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Basket, PSA Sant'Antimo: 2021, il bilancio di coach Agostino Origlio
12.01.2022 14:36 di Napoli Magazine

Il 2021 è ormai impacchettato e consegnato agli archivi, ma tra i nostri bilanci mancava ancora quello di coach Agostino Origlio, che a Sant’Antimo era arrivato l’8 gennaio scorso, alla vigilia della trasferta di Formia, e che dunque in questi giorni festeggia di fatto un anno intero con la grande famiglia PSA. Con lui abbiamo ripercorso le tappe del suo viaggio tra due campionati, rimarcando soddisfazioni e rammarichi.


 
“Questo 2021 è stato un anno importante, non c’è dubbio, iniziato la notte in cui sono stato contattato dalla società, quella in cui abbiamo trovato non solo l’accordo economico ma i contenuti del rapporto che si sarebbe venuto poi a creare – dice il coach -. A distanza di un anno, non posso non ringraziare il Gm Di Donato e Maurizio Balbi per avermi dato l’opportunità di venire qui a Sant’Antimo, e ovviamente la mia famiglia, mia moglie Marilina e mia figlia Vittoria, che nonostante la distanza e i sacrifici che comporta, specie in un un anno così complicato, mi hanno dato l’energia e l’entusiasmo per affrontare questa avventura”.


 
“E’ stato un anno ricco di soddisfazioni e di risultati positivi dicevo- continua Origlio -, nei primi 5 mesi ho lavorato con un gruppo di giocatori che ha saputo cambiare per adattarsi alle mie idee e con cui abbiamo raggiunto un risultato importante come i play off. La nostra è stata una rimonta emozionante, passata da vittorie pesantissime come quella di Rieti, probabilmente il nostro picco più alto, come quella con Taranto in casa o a Bisceglie, in un vero e proprio spareggio per la post season. Anche gara-1 a Fabriano ci ha regalato tante emozioni vista la caratura del nostro avversario, certo a quel punto avremmo forse potuto allungare la serie ma quel risultato resta comunque importante. La mia conferma non è figlia di quel playoff comunque, ne avevamo già iniziato a parlare dopo nemmeno due mesi dal mio arrivo, e questo è un riconoscimento importante per me e per il mio lavoro, per cui ovviamente ringrazio il club. In estate sono stato poi coinvolto nella formazione della nostra squadra, mi è stata data l’opportunità di portare qui dei giocatori che rientrano nel mio modo di vedere la pallacanestro. Forse all’inizio abbiamo subito qualche sconfitta di troppo, qualcuna brucia ancora, ma le sconfitte vanno metabolizzate, danno spunti per lavorare e crescere e possono diventare punti di partenza. Ora siamo sicuramente più forti e compatti.
Tra le cose belle di quest’anno permettetemi di sottolineare anche la qualità delle persone che ho trovato qui a Sant’Antimo, tra staff tecnico e medico. Non voglio essere banale, ma i professionisti con cui ho il piacere di lavorare qui, da Paolo Maggio ad Emanuele Fiore, da Aldo Chiari e Simone Esposito, mi hanno dato tantissimo sia dal punto di vista umano che da quello tecnico. Con loro ho raggiunto un feeling che mi aiuta tantissimo nel mio lavoro.


 
Certo questo 2021 mi ha dato anche qualche rammarico che mi porto dietro – dice ancora l’allenatore siciliano -. Parlo ad esempio delle aspettative che avevo su ragazzi come Alessandro Sperduto e Tarik Hajrovic, che non sono più con noi. A Tarik avevamo offerto un’opportunità importante, eravamo convinti tutti che potesse darci molto di più. Ovviamente non è solo colpa su, evidentemente non siamo riusciti a metterlo nelle condizioni ideali. Con Alessandro il discorso è stato diverso: l’idea di non aver potuto portare a termine il lavoro intrapreso con lui mi ha fatto male, tutti qui avevamo puntato forte su di lui l’anno scorso, dalla società allo staff tecnico a quello medico, ma ha deciso di andar via. Non me l’aspettavo, mi è dispiaciuto tanto ma forse questa storia mi aiuterà nelle prossime decisioni che andrò a prendere in futuro.  L’ultimo rammarico, che spero veramente di cancellare nell’anno appena iniziato, riguarda il pubblico di Sant’Antimo. A causa del Covid e delle restrizioni non ho ancora un’idea di cosa possa essere questo palazzetto pieno. Credo che avere una squadra in B per questo territorio sia importante, una cosa di andar fieri, e spero davvero che in questo 2022 ci si possa ritrovare tutti al palazzetto”.

