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IL CASO - Cesare Battisti arrestato in Bolivia, Salvini: "La pacchia è finita"
13.01.2019 11:01 di Napoli Magazine Fonte: Ansa

Cesare Battisti è stato catturato in Bolivia. E il deputato federale e figlio del presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha voluto subito mandare un messaggio al ministro dell'Interno: "Matteo Salvini, il 'piccolo regalo' sta arrivando", ha scritto Eduardo Bolsonaro su Twitter.

La notizia della cattura è stata confermata da fonti italiane e dall'ambasciatore italiano in Brasile, Antonio Bernardini, che ha celebrato la cattura dell'ex terrorista latitante da dicembre affermando: "E' stato preso! La democrazia è più forte del terrorismo".

Battisti è stato arrestato alle 17 di ieri (le 22 in Italia) da una squadra speciale dell'Interpol formata anche da investigatori italiani e brasiliani mentre camminava in una strada di Santa Cruz de La Sierra, popolosa città nell'entroterra boliviano. L'ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) non avrebbe opposto resistenza. Secondo alcuni media, indossava pantaloni e maglietta di colore blu, un paio di occhiali da sole e barba finta. Caricato in macchina e accompagnato in una caserma della polizia, Battisti non avrebbe proferito parola.

 

 Cesare Battisti è un "delinquente che non merita una comoda vita in spiaggia ma di finire i suoi giorni in galera", ha affermato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini postando sui social una foto di Battisti sovrastata dalla scritta "la pacchia è finita". "Ringrazio per il grande lavoro le Forze dell'Ordine italiane e straniere - afferma Salvini - la Polizia, l'Interpol, l'Aise e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti". Il grazie del ministro è anche per il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e al nuovo governo brasiliano "per il mutato clima politico che, insieme a un positivo scenario internazionale dove l'Italia è tornata protagonista, hanno permesso questo successo atteso da anni, grazie alle autorità boliviane e alla collaborazione di altri paesi amici".

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IL CASO - Cesare Battisti arrestato in Bolivia, Salvini: "La pacchia è finita"

di Napoli Magazine

13/01/2024 - 11:01

Cesare Battisti è stato catturato in Bolivia. E il deputato federale e figlio del presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha voluto subito mandare un messaggio al ministro dell'Interno: "Matteo Salvini, il 'piccolo regalo' sta arrivando", ha scritto Eduardo Bolsonaro su Twitter.

La notizia della cattura è stata confermata da fonti italiane e dall'ambasciatore italiano in Brasile, Antonio Bernardini, che ha celebrato la cattura dell'ex terrorista latitante da dicembre affermando: "E' stato preso! La democrazia è più forte del terrorismo".

Battisti è stato arrestato alle 17 di ieri (le 22 in Italia) da una squadra speciale dell'Interpol formata anche da investigatori italiani e brasiliani mentre camminava in una strada di Santa Cruz de La Sierra, popolosa città nell'entroterra boliviano. L'ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) non avrebbe opposto resistenza. Secondo alcuni media, indossava pantaloni e maglietta di colore blu, un paio di occhiali da sole e barba finta. Caricato in macchina e accompagnato in una caserma della polizia, Battisti non avrebbe proferito parola.

 

 Cesare Battisti è un "delinquente che non merita una comoda vita in spiaggia ma di finire i suoi giorni in galera", ha affermato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini postando sui social una foto di Battisti sovrastata dalla scritta "la pacchia è finita". "Ringrazio per il grande lavoro le Forze dell'Ordine italiane e straniere - afferma Salvini - la Polizia, l'Interpol, l'Aise e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti". Il grazie del ministro è anche per il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e al nuovo governo brasiliano "per il mutato clima politico che, insieme a un positivo scenario internazionale dove l'Italia è tornata protagonista, hanno permesso questo successo atteso da anni, grazie alle autorità boliviane e alla collaborazione di altri paesi amici".

Fonte: Ansa