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IL PREMIER - Conte: "Autostrade per l’Italia diventa una public company, ha vinto lo Stato, avremo tariffe più eque e trasparenti, più efficienza, più controlli, più sicurezza"
15.07.2020 13:15 di Napoli Magazine

Il Premier Giuseppe Conte scrive su Facebook: "Ieri è successo qualcosa di assolutamente inedito nella storia politica italiana. Il Governo ha affermato un principio, in passato calpestato: le infrastrutture pubbliche sono un bene pubblico prezioso, che deve essere gestito in modo responsabile, garantendo la piena sicurezza dei cittadini e un servizio efficiente.

 

Non spetta al Governo accertare le responsabilità penali per il crollo del Ponte Morandi. Questo è compito della magistratura e confidiamo che presto si completino questi accertamenti in modo da rendere giustizia a tutte le vittime di questa tragedia.

 

Il compito del Governo è contestare le gravi violazioni contrattuali e la cattiva gestione di cui si è resa responsabile Aspi e impedire che i privati possano continuare ad avvantaggiarsi di una concessione totalmente squilibrata a loro favore sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista economico. Dopo un negoziato durissimo, il risultato è:

 

A) L'estromissione della famiglia Benetton

I Benetton hanno accettato di cedere la loro partecipazione in Aspi e quindi la gestione della infrastruttura (attraverso due percorsi societari alternativi);

 

B)Autostrade per l’Italia (Aspi) diventa una public company.

E comunque avrà un socio pubblico di riferimento e sarà aperta a nuovi investitori istituzionali;

 

C) Risarcimento Danni

Hanno accettato di corrispondere un cospicuo risarcimento danni (3,4 miliardi);

 

D) Disciplina dell’inadempimento

Hanno rinunciato alla clausola di assoluto privilegio che gli attribuiva il diritto di ottenere i mancati guadagni per tutta la durata della concessione (circa 23 miliardi) pur in caso di scioglimento del contratto per gravissimo inadempimento (come nel caso del crollo del Ponte Morandi);

 

E) Nessun spazio a negligenza, incuria e manutenzione approssimativa.

Anzi, maggiori investimenti in manutenzione e sicurezza. La sicurezza dei cittadini non è revocabile. Puntiamo ad un rafforzamento del sistema dei controlli e all'aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni. Nessuno resterà impunito;

 

F) Tutela del lavoro

La partita su Aspi non poteva essere giocata sulla pelle di famiglie. L'intervento dello Stato tutela i posti di lavoro e in una prospettiva di lungo periodo offre anzi una visione occupazionale di ampia portata;

 

G) Moderazione del sistema tariffario

Nostri i pedaggi, loro i profitti? Non più. Hanno accettato di riformulare il piano tariffario secondo le nuove indicazioni dell’autorità regolatoria (ART) e hanno accettato di riportare in equilibrio economico e giuridico la convenzione che appariva totalmente squilibrata a favore di Aspi, cosa questa che è all’origine delle difficoltà di questo negoziato;

 

H) Hanno accettato di rinunciare e abbandonare tutte le cause contro il concedente.

Tutto questo andrà tradotto nei prossimi giorni in un accordo chiaro e trasparente.
Questa è l’unica strada che potrà impedire la revoca della concessione.

 

Nel Cdm di ieri è stata scritta una pagina inedita della nostra storia. L’interesse pubblico ha avuto il sopravvento rispetto a un grumo ben consolidato di interessi privati. È successo qualcosa di straordinario che dovrebbe essere semplicemente ordinario. Ha vinto lo Stato. Hanno vinto i cittadini. Avremo tariffe più eque e trasparenti, più efficienza, più controlli, più sicurezza. Ha vinto, infine, il rispetto della memoria delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi".

 

 

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di Napoli Magazine

15/07/2024 - 13:15

Il Premier Giuseppe Conte scrive su Facebook: "Ieri è successo qualcosa di assolutamente inedito nella storia politica italiana. Il Governo ha affermato un principio, in passato calpestato: le infrastrutture pubbliche sono un bene pubblico prezioso, che deve essere gestito in modo responsabile, garantendo la piena sicurezza dei cittadini e un servizio efficiente.

 

Non spetta al Governo accertare le responsabilità penali per il crollo del Ponte Morandi. Questo è compito della magistratura e confidiamo che presto si completino questi accertamenti in modo da rendere giustizia a tutte le vittime di questa tragedia.

 

Il compito del Governo è contestare le gravi violazioni contrattuali e la cattiva gestione di cui si è resa responsabile Aspi e impedire che i privati possano continuare ad avvantaggiarsi di una concessione totalmente squilibrata a loro favore sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista economico. Dopo un negoziato durissimo, il risultato è:

 

A) L'estromissione della famiglia Benetton

I Benetton hanno accettato di cedere la loro partecipazione in Aspi e quindi la gestione della infrastruttura (attraverso due percorsi societari alternativi);

 

B)Autostrade per l’Italia (Aspi) diventa una public company.

E comunque avrà un socio pubblico di riferimento e sarà aperta a nuovi investitori istituzionali;

 

C) Risarcimento Danni

Hanno accettato di corrispondere un cospicuo risarcimento danni (3,4 miliardi);

 

D) Disciplina dell’inadempimento

Hanno rinunciato alla clausola di assoluto privilegio che gli attribuiva il diritto di ottenere i mancati guadagni per tutta la durata della concessione (circa 23 miliardi) pur in caso di scioglimento del contratto per gravissimo inadempimento (come nel caso del crollo del Ponte Morandi);

 

E) Nessun spazio a negligenza, incuria e manutenzione approssimativa.

Anzi, maggiori investimenti in manutenzione e sicurezza. La sicurezza dei cittadini non è revocabile. Puntiamo ad un rafforzamento del sistema dei controlli e all'aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni. Nessuno resterà impunito;

 

F) Tutela del lavoro

La partita su Aspi non poteva essere giocata sulla pelle di famiglie. L'intervento dello Stato tutela i posti di lavoro e in una prospettiva di lungo periodo offre anzi una visione occupazionale di ampia portata;

 

G) Moderazione del sistema tariffario

Nostri i pedaggi, loro i profitti? Non più. Hanno accettato di riformulare il piano tariffario secondo le nuove indicazioni dell’autorità regolatoria (ART) e hanno accettato di riportare in equilibrio economico e giuridico la convenzione che appariva totalmente squilibrata a favore di Aspi, cosa questa che è all’origine delle difficoltà di questo negoziato;

 

H) Hanno accettato di rinunciare e abbandonare tutte le cause contro il concedente.

Tutto questo andrà tradotto nei prossimi giorni in un accordo chiaro e trasparente.
Questa è l’unica strada che potrà impedire la revoca della concessione.

 

Nel Cdm di ieri è stata scritta una pagina inedita della nostra storia. L’interesse pubblico ha avuto il sopravvento rispetto a un grumo ben consolidato di interessi privati. È successo qualcosa di straordinario che dovrebbe essere semplicemente ordinario. Ha vinto lo Stato. Hanno vinto i cittadini. Avremo tariffe più eque e trasparenti, più efficienza, più controlli, più sicurezza. Ha vinto, infine, il rispetto della memoria delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi".