"Ingiustizia è fatta: neppure a Natale i bambini della “Famiglia nel bosco” potranno tornare a casa. È davvero intollerabile: i nostri bambini non sono proprietà dello Stato! L’allontanamento dei figli dai genitori, motivato da atti amministrativi o giudiziari, dev’essere un provvedimento da assumere soltanto come extrema ratio, quando vita e benessere dei minori non possono essere altrimenti tutelati, e da eseguire con la massima delicatezza possibile, previo accurato bilanciamento tra il danno immediato che la soluzione dell’allontanamento può creare e la probabilità che da tale situazione derivi una prospettiva di effettivo beneficio al minore stesso. Leggeremo le carte, ma a prima vista questo bilanciamento non c’è stato, non c’è stata un’adeguata considerazione, a fronte di problemi che potevano e possono ancora essere risolti senza allontanare dei bambini così piccoli dalla loro casa e dai loro genitori. Tra l’altro, appare discutibile nell’ordinanza del Tribunale dei minorenni, anche alla luce della normativa più recente sull’attuazione dei provvedimenti, la delega in bianco concessa agli operatori. Il giudice avrebbe dovuto vigilare".
Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, commenta il rigetto, da parte della Corte d’appello dell’Aquila, del reclamo di Nathan e Catherine Trevallion contro l’ordinanza del Tribunale per i minorenni che aveva disposto la sospensione della responsabilità genitoriale e il collocamento dei tre figli minori in una struttura protetta a Vasto.
di Napoli Magazine
19/12/2025 - 17:27
"Ingiustizia è fatta: neppure a Natale i bambini della “Famiglia nel bosco” potranno tornare a casa. È davvero intollerabile: i nostri bambini non sono proprietà dello Stato! L’allontanamento dei figli dai genitori, motivato da atti amministrativi o giudiziari, dev’essere un provvedimento da assumere soltanto come extrema ratio, quando vita e benessere dei minori non possono essere altrimenti tutelati, e da eseguire con la massima delicatezza possibile, previo accurato bilanciamento tra il danno immediato che la soluzione dell’allontanamento può creare e la probabilità che da tale situazione derivi una prospettiva di effettivo beneficio al minore stesso. Leggeremo le carte, ma a prima vista questo bilanciamento non c’è stato, non c’è stata un’adeguata considerazione, a fronte di problemi che potevano e possono ancora essere risolti senza allontanare dei bambini così piccoli dalla loro casa e dai loro genitori. Tra l’altro, appare discutibile nell’ordinanza del Tribunale dei minorenni, anche alla luce della normativa più recente sull’attuazione dei provvedimenti, la delega in bianco concessa agli operatori. Il giudice avrebbe dovuto vigilare".
Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, commenta il rigetto, da parte della Corte d’appello dell’Aquila, del reclamo di Nathan e Catherine Trevallion contro l’ordinanza del Tribunale per i minorenni che aveva disposto la sospensione della responsabilità genitoriale e il collocamento dei tre figli minori in una struttura protetta a Vasto.