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NEWS - Terminato il Progetto “Orientamento e Inserimento lavorativo” destinato ai detenuti delle carceri di Eboli e Sant'Angelo dei Lombardi
27.09.2021 19:09 di Napoli Magazine

Stamattina il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania Samuele Ciambriello si è recato in visita presso la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi in occasione della conclusione del Progetto “Orientamento e Inserimento lavorativo”, promosso suo Ufficio e realizzato anche nell’Istituto a custodia attenuata per tossicodipendenti di Eboli ( SA ) dall’Associazione di volontariato “La solidarietà”, che ha svolto attività di orientamento per l’inserimento lavorativo dei detenuti, e in un’ottica integrata gli operatori impiegati nelle attività hanno lavorato di concerto con le aree educative e le Direzioni degli istituiti al fine di raggiungere obiettivi comuni di inserimento lavorativo dei detenuti.

 

Gli incontri hanno avuto l’obiettivo del riconoscimento delle possibili risorse da attivare per un futuro inserimento lavorativo “dopo il carcere..”

 

A Sant’Angelo oggi sono presenti 140 detenuti, tante le attività lavorative, che quotidianamente vengono svolte dai detenuti, quali Tipografia, Sartoria, Carrozzeria officina meccanica, Tenimento Agricolo, Lavanderia esterna.

 

Sono 70 i detenuti coinvolti nel lavoro gestito dall’Amministrazione penitenziaria, e 6 in Art. 21.

 

All’ICATT di Eboli oggi sono presenti 45 detenuti, 13 dei quali impegnati nel lavoro gestito dall’Amministrazione penitenziari, che riguarda il lavoro intramoenia (addetti alle pulizie, mof e cuochi) e 1 in art. 21.

 

“Uno dei pilastri del trattamento penitenziario è senz’alcun dubbio quello del lavoro. Tale questione è annosa anche per i numeri, nella nostra Regione l’accesso alle misure alternative per i detenuti si imbatte con un drammatico dato strutturale, connotato da una scarsità di lavoro, da un alto livello di disoccupazione e da poca offerta di lavoro per i detenuti diversamente liberi. È importante insistere sul valore dell’autoimpiego, sul mettere su delle attività artigianali attraverso cooperative o in proprio, sulla possibilità di intraprendere percorsi regionali, nazionali ed europei con Garanzie giovani o altri strumenti in campo”, così il Garante Samuele Ciambriello all’uscita del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi.

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NEWS - Terminato il Progetto “Orientamento e Inserimento lavorativo” destinato ai detenuti delle carceri di Eboli e Sant'Angelo dei Lombardi

di Napoli Magazine

27/09/2024 - 19:09

Stamattina il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania Samuele Ciambriello si è recato in visita presso la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi in occasione della conclusione del Progetto “Orientamento e Inserimento lavorativo”, promosso suo Ufficio e realizzato anche nell’Istituto a custodia attenuata per tossicodipendenti di Eboli ( SA ) dall’Associazione di volontariato “La solidarietà”, che ha svolto attività di orientamento per l’inserimento lavorativo dei detenuti, e in un’ottica integrata gli operatori impiegati nelle attività hanno lavorato di concerto con le aree educative e le Direzioni degli istituiti al fine di raggiungere obiettivi comuni di inserimento lavorativo dei detenuti.

 

Gli incontri hanno avuto l’obiettivo del riconoscimento delle possibili risorse da attivare per un futuro inserimento lavorativo “dopo il carcere..”

 

A Sant’Angelo oggi sono presenti 140 detenuti, tante le attività lavorative, che quotidianamente vengono svolte dai detenuti, quali Tipografia, Sartoria, Carrozzeria officina meccanica, Tenimento Agricolo, Lavanderia esterna.

 

Sono 70 i detenuti coinvolti nel lavoro gestito dall’Amministrazione penitenziaria, e 6 in Art. 21.

 

All’ICATT di Eboli oggi sono presenti 45 detenuti, 13 dei quali impegnati nel lavoro gestito dall’Amministrazione penitenziari, che riguarda il lavoro intramoenia (addetti alle pulizie, mof e cuochi) e 1 in art. 21.

 

“Uno dei pilastri del trattamento penitenziario è senz’alcun dubbio quello del lavoro. Tale questione è annosa anche per i numeri, nella nostra Regione l’accesso alle misure alternative per i detenuti si imbatte con un drammatico dato strutturale, connotato da una scarsità di lavoro, da un alto livello di disoccupazione e da poca offerta di lavoro per i detenuti diversamente liberi. È importante insistere sul valore dell’autoimpiego, sul mettere su delle attività artigianali attraverso cooperative o in proprio, sulla possibilità di intraprendere percorsi regionali, nazionali ed europei con Garanzie giovani o altri strumenti in campo”, così il Garante Samuele Ciambriello all’uscita del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi.