Attualità
VIDEO - De Luca: "La legge sull'autonomia differenziata è una scelta grave che rischia di spaccare l'Italia e di penalizzare il Sud"
19.06.2024 14:04 di Napoli Magazine

"A margine dell'evento di apertura del Complesso di San Marco a Rota a Mercato San Severino, con la stampa facciamo il punto sugli argomenti di più stretta attualità, a cominciare dall'autonomia differenziata", afferma Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Ecco un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. De Luca ha tra l'altro detto, come evidenziato da "Napoli Magazine": "Legge sull'autonomia differenziata? E' una scelta grave che rischia di spaccare l'Italia e soprattutto di penalizzare in maniera drammatica il Sud. Pensiamo a due, tre cose concrete: l'autonomia differenziata può consentire alle Regioni del Nord di trattenere il residuo fiscale, cioè di trattenere nella regione di appartenenza i tributi Nazionali, come Iva, Irpef, l'Irap che matura in quelle regioni che può essere trattenuto in quelle regioni fino al 90%. Dopodichè non si capisce da dove si prendono i fondi per la pperequazione, cioè per recuperare il divario fra Nord e Sud. In secondo luogo, faccio un esempio concreto perchè spesso i cittadini fanno fatica a capire cosa significa l'autonomia differenziata: se trasferiamo poteri ulteriori nel campo della Sanità, mentre oggi abbiamo un unico contratto nazionale per il personale sanitario, medici, infermieri e amministrativi, con l'autonomia differenziata una regione ricca può aggiungere al contratto nazionale anche un contratto integrativo regionale, cioè può pagare i medici il triplo di quanto non possa fare una regione meridionale. Sarebbe un disastro per la sanità pubblica e avremmo un fiume di emigrazione anche di gioavni medici dal Sud al Nord. Questo discorso vale anche per la scuola. Mentre abbiamo difficoltà a mandare medici, ad avere docenti nelle aree interne, se tu triplichi lo stipendio, anche un giovane medico può decidere che per 3-4 anni va a lavorare in un'area interna e poi  si trasferisce nell'area metropolitana, dunque veramente abbiamo una situazione di grande pericolosità. Non sono stati definiti i LEP, i livelli essenziali di prestazione, era un altro dei vincoli indispensabili, cioè decidiamo prima qual è il livello di servizi che dobbiamo garantire in maniera uguale a tutti i cittadini italiani dal Piemonte alla Sicilia. Questo punto è saltato, quindi il rischio concreto è che chi è ricco diventa più ricco e chi è povero sarà ancora più povero. Bisognerà combattere per evitare che ci sia questo scivolamento, perchè se uniamo la autonomia differenziata al premierato, ci rendiamo conto che davvero gli equilibri costituzionali, cioè la democrazia del nostro Paese comincia ad essere un po' a rischio".

ULTIMISSIME ATTUALITÀ
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
VIDEO - De Luca: "La legge sull'autonomia differenziata è una scelta grave che rischia di spaccare l'Italia e di penalizzare il Sud"

di Napoli Magazine

19/06/2024 - 14:04

"A margine dell'evento di apertura del Complesso di San Marco a Rota a Mercato San Severino, con la stampa facciamo il punto sugli argomenti di più stretta attualità, a cominciare dall'autonomia differenziata", afferma Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Ecco un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. De Luca ha tra l'altro detto, come evidenziato da "Napoli Magazine": "Legge sull'autonomia differenziata? E' una scelta grave che rischia di spaccare l'Italia e soprattutto di penalizzare in maniera drammatica il Sud. Pensiamo a due, tre cose concrete: l'autonomia differenziata può consentire alle Regioni del Nord di trattenere il residuo fiscale, cioè di trattenere nella regione di appartenenza i tributi Nazionali, come Iva, Irpef, l'Irap che matura in quelle regioni che può essere trattenuto in quelle regioni fino al 90%. Dopodichè non si capisce da dove si prendono i fondi per la pperequazione, cioè per recuperare il divario fra Nord e Sud. In secondo luogo, faccio un esempio concreto perchè spesso i cittadini fanno fatica a capire cosa significa l'autonomia differenziata: se trasferiamo poteri ulteriori nel campo della Sanità, mentre oggi abbiamo un unico contratto nazionale per il personale sanitario, medici, infermieri e amministrativi, con l'autonomia differenziata una regione ricca può aggiungere al contratto nazionale anche un contratto integrativo regionale, cioè può pagare i medici il triplo di quanto non possa fare una regione meridionale. Sarebbe un disastro per la sanità pubblica e avremmo un fiume di emigrazione anche di gioavni medici dal Sud al Nord. Questo discorso vale anche per la scuola. Mentre abbiamo difficoltà a mandare medici, ad avere docenti nelle aree interne, se tu triplichi lo stipendio, anche un giovane medico può decidere che per 3-4 anni va a lavorare in un'area interna e poi  si trasferisce nell'area metropolitana, dunque veramente abbiamo una situazione di grande pericolosità. Non sono stati definiti i LEP, i livelli essenziali di prestazione, era un altro dei vincoli indispensabili, cioè decidiamo prima qual è il livello di servizi che dobbiamo garantire in maniera uguale a tutti i cittadini italiani dal Piemonte alla Sicilia. Questo punto è saltato, quindi il rischio concreto è che chi è ricco diventa più ricco e chi è povero sarà ancora più povero. Bisognerà combattere per evitare che ci sia questo scivolamento, perchè se uniamo la autonomia differenziata al premierato, ci rendiamo conto che davvero gli equilibri costituzionali, cioè la democrazia del nostro Paese comincia ad essere un po' a rischio".