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COVID - La 14° edizione di Mia Sposa Fiera rimandata al 2021, Marcello Damiano, Ceo e Founder: "Una decisione sofferta"
19.10.2020 11:45 di Napoli Magazine

Fa molto discutere il nuovo Dpcm che fino al 14 novembre 2020 sarà in vigore, creando nuovi vincoli alle cerimonie religiose e civili imponendo un limite massimo di presenze di trenta persone. Uno scenario difficile che fa ancora una volta i conti, con una realtà di aiuti e sostegni inesistenti da parte del Governo, mettendo così all’angolo un comparto fondamentale per l’economia del paese. 

 

La filiera “dei matrimoni” coinvolge nella sua organizzazione diverse realtà che, in questo momento, vivono una realtà dura, mai vissuto prima. Un danno per l’intero comparto del wedding che si va ad aggiungere ai mancati guadagni registrati nei mesi del lockdown. 

 

Marcello Damiano, Ceo e Founder di Mia Sposa Fiera, dichiara: «dopo la quarantena per il Coronavirus, Mia Sposa Fiera stava provando a rialzarsi ma ad oggi, dopo l’ ultimo Dpcm  firmato dal  Presidente del Consiglio  lo scorso 13 ottobre, sono costretto a rimandare l’ evento e fissarlo al prossimo anno».

Cento aziende, cinquecento dipendenti, migliaia di visitatori e cinquecentomila euro andati persi, questi sono i numeri con cui fa i conti il Ceo di Mia Sposa Fiera, che si è visto costretto a rinviare, ancora una volta, il consueto appuntamento con il salone del wedding tra i più attesi del sud Italia. 

 

«Abbiamo lottato tanto per non prendere questa decisione sofferta – afferma Marcello Damiano - fino all’ultimo, ma è stato tutto vano e ci siamo dovuti arrendere di fronte alla tragica realtà di numeri inquietanti». 

 

Dallo scorso marzo il settore economico del wedding è uno dei più colpiti dell'intero scenario Nazionale. I numeri, della crisi di questo settore, parlano chiaro. Il business dei matrimoni in Italia muove un giro di affari che si attesta sui quindici miliardi di euro con il coinvolgimento di ottantatremila aziende e un milione di lavoratori, considerando che in Italia, tra marzo e aprile 2020; sono stati cancellati diciassettemila matrimoni e altri cinquantamila sono stati rinviati tra ottobre e dicembre; si stima una perdita di settantamila mancati matrimoni in Italia con una fortissima concentrazione in Campania e al sud d’Italia.

 

«Un messaggio – confessa Marcello Damiano - che non avrei mai voluto comunicare, ma  sono stato costretto mio malgrado, osservando l’avanzare della pandemia. Abbiamo scelto di rimandare la fiera per una questione, innanzitutto, di sicurezza. Una fiera delle nozze che celebra l’amore e amore è innanzitutto prendersi cura dell'altro, tutelandolo, evitando rischi. Nel nostro caso, sentiamo la responsabilità di tutelare le aziende che lavorano con noi, nonché, i visitatori i veri protagonisti dell’evento. Rinviare, al momento – conclude Damiano, sembra l’unica parola possibile per l’industria del wedding». 

 

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COVID - La 14° edizione di Mia Sposa Fiera rimandata al 2021, Marcello Damiano, Ceo e Founder: "Una decisione sofferta"

di Napoli Magazine

19/10/2024 - 11:45

Fa molto discutere il nuovo Dpcm che fino al 14 novembre 2020 sarà in vigore, creando nuovi vincoli alle cerimonie religiose e civili imponendo un limite massimo di presenze di trenta persone. Uno scenario difficile che fa ancora una volta i conti, con una realtà di aiuti e sostegni inesistenti da parte del Governo, mettendo così all’angolo un comparto fondamentale per l’economia del paese. 

 

La filiera “dei matrimoni” coinvolge nella sua organizzazione diverse realtà che, in questo momento, vivono una realtà dura, mai vissuto prima. Un danno per l’intero comparto del wedding che si va ad aggiungere ai mancati guadagni registrati nei mesi del lockdown. 

 

Marcello Damiano, Ceo e Founder di Mia Sposa Fiera, dichiara: «dopo la quarantena per il Coronavirus, Mia Sposa Fiera stava provando a rialzarsi ma ad oggi, dopo l’ ultimo Dpcm  firmato dal  Presidente del Consiglio  lo scorso 13 ottobre, sono costretto a rimandare l’ evento e fissarlo al prossimo anno».

Cento aziende, cinquecento dipendenti, migliaia di visitatori e cinquecentomila euro andati persi, questi sono i numeri con cui fa i conti il Ceo di Mia Sposa Fiera, che si è visto costretto a rinviare, ancora una volta, il consueto appuntamento con il salone del wedding tra i più attesi del sud Italia. 

 

«Abbiamo lottato tanto per non prendere questa decisione sofferta – afferma Marcello Damiano - fino all’ultimo, ma è stato tutto vano e ci siamo dovuti arrendere di fronte alla tragica realtà di numeri inquietanti». 

 

Dallo scorso marzo il settore economico del wedding è uno dei più colpiti dell'intero scenario Nazionale. I numeri, della crisi di questo settore, parlano chiaro. Il business dei matrimoni in Italia muove un giro di affari che si attesta sui quindici miliardi di euro con il coinvolgimento di ottantatremila aziende e un milione di lavoratori, considerando che in Italia, tra marzo e aprile 2020; sono stati cancellati diciassettemila matrimoni e altri cinquantamila sono stati rinviati tra ottobre e dicembre; si stima una perdita di settantamila mancati matrimoni in Italia con una fortissima concentrazione in Campania e al sud d’Italia.

 

«Un messaggio – confessa Marcello Damiano - che non avrei mai voluto comunicare, ma  sono stato costretto mio malgrado, osservando l’avanzare della pandemia. Abbiamo scelto di rimandare la fiera per una questione, innanzitutto, di sicurezza. Una fiera delle nozze che celebra l’amore e amore è innanzitutto prendersi cura dell'altro, tutelandolo, evitando rischi. Nel nostro caso, sentiamo la responsabilità di tutelare le aziende che lavorano con noi, nonché, i visitatori i veri protagonisti dell’evento. Rinviare, al momento – conclude Damiano, sembra l’unica parola possibile per l’industria del wedding».