"Con la stampa parliamo dei gravissimi fatti di Caivano, dell'emergenza sociale e delle conseguenze del blocco del reddito di cittadinanza", afferma Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Ecco un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
"Partiamo dalla tragedia di Caivano - ha detto De Luca, come evidenziato da "Napoli Magazine" -. Personalmente sono stato in silenzio alcuni giorni per non unirmi al coro delle solidarietà penose che per me sono diventate insopportabili. Avremo domani mattina un incontro col commissario di Governo del Comune di Caivano, con i dirigenti scolastici, per mettere a punto un ulteriore programma di intervento su Caivano, essendo noi Regione Campania un'Istituzione che ha fatto da supplenza ad altre Istituzioni che non hanno fatto quello che è di loro competenza E le due Istituzioni competenti sui problemi di Caivano sono il Comune ed il Governo nazionale dal punto di vista della sicurezza. La Regione Campania è l'unica Istituzione che ha realizzato interventi, neanche a farlo apposta al Parco Verde di Caivano abbiamo realizzato due campi sportivi che abbiamo dato in gestione ad una associazione che lavora nel territorio di Caivano. A Caivano, la Regione Campania ha finanziato nell'ambito del programma "Scuola Viva" un intervento di oltre un milione e 200mila euro per per quattro istituti scolastici di Caivano ed altri interventi nel campo dell'edilizia scolastica. Abbiamo destinato 900mila euro al piano sociale di zona per gli interventi di ascolto, di aiuto alle famiglie. Abbiamo fatto le uniche cose che si siano fatte dal punto di vista sociale a Caivano. Ovviamente a questo si aggiunge il lavoro generale fatto contro la dispersione scolastica, i voucher per l'attività sportiva, per le famiglie, le borse di studio per le famiglie, il contrasto alla dispersione con il trasporto gratuito e così via. Dobbiamo fare ancora di più - ha proseguito De Luca - chiarendo che stiamo facendo un lavoro di supplenza rispetto ad altre Istituzioni. Sapete che in questo momento, tanto per cambiare, il Comune di Caivano è commissariato, l'amministrazione si è sciolta, quindi dovremo parlare in questi giorni con il commissario di Governo. Per quanto riguarda l'oggi, ho ascoltato gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio Meloni, è un impegno apprezzabile, purchè ovviamente dietro ci sia la sostanza. La realtà è maledettamente complessa, è inutile ripeterci che bisogna intervenire a 360 gradi, non c'è un solo intervento decisivo.
Ha ragione il ministro Piantedosi quando dice che c'è anche un problema culturale. Non c'è dubbio, c'è un problema culturale che riguarda i modelli culturali che abbiamo trasmesso ai giovani di Caivano ma non solo di Caivano. E' stato devastante l'effetto diseducativo di alcune trasmissioni televisive che riguardavano il fenomeno della camorra, abbiamo una intera generazione che si veste come quelli che hanno visto nei telefilm, che parla come parlano i protagonisti degli sceneggiati, che hanno gli stessi tatuaggi, lo stesso linguaggio gergale, è una cosa sconvolgente. C'è una esplosione di sessuofilia sui social, giovanissimi che sono alle prese con immagini sconvolgenti. Ci sono famiglie a metà intimidite e a metà devastate in tanti territori - ha proseguito De Luca, come evidenziato da "Napoli Magazine" -, e anche a Caivano. C'è dunque sicuramente un problema culturale, ma dobbiamo dirci che i problemi culturali richiedono tempo, richiedono generazioni intere perchè siano risolti. Noi dobbiamo rispondere per l'oggi. Io credo che dobbiamo andare a Caivano a istituire quasi una zona di assedio, un assedio vero e proprio, militare. E' un'espressione forte, non riesco a trovarne un'altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, non c'è, punto. Senza tanti fronzoli, nonostante ovviamente l'impegno di forze dell'ordine estremamente limitate, lo Stato non c'è, c'è bisogno di uno stato d'assedio. Un po' come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere che per un anno bisogna togliere l'aria che respirano ai delinquenti che trafficano in droga. Lo Stato non c'è quando alla luce del sole si spaccia droga dal mattino alla sera alla notte davanti agli occhi di bambini che camminano e vedono questo traffico di droga senza che nessuno faccia niente. Stato d'assedio, per un anno, se vogliamo essere seri. Non deve essere data neanche la possibilità di respirare ai delinquenti che trafficano".
