOLI - Rosa Petrazzuolo, vicedirettrice di "Napoli Magazine", scrive sui suoi canali social: "L'intelaiatura si staglia nuda in piazza Municipio sotto il sole rovente di un giorno di luglio a Napoli, iniziato nello sgomento condiviso nell'apprendere che della Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto restano solo ceneri dopo un incendio, efferato come un colpo mortale. L'odore acre di bruciato si fa sentire forte nelle narici, a terra restano pochi cenci bruciacchiati, lo sguardo scivola incredulo lungo un girotondo e viene da pensare che casca proprio il mondo se sotto attacco sono, per qualunque motivo, l'arte, la cultura, la bellezza: tre elementi che fanno parte dell'essenza stessa di Napoli. Poi lo sguardo si posa sui fiori deposti da anime delicate, sui biglietti d'amore per una città complessa che sa sempre reagire e risorgere dalle ceneri e così, via via, prima sgomita e poi torna a splendere con forza un sentimento di fiducia verso una nuova alba radiosa su una Napoli operosa, già pronta a riaccogliere presto nuovamente un'altra installazione della Venere degli Stracci, in un processo di rigenerazione in cui a trionfare è la bellezza condivisa, custodita e valorizzata da tutti".