Tra il primo caso di decesso per Coronavirus e l'ammissione pubblica da parte della Cina di tale morte sono passati ben undici giorni. Undici giorni in cui la Cina avrebbe potuto placare meglio, anticipando i tempi, gli sviluppi di quella che poi è diventata una pandemia. Il Coronavirus ha colpito un uomo di 61 anni a Wuhan, uccidendolo, il 9 gennaio. L'11 gennaio venne annunciata la sua scomparsa, parlando di polmonite e tralasciando un dettaglio importante: anche sua moglie aveva gli stessi sintomi. Anzi, in questi undici giorni è stato detto che era tutto sotto controlla, non c'erano prove di trasmissione da uomo a uomo. La Cina ha scelto la strada del negazionismo, facendo di quel virus la cosa che oggi sta mettendo in ginocchio il mondo intero.
di Napoli Magazine
07/04/2024 - 01:17
Tra il primo caso di decesso per Coronavirus e l'ammissione pubblica da parte della Cina di tale morte sono passati ben undici giorni. Undici giorni in cui la Cina avrebbe potuto placare meglio, anticipando i tempi, gli sviluppi di quella che poi è diventata una pandemia. Il Coronavirus ha colpito un uomo di 61 anni a Wuhan, uccidendolo, il 9 gennaio. L'11 gennaio venne annunciata la sua scomparsa, parlando di polmonite e tralasciando un dettaglio importante: anche sua moglie aveva gli stessi sintomi. Anzi, in questi undici giorni è stato detto che era tutto sotto controlla, non c'erano prove di trasmissione da uomo a uomo. La Cina ha scelto la strada del negazionismo, facendo di quel virus la cosa che oggi sta mettendo in ginocchio il mondo intero.