Attualità
LUTTO - Napoli: è morto l’editore Tullio Pironti, aveva 84 anni
15.09.2021 22:55 di Napoli Magazine Fonte: Repubblica.it

Si è spento a 84 anni, nella sua casa di via Toledo, l'editore napoletano Tullio Pironti. Tra i suoi numerosi successi aveva pubblicato anche "Il camorrista" del giornalista Giuseppe Marrazzo e le opere del premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz. I funerali di Pironti giovedì 16 settembre alle 16 nella chiesa del Caravaggio a piazza Dante. Pironti ebbe un ruolo centrale nella cultura. Grazie a lui sono stati conosciuti e apprezzati in Italia autori come Don DeLillo, Bret Easton Ellis, Raymond Carver. Enorme il clamore suscitato dal libro di Marrazzo su Raffaele Cutolo: da "Il camorrista" fu tratto il film di Giuseppe Tornatore con Ben Gazzarra. Pironti così raccontò a "Repubblica" quell'incontro: "Sapevo che Marrazzo stava cenando al ristorante Dante e Beatrice, mi precipitai e gli proposi di fare un libro per me. Lui mi squadrò da capo a piedi, avevo dei pantaloni sporchi, mi disse: "Perché tu sei editore?". Risposi di sì: "Pubblico la rivista letteraria Metaphoren". Lui ironizzò: "E cos'è? Serve per il mal di testa? Io scrivo di camorra..." E poi ribatté: "Ma io costo...". E io: "Non c'è problema". Mi diede appuntamento il giorno dopo all'Hotel Vesuvio dove alloggiava". "A quel punto, faccia a faccia al Vesuvio, prima di parlare del contenuto del libro, lo stimavo a tal punto che non c'era bisogno di discuterne, gli staccai un assegno con l'anticipo della previsione delle copie vendute: 25 milioni di lire. Mi giocai tutti gli incassi delle vendite della scolastica, ma ne è valsa la pena, eccome". IFrame "Dopo quattro o cinque mesi, questa volta all'hotel Ambassador, Giuseppe Marrazzo doveva consegnarmi il libro ma mi convocò per dirmi che gli avevano rubato l'auto con il dattiloscritto de "Il camorrista" all'interno. Gli dissi di non preoccuparsi e che era stato già molto bello conoscerci. E lui, serio: "Titò, non ti preoccupare, ti do il libro entro un mese". E così fu. Marrazzo era talmente famoso che dopo la denuncia del furto ai carabinieri, riuscì a sfruttare già la notizia per fare pubblicità al libro. Feci bene ad aspettare, indovinai. Il libro uscì nel 1984, fu un successo. Poi è stato tradotto in tutto il mondo, ha venduto migliaia di copie. "Il camorrista" è il mio primo libro, mi lanciò, da quel momento si è iniziato a parlare dell'editore Pironti. Devo tutto a Marrazzo". Pironti, ex pugile, pubblicò anche la storia della sua vita, in un volume dal titolo "Libri e cazzotti". Hanno suscitato vasta eco anche i libri-reportage di David Yallop, John Cornwell, Philipp Willan, Leopold Ledl, Richard Hammer, sulla morte di Papa Luciani e sulle vicende finanziarie nel Vaticano.

ULTIMISSIME ATTUALITÀ
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
LUTTO - Napoli: è morto l’editore Tullio Pironti, aveva 84 anni

di Napoli Magazine

15/09/2024 - 22:55

Si è spento a 84 anni, nella sua casa di via Toledo, l'editore napoletano Tullio Pironti. Tra i suoi numerosi successi aveva pubblicato anche "Il camorrista" del giornalista Giuseppe Marrazzo e le opere del premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz. I funerali di Pironti giovedì 16 settembre alle 16 nella chiesa del Caravaggio a piazza Dante. Pironti ebbe un ruolo centrale nella cultura. Grazie a lui sono stati conosciuti e apprezzati in Italia autori come Don DeLillo, Bret Easton Ellis, Raymond Carver. Enorme il clamore suscitato dal libro di Marrazzo su Raffaele Cutolo: da "Il camorrista" fu tratto il film di Giuseppe Tornatore con Ben Gazzarra. Pironti così raccontò a "Repubblica" quell'incontro: "Sapevo che Marrazzo stava cenando al ristorante Dante e Beatrice, mi precipitai e gli proposi di fare un libro per me. Lui mi squadrò da capo a piedi, avevo dei pantaloni sporchi, mi disse: "Perché tu sei editore?". Risposi di sì: "Pubblico la rivista letteraria Metaphoren". Lui ironizzò: "E cos'è? Serve per il mal di testa? Io scrivo di camorra..." E poi ribatté: "Ma io costo...". E io: "Non c'è problema". Mi diede appuntamento il giorno dopo all'Hotel Vesuvio dove alloggiava". "A quel punto, faccia a faccia al Vesuvio, prima di parlare del contenuto del libro, lo stimavo a tal punto che non c'era bisogno di discuterne, gli staccai un assegno con l'anticipo della previsione delle copie vendute: 25 milioni di lire. Mi giocai tutti gli incassi delle vendite della scolastica, ma ne è valsa la pena, eccome". IFrame "Dopo quattro o cinque mesi, questa volta all'hotel Ambassador, Giuseppe Marrazzo doveva consegnarmi il libro ma mi convocò per dirmi che gli avevano rubato l'auto con il dattiloscritto de "Il camorrista" all'interno. Gli dissi di non preoccuparsi e che era stato già molto bello conoscerci. E lui, serio: "Titò, non ti preoccupare, ti do il libro entro un mese". E così fu. Marrazzo era talmente famoso che dopo la denuncia del furto ai carabinieri, riuscì a sfruttare già la notizia per fare pubblicità al libro. Feci bene ad aspettare, indovinai. Il libro uscì nel 1984, fu un successo. Poi è stato tradotto in tutto il mondo, ha venduto migliaia di copie. "Il camorrista" è il mio primo libro, mi lanciò, da quel momento si è iniziato a parlare dell'editore Pironti. Devo tutto a Marrazzo". Pironti, ex pugile, pubblicò anche la storia della sua vita, in un volume dal titolo "Libri e cazzotti". Hanno suscitato vasta eco anche i libri-reportage di David Yallop, John Cornwell, Philipp Willan, Leopold Ledl, Richard Hammer, sulla morte di Papa Luciani e sulle vicende finanziarie nel Vaticano.

Fonte: Repubblica.it