Dopo il rinvio dei 'Giochi della Speranza' in segno di lutto a seguito della morte di una detenuta nel carcere di Rebibbia, i partecipanti all'iniziativa sono rimasti questa mattina davanti alla struttura penitenziaria per un minuto di raccoglimento. "Vi ringrazio di essere rimasti in tanti, è un modo per onorare la memoria di questa detenuta. È importante ritrovarci per un minuto di raccoglimento e, per chi crede, di preghiera", ha detto Daniele Pasquini, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport. "Mi rendo conto di quanto possa essere difficile tenere accesa la speranza in un momento del genere - ha proseguito - ma resta la convinzione di voler riproporre questa iniziativa che voleva essere un momento di sollievo, di relazione, rieducazione e crescita personale, per le detenute. Una giornata di normalità. Dopo quello che è successo oggi possiamo renderci conto di quanto ci sia bisogno di un po' di normalità". "Oggi è stato giusto rimandare, questo è un giorno di lutto e non di gioia - ha concluso - ma rimanderemo questo evento a un'altra occasione perché 'I Giochi della Speranza' devono continuare a esistere".
di Napoli Magazine
12/12/2025 - 14:12
Dopo il rinvio dei 'Giochi della Speranza' in segno di lutto a seguito della morte di una detenuta nel carcere di Rebibbia, i partecipanti all'iniziativa sono rimasti questa mattina davanti alla struttura penitenziaria per un minuto di raccoglimento. "Vi ringrazio di essere rimasti in tanti, è un modo per onorare la memoria di questa detenuta. È importante ritrovarci per un minuto di raccoglimento e, per chi crede, di preghiera", ha detto Daniele Pasquini, Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport. "Mi rendo conto di quanto possa essere difficile tenere accesa la speranza in un momento del genere - ha proseguito - ma resta la convinzione di voler riproporre questa iniziativa che voleva essere un momento di sollievo, di relazione, rieducazione e crescita personale, per le detenute. Una giornata di normalità. Dopo quello che è successo oggi possiamo renderci conto di quanto ci sia bisogno di un po' di normalità". "Oggi è stato giusto rimandare, questo è un giorno di lutto e non di gioia - ha concluso - ma rimanderemo questo evento a un'altra occasione perché 'I Giochi della Speranza' devono continuare a esistere".