Calcio
A GENOVA - Vergogna per la Samp caduta in C, scoppia la rabbia dei tifosi
14.05.2025 20:05 di Napoli Magazine

Il giorno dopo la grande vergogna c'e' una auto dei carabinieri davanti al quartier generale della Sampdoria a Bogliasco, ferma davanti al cancello in un silenzio irreale: non c'e' nessuno perche' la squadra aveva lasciato la struttura all'alba dopo un rientro turbolento da Castellamare di Stabia per evitare i tifosi arrabbiati alla fine della gara che ha decretato l'amaro verdetto: Samp in serie C per la prima volta dopo 79 anni di storia.

Da Salerno a Malpensa in aereo per evitare l'aeroporto di Genova, poi su un pullman a noleggio senza scritte fino a Bogliasco, con la scorta delle forze dell'ordine per evitare incontri con i tifosi.

Il giorno dopo la disfatta si vorrebbe capire qualcosa del futuro ma non e' facile perche' anche i numeri dicono che questa retrocessione in Lega Pro porta dubbi e paure: bilancio in rosso di 40 milioni appena certificato, debiti a lungo termine di 60, in primo luogo con l'erario, monte ingaggi molto costoso, il secondo in serie B. Qualche osservatore ipotizza addirittura problemi per l'iscrizione al prossimo campionato dove sara' comunque necessaria una rivoluzione.

Ci sono punti interrogativi che meritano risposte al di la' del telegramma del presidente Matteo Manfredi dello scorso 9 gennaio, quando spiego' le ragioni di un momento difficile che oggi e' diventato sportivamente parlando drammatico: 'Se restiamo in caso di serie C? Ripeto, alla societa' serve stabilita'...' disse Manfredi.

La retrocessione diretta arriva dopo il cambio di 4 allenatori e la compravendita di 38 giocatori, una rivoluzione nel mercato invernale e due direttori sportivi. Pirlo, Sottil, Semplici ed Evani non sono riusciti a dare la scossa, c'e' sempre stato un andamento lento e solo otto vittorie in tutto il campionato. La Federclubs che riunisce la tifoseria organizzata e' choccata: 'Proprieta', dirigenza, giocatori non dimenticheremo mai quello che avete fatto alla nostra amata. Non contano piu' le promesse, le speranze, i progetti. Non dimenticheremo come siamo arrivati nelle vostre mani passando da Garrone a Ferrero.

La realta' e' che le vostre mani, di tutti voi, sono insanguinate e ogni sampdoriano vi ricordera' questa colpa, in ogni occasione' scrivono. Arrivano i commenti del presidente della Regione Bucci ('Mi auguro che la societa' si impegni da subito per risollevare la squadra e rilanciarla perche' possa tornare presto dove gli compete'), e dell'ex Marotta, dal 2002 al 2010, e oggi numero uno dell'Inter: 'La speranza e' che possano tornare il prima possibile in Serie A, che credo sia la categoria che compete a una societa' blasonata come la Sampdoria'. Parlano anche il massimo dirigente della Figc Gravina ('Una perdita incredibile per il calcio sia di serie A che di B') e il presidente della Lega di serie B Bedin: una parola dolce per la Samp perche' svegliarsi dall'incubo e' sempre il momento peggiore.

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A GENOVA - Vergogna per la Samp caduta in C, scoppia la rabbia dei tifosi

di Napoli Magazine

14/05/2025 - 20:05

Il giorno dopo la grande vergogna c'e' una auto dei carabinieri davanti al quartier generale della Sampdoria a Bogliasco, ferma davanti al cancello in un silenzio irreale: non c'e' nessuno perche' la squadra aveva lasciato la struttura all'alba dopo un rientro turbolento da Castellamare di Stabia per evitare i tifosi arrabbiati alla fine della gara che ha decretato l'amaro verdetto: Samp in serie C per la prima volta dopo 79 anni di storia.

Da Salerno a Malpensa in aereo per evitare l'aeroporto di Genova, poi su un pullman a noleggio senza scritte fino a Bogliasco, con la scorta delle forze dell'ordine per evitare incontri con i tifosi.

Il giorno dopo la disfatta si vorrebbe capire qualcosa del futuro ma non e' facile perche' anche i numeri dicono che questa retrocessione in Lega Pro porta dubbi e paure: bilancio in rosso di 40 milioni appena certificato, debiti a lungo termine di 60, in primo luogo con l'erario, monte ingaggi molto costoso, il secondo in serie B. Qualche osservatore ipotizza addirittura problemi per l'iscrizione al prossimo campionato dove sara' comunque necessaria una rivoluzione.

Ci sono punti interrogativi che meritano risposte al di la' del telegramma del presidente Matteo Manfredi dello scorso 9 gennaio, quando spiego' le ragioni di un momento difficile che oggi e' diventato sportivamente parlando drammatico: 'Se restiamo in caso di serie C? Ripeto, alla societa' serve stabilita'...' disse Manfredi.

La retrocessione diretta arriva dopo il cambio di 4 allenatori e la compravendita di 38 giocatori, una rivoluzione nel mercato invernale e due direttori sportivi. Pirlo, Sottil, Semplici ed Evani non sono riusciti a dare la scossa, c'e' sempre stato un andamento lento e solo otto vittorie in tutto il campionato. La Federclubs che riunisce la tifoseria organizzata e' choccata: 'Proprieta', dirigenza, giocatori non dimenticheremo mai quello che avete fatto alla nostra amata. Non contano piu' le promesse, le speranze, i progetti. Non dimenticheremo come siamo arrivati nelle vostre mani passando da Garrone a Ferrero.

La realta' e' che le vostre mani, di tutti voi, sono insanguinate e ogni sampdoriano vi ricordera' questa colpa, in ogni occasione' scrivono. Arrivano i commenti del presidente della Regione Bucci ('Mi auguro che la societa' si impegni da subito per risollevare la squadra e rilanciarla perche' possa tornare presto dove gli compete'), e dell'ex Marotta, dal 2002 al 2010, e oggi numero uno dell'Inter: 'La speranza e' che possano tornare il prima possibile in Serie A, che credo sia la categoria che compete a una societa' blasonata come la Sampdoria'. Parlano anche il massimo dirigente della Figc Gravina ('Una perdita incredibile per il calcio sia di serie A che di B') e il presidente della Lega di serie B Bedin: una parola dolce per la Samp perche' svegliarsi dall'incubo e' sempre il momento peggiore.