"La Regione ha stanziato 900mila euro per l'ambito sociale di zona - ha ribadito De Luca -. Vi ricordo che i servizi sociali sono competenza dei Comuni, abbiamo dato 900mila euro per fare questo lavoro. Abbiamo appena approvato una legge per l'assistenza psicologica nelle scuole, quindi cercheremo di estendere con altri investimenti, per le risorse che abbiamo per la nostra Sanità, questo servizio nelle scuole. Intanto affrontiamo il problema sicurezza, perchè senza questo stiamo perdendo tempo. A Caivano come in altri territori della regione Campania la vita di un essere umano vale 500 euro. E' chiaro? Ma a chi vogliamo chiedere di fare la lotta alla camorra? A un padre di famiglia che sta in queste condizioni? Ci prendiamo in giro. Dunque un'iniziativa forte, mi auguro con il consenso di tutte le forze politiche sulla sicurezza. Dobbiamo garantire la precondizione per andare avanti, poi due altre cose che sollevo all'attenzione del Governo. E' importante che venga il Premier, è comunque un atto simbolico significativo, ma a condizione che ci siano fatti concreti, dunque: stato d'assedio, un impegno straordinario per un anno, togliere il respiro ai delinquenti. Poi, due altre cose: fondi sviluppo e coesione. I Comuni non hanno un euro. Ricordo al Premier, che le uniche risorse che potremo destinare anche come Regione per i territori sono queste e sono fondi bloccati da un anno. Abbiamo appena finito un intervento nostro, autonomo, per due campetti sportivi, proprio al Parco Verde, ma questo è un altro compito del Governo nazionale. I fondi per il Sud. E c'è un terzo compito nazionale che riguarda il dimensionamento scolastico. La Regione Campania è l'unica Regione che ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del Ministero della Pubblica Istruzione di ridurre le scuole nei nostri territori. Se vogliamo parlare seriamente, sicurezza, fondi sviluppo e coesione per dare una mano ai Comuni, ai territori, nessuno ci ha chiesto di fare un intervento per la palestra, se ci danno queste risorse ci facciamo carico direttamente di recuperare la palestra non nostra.E poi, dimensionamento scolastico. Gli interventi che abbiamo fatto per Scuola Viva hanno coinvolto venti associazioni di volontariato e quasi 4mila giovani. Nessuno ha fatto uno sforzo analogo. In silenzio, senza pubblicità, abbiamo cercato di fare al di là delle nostre competenze qualcosa per dare una mano ad un territorio difficile.
Blocco del reddito di cittadinanza e mancanza di lavoro? Altro punto critico che va affrontato. Noi stiamo competando un bando che riguarda un aiuto alle imprese che assumono donne che hanno subito violenza. Abbiamo approvato una legge regionale per un fondo istitutivo a sostegno delle donne che hanno subito violenza, delle famiglie, degli orfani delle vittime di camorra. Abbiamo cercato anche in questo caso di dare una mano e di fare uno sforzo. Vedremo di fare ancora di più, al di là delle competenze specifiche delle diverse istituzioni. E' necessario uno sforzo collettivo. Caivano è l'inferno in terra, ma questo lo sapevamo quando hanno scaraventato all'ultimo piano la piccola Fortuna dopo averla violentata e dopo aver prodotto video pedopornografici, questo è il commercio che c'è lì. Ma anche allora, passata la prima ondata di emozione - per questo non ho neanche voluto parlare in questi giorni - , sono scomparsi tutti quanti. Vediamo se questa volta ci ritroviamo come Italia, come Paese, Governo, opposizione, a decidere alcune cose di fondo, anche forti, come la militarizzazione di alcuni territori. Vi sono in Italia quattro-cinque realtà nelle quali occorre una militarizzazione, non perdiamo tempo, perchè ci sono risposte che vanno date oggi".
