"Ha ragione il presidente del Consiglio: quello del disagio giovanile è un problema enorme, più grande di qualsiasi divisione politica. Il governo se n’è accorto subito e ha messo in campo iniziative innovative, come i decreti Caivano e Caivano-bis. A sua volta, sulla stessa scia, la commissione che ho l’onore di presiedere ha affrontato il tema, approvando nel novembre scorso il documento conclusivo dell’indagine sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza, ed è pronta a compiere ulteriori approfondimenti in qualsiasi direzione ritenuta utile. Confido che vi sarà la massima collaborazione da parte di tutte le forze politiche". Lo dice l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, Nm, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza. "A giudizio degli esperti con i quali la commissione sta dialogando nell’ambito dell’indagine sulla fragilità emotiva di bambini e ragazzi – continua - siamo di fronte ad un’emergenza sistemica, esplosa durante e dopo il lockdown. Non è facile individuare cause e rimedi. Molto probabilmente è necessario un ripensamento di tutti i servizi del sistema assistenziale rivolti a giovani e giovanissimi, per intercettare precocemente il disagio, accelerare l’effettiva presa in carico e prevenire la violenza".