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Basket, PSA Sant'Antimo: 2021, il bilancio di coach Agostino Origlio

di Napoli Magazine

12/01/2024 - 14:36

Il 2021 è ormai impacchettato e consegnato agli archivi, ma tra i nostri bilanci mancava ancora quello di coach Agostino Origlio, che a Sant’Antimo era arrivato l’8 gennaio scorso, alla vigilia della trasferta di Formia, e che dunque in questi giorni festeggia di fatto un anno intero con la grande famiglia PSA. Con lui abbiamo ripercorso le tappe del suo viaggio tra due campionati, rimarcando soddisfazioni e rammarichi.


 
“Questo 2021 è stato un anno importante, non c’è dubbio, iniziato la notte in cui sono stato contattato dalla società, quella in cui abbiamo trovato non solo l’accordo economico ma i contenuti del rapporto che si sarebbe venuto poi a creare – dice il coach -. A distanza di un anno, non posso non ringraziare il Gm Di Donato e Maurizio Balbi per avermi dato l’opportunità di venire qui a Sant’Antimo, e ovviamente la mia famiglia, mia moglie Marilina e mia figlia Vittoria, che nonostante la distanza e i sacrifici che comporta, specie in un un anno così complicato, mi hanno dato l’energia e l’entusiasmo per affrontare questa avventura”.


 
“E’ stato un anno ricco di soddisfazioni e di risultati positivi dicevo- continua Origlio -, nei primi 5 mesi ho lavorato con un gruppo di giocatori che ha saputo cambiare per adattarsi alle mie idee e con cui abbiamo raggiunto un risultato importante come i play off. La nostra è stata una rimonta emozionante, passata da vittorie pesantissime come quella di Rieti, probabilmente il nostro picco più alto, come quella con Taranto in casa o a Bisceglie, in un vero e proprio spareggio per la post season. Anche gara-1 a Fabriano ci ha regalato tante emozioni vista la caratura del nostro avversario, certo a quel punto avremmo forse potuto allungare la serie ma quel risultato resta comunque importante. La mia conferma non è figlia di quel playoff comunque, ne avevamo già iniziato a parlare dopo nemmeno due mesi dal mio arrivo, e questo è un riconoscimento importante per me e per il mio lavoro, per cui ovviamente ringrazio il club. In estate sono stato poi coinvolto nella formazione della nostra squadra, mi è stata data l’opportunità di portare qui dei giocatori che rientrano nel mio modo di vedere la pallacanestro. Forse all’inizio abbiamo subito qualche sconfitta di troppo, qualcuna brucia ancora, ma le sconfitte vanno metabolizzate, danno spunti per lavorare e crescere e possono diventare punti di partenza. Ora siamo sicuramente più forti e compatti.
Tra le cose belle di quest’anno permettetemi di sottolineare anche la qualità delle persone che ho trovato qui a Sant’Antimo, tra staff tecnico e medico. Non voglio essere banale, ma i professionisti con cui ho il piacere di lavorare qui, da Paolo Maggio ad Emanuele Fiore, da Aldo Chiari e Simone Esposito, mi hanno dato tantissimo sia dal punto di vista umano che da quello tecnico. Con loro ho raggiunto un feeling che mi aiuta tantissimo nel mio lavoro.


 
Certo questo 2021 mi ha dato anche qualche rammarico che mi porto dietro – dice ancora l’allenatore siciliano -. Parlo ad esempio delle aspettative che avevo su ragazzi come Alessandro Sperduto e Tarik Hajrovic, che non sono più con noi. A Tarik avevamo offerto un’opportunità importante, eravamo convinti tutti che potesse darci molto di più. Ovviamente non è solo colpa su, evidentemente non siamo riusciti a metterlo nelle condizioni ideali. Con Alessandro il discorso è stato diverso: l’idea di non aver potuto portare a termine il lavoro intrapreso con lui mi ha fatto male, tutti qui avevamo puntato forte su di lui l’anno scorso, dalla società allo staff tecnico a quello medico, ma ha deciso di andar via. Non me l’aspettavo, mi è dispiaciuto tanto ma forse questa storia mi aiuterà nelle prossime decisioni che andrò a prendere in futuro.  L’ultimo rammarico, che spero veramente di cancellare nell’anno appena iniziato, riguarda il pubblico di Sant’Antimo. A causa del Covid e delle restrizioni non ho ancora un’idea di cosa possa essere questo palazzetto pieno. Credo che avere una squadra in B per questo territorio sia importante, una cosa di andar fieri, e spero davvero che in questo 2022 ci si possa ritrovare tutti al palazzetto”.