di Napoli Magazine
29/08/2023 - 15:42
"Con la stampa parliamo dei gravissimi fatti di Caivano, dell'emergenza sociale e delle conseguenze del blocco del reddito di cittadinanza", afferma Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Ecco un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
"Partiamo dalla tragedia di Caivano - ha detto De Luca, come evidenziato da "Napoli Magazine" -. Personalmente sono stato in silenzio alcuni giorni per non unirmi al coro delle solidarietà penose che per me sono diventate insopportabili. Avremo domani mattina un incontro col commissario di Governo del Comune di Caivano, con i dirigenti scolastici, per mettere a punto un ulteriore programma di intervento su Caivano, essendo noi Regione Campania un'Istituzione che ha fatto da supplenza ad altre Istituzioni che non hanno fatto quello che è di loro competenza E le due Istituzioni competenti sui problemi di Caivano sono il Comune ed il Governo nazionale dal punto di vista della sicurezza. La Regione Campania è l'unica Istituzione che ha realizzato interventi, neanche a farlo apposta al Parco Verde di Caivano abbiamo realizzato due campi sportivi che abbiamo dato in gestione ad una associazione che lavora nel territorio di Caivano. A Caivano, la Regione Campania ha finanziato nell'ambito del programma "Scuola Viva" un intervento di oltre un milione e 200mila euro per per quattro istituti scolastici di Caivano ed altri interventi nel campo dell'edilizia scolastica. Abbiamo destinato 900mila euro al piano sociale di zona per gli interventi di ascolto, di aiuto alle famiglie. Abbiamo fatto le uniche cose che si siano fatte dal punto di vista sociale a Caivano. Ovviamente a questo si aggiunge il lavoro generale fatto contro la dispersione scolastica, i voucher per l'attività sportiva, per le famiglie, le borse di studio per le famiglie, il contrasto alla dispersione con il trasporto gratuito e così via. Dobbiamo fare ancora di più - ha proseguito De Luca - chiarendo che stiamo facendo un lavoro di supplenza rispetto ad altre Istituzioni. Sapete che in questo momento, tanto per cambiare, il Comune di Caivano è commissariato, l'amministrazione si è sciolta, quindi dovremo parlare in questi giorni con il commissario di Governo. Per quanto riguarda l'oggi, ho ascoltato gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio Meloni, è un impegno apprezzabile, purchè ovviamente dietro ci sia la sostanza. La realtà è maledettamente complessa, è inutile ripeterci che bisogna intervenire a 360 gradi, non c'è un solo intervento decisivo.
Ha ragione il ministro Piantedosi quando dice che c'è anche un problema culturale. Non c'è dubbio, c'è un problema culturale che riguarda i modelli culturali che abbiamo trasmesso ai giovani di Caivano ma non solo di Caivano. E' stato devastante l'effetto diseducativo di alcune trasmissioni televisive che riguardavano il fenomeno della camorra, abbiamo una intera generazione che si veste come quelli che hanno visto nei telefilm, che parla come parlano i protagonisti degli sceneggiati, che hanno gli stessi tatuaggi, lo stesso linguaggio gergale, è una cosa sconvolgente. C'è una esplosione di sessuofilia sui social, giovanissimi che sono alle prese con immagini sconvolgenti. Ci sono famiglie a metà intimidite e a metà devastate in tanti territori - ha proseguito De Luca, come evidenziato da "Napoli Magazine" -, e anche a Caivano. C'è dunque sicuramente un problema culturale, ma dobbiamo dirci che i problemi culturali richiedono tempo, richiedono generazioni intere perchè siano risolti. Noi dobbiamo rispondere per l'oggi. Io credo che dobbiamo andare a Caivano a istituire quasi una zona di assedio, un assedio vero e proprio, militare. E' un'espressione forte, non riesco a trovarne un'altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, non c'è, punto. Senza tanti fronzoli, nonostante ovviamente l'impegno di forze dell'ordine estremamente limitate, lo Stato non c'è, c'è bisogno di uno stato d'assedio. Un po' come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere che per un anno bisogna togliere l'aria che respirano ai delinquenti che trafficano in droga. Lo Stato non c'è quando alla luce del sole si spaccia droga dal mattino alla sera alla notte davanti agli occhi di bambini che camminano e vedono questo traffico di droga senza che nessuno faccia niente. Stato d'assedio, per un anno, se vogliamo essere seri. Non deve essere data neanche la possibilità di respirare ai delinquenti che trafficano".
