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QUATTRORUOTE - De Magistris: "Da quando sono Sindaco i grandi eventi non hanno portato un euro di corruzione"
24.05.2019 12:14 di Napoli Magazine

Milano – “Il Sindaco deve essere un visionario. La politica che ha paura dei grandi eventi è debole, incompetente, poco coraggiosa”. Ad affermarlo è Luigi De Magistris in un’intervista rilasciata al mensile Quattroruote, pubblicata integralmente sul numero di giugno in edicola da domani. 

 

Ricordando come l’idea di pedonalizzare il lungomare della città gli sia venuta proprio durante lo svolgimento della Coppa America, il primo cittadino di Napoli spiega: “La realizzazione è stata difficile, contrastata, ma ho avuto coraggio politico e la visione di una città che non è totalmente priva di auto, ma è più a misura d’uomo. Posso dire che da quando sono sindaco, i grandi eventi (Coppa America, Giro d’Italia, Coppa Davis) non hanno portato un euro di corruzione e invece sono stati determinanti per ricostruire l’immagine di una città ferita da fatti del passato”.

 

Una ricostruzione che, come lo stesso De Magistris conferma a Quattroruote, passa inevitabilmente per una serie di cambiamenti radicali, connessi alla sempre più diffusa sharing economy, che la città oggi deve saper fronteggiare. Isole pedonali, parcheggi di corrispondenza ai limiti dell’area urbana, zone a traffico limitato, potenziamento dei mezzi pubblici: soluzioni di gestione della mobilità non certo inedite, ma delle quali nelle città italiane finora si è visto ancora poco. 

 

Che cosa ne ha impedito la realizzazione in passato? “La mancanza di volontà politica”, risponde De Magistris, che non manca di puntualizzare anche il suo pensiero in tema di governance del territorio: “Credo moltissimo nel ruolo delle città e dei sindaci, ma credo molto pure nelle aree metropolitane, leva essenziale per il cambiamento, per un Pil diverso, per un motore di sviluppo differente. Tuttavia questa istituzione è stata lasciata a metà, come spesso succede nel nostro Paese, per questioni partitiche e contingenze politiche. Se si punta al governo delle grandi aree urbane, bisogna fornire anche gli strumenti adeguati: non si può affidare al sindaco delle città capoluogo, come se non avesse null’altro da fare, anche il ruolo di quello metropolitano”. 

 

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QUATTRORUOTE - De Magistris: "Da quando sono Sindaco i grandi eventi non hanno portato un euro di corruzione"

di Napoli Magazine

24/05/2024 - 12:14

Milano – “Il Sindaco deve essere un visionario. La politica che ha paura dei grandi eventi è debole, incompetente, poco coraggiosa”. Ad affermarlo è Luigi De Magistris in un’intervista rilasciata al mensile Quattroruote, pubblicata integralmente sul numero di giugno in edicola da domani. 

 

Ricordando come l’idea di pedonalizzare il lungomare della città gli sia venuta proprio durante lo svolgimento della Coppa America, il primo cittadino di Napoli spiega: “La realizzazione è stata difficile, contrastata, ma ho avuto coraggio politico e la visione di una città che non è totalmente priva di auto, ma è più a misura d’uomo. Posso dire che da quando sono sindaco, i grandi eventi (Coppa America, Giro d’Italia, Coppa Davis) non hanno portato un euro di corruzione e invece sono stati determinanti per ricostruire l’immagine di una città ferita da fatti del passato”.

 

Una ricostruzione che, come lo stesso De Magistris conferma a Quattroruote, passa inevitabilmente per una serie di cambiamenti radicali, connessi alla sempre più diffusa sharing economy, che la città oggi deve saper fronteggiare. Isole pedonali, parcheggi di corrispondenza ai limiti dell’area urbana, zone a traffico limitato, potenziamento dei mezzi pubblici: soluzioni di gestione della mobilità non certo inedite, ma delle quali nelle città italiane finora si è visto ancora poco. 

 

Che cosa ne ha impedito la realizzazione in passato? “La mancanza di volontà politica”, risponde De Magistris, che non manca di puntualizzare anche il suo pensiero in tema di governance del territorio: “Credo moltissimo nel ruolo delle città e dei sindaci, ma credo molto pure nelle aree metropolitane, leva essenziale per il cambiamento, per un Pil diverso, per un motore di sviluppo differente. Tuttavia questa istituzione è stata lasciata a metà, come spesso succede nel nostro Paese, per questioni partitiche e contingenze politiche. Se si punta al governo delle grandi aree urbane, bisogna fornire anche gli strumenti adeguati: non si può affidare al sindaco delle città capoluogo, come se non avesse null’altro da fare, anche il ruolo di quello metropolitano”.