"La Regione ha stanziato 900mila euro per l'ambito sociale di zona - ha ribadito De Luca -. Vi ricordo che i servizi sociali sono competenza dei Comuni, abbiamo dato 900mila euro per fare questo lavoro. Abbiamo appena approvato una legge per l'assistenza psicologica nelle scuole, quindi cercheremo di estendere con altri investimenti, per le risorse che abbiamo per la nostra Sanità, questo servizio nelle scuole. Intanto affrontiamo il problema sicurezza, perchè senza questo stiamo perdendo tempo. A Caivano come in altri territori della regione Campania la vita di un essere umano vale 500 euro. E' chiaro? Ma a chi vogliamo chiedere di fare la lotta alla camorra? A un padre di famiglia che sta in queste condizioni? Ci prendiamo in giro. Dunque un'iniziativa forte, mi auguro con il consenso di tutte le forze politiche sulla sicurezza. Dobbiamo garantire la precondizione per andare avanti, poi due altre cose che sollevo all'attenzione del Governo. E' importante che venga il Premier, è comunque un atto simbolico significativo, ma a condizione che ci siano fatti concreti, dunque: stato d'assedio, un impegno straordinario per un anno, togliere il respiro ai delinquenti. Poi, due altre cose: fondi sviluppo e coesione. I Comuni non hanno un euro. Ricordo al Premier, che le uniche risorse che potremo destinare anche come Regione per i territori sono queste e sono fondi bloccati da un anno. Abbiamo appena finito un intervento nostro, autonomo, per due campetti sportivi, proprio al Parco Verde, ma questo è un altro compito del Governo nazionale. I fondi per il Sud. E c'è un terzo compito nazionale che riguarda il dimensionamento scolastico. La Regione Campania è l'unica Regione che ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del Ministero della Pubblica Istruzione di ridurre le scuole nei nostri territori. Se vogliamo parlare seriamente, sicurezza, fondi sviluppo e coesione per dare una mano ai Comuni, ai territori, nessuno ci ha chiesto di fare un intervento per la palestra, se ci danno queste risorse ci facciamo carico direttamente di recuperare la palestra non nostra.E poi, dimensionamento scolastico. Gli interventi che abbiamo fatto per Scuola Viva hanno coinvolto venti associazioni di volontariato e quasi 4mila giovani. Nessuno ha fatto uno sforzo analogo. In silenzio, senza pubblicità, abbiamo cercato di fare al di là delle nostre competenze qualcosa per dare una mano ad un territorio difficile.
Blocco del reddito di cittadinanza e mancanza di lavoro? Altro punto critico che va affrontato. Noi stiamo competando un bando che riguarda un aiuto alle imprese che assumono donne che hanno subito violenza. Abbiamo approvato una legge regionale per un fondo istitutivo a sostegno delle donne che hanno subito violenza, delle famiglie, degli orfani delle vittime di camorra. Abbiamo cercato anche in questo caso di dare una mano e di fare uno sforzo. Vedremo di fare ancora di più, al di là delle competenze specifiche delle diverse istituzioni. E' necessario uno sforzo collettivo. Caivano è l'inferno in terra, ma questo lo sapevamo quando hanno scaraventato all'ultimo piano la piccola Fortuna dopo averla violentata e dopo aver prodotto video pedopornografici, questo è il commercio che c'è lì. Ma anche allora, passata la prima ondata di emozione - per questo non ho neanche voluto parlare in questi giorni - , sono scomparsi tutti quanti. Vediamo se questa volta ci ritroviamo come Italia, come Paese, Governo, opposizione, a decidere alcune cose di fondo, anche forti, come la militarizzazione di alcuni territori. Vi sono in Italia quattro-cinque realtà nelle quali occorre una militarizzazione, non perdiamo tempo, perchè ci sono risposte che vanno date oggi".