Si respira ottimismo dalle parti di Palazzo Marino in merito al futuro dello Stadio di San Siro. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala e i rappresentanti di Milan e Inter si sono incontrati nella giornata di mercoledì 2 luglio per fare il punto sul progetto che non coinvolgerà soltanto il Meazza, ma anche l'intera area circostante con tanto di nuovo impianto e di riqualificazione del quartiere.
L'incontro, che ha visto il primo cittadino confrontarsi con il presidente del Milan Paolo Scaroni e i rappresentanti dei fondi Oaktree e Redbird, ha portato a passi avanti con l'obiettivo di chiudere la trattativa entro il 31 luglio. Un indizio, secondo quanto riportato dall'edizione milanese de La Repubblica, sarebbe la decisione delle parti di proseguire anche dopo il "faccia a faccia" istituzionale con i legali delle due società e del Comune che hanno proseguito fino a tarda notte.
Sul piatto rimangono le clausole volute dall'amministrazione comunale riguardanti la gestione del nuovo impianto e i costi dei lavori che ancora non convincono Milan e Inter. Sul primo fronte il Comune di Milano pretende che Milan e Inter abbiano una presenza esplicita e visibile nella società che gestirà la struttura, non soltanto con i fondi. Inoltre l'amministrazione guidata da Sala vorrebbe evitare che i diritti volumetrici vengano poi rivenduti a terzi, aprendo la strada a operazioni speculative. Da qui l'inserimento di clausole che potrebbero non trovare l'ok dei club.
Sul secondo fronte permangono dubbi sui costi di bonifica, su quelli per demolizione del Meazza (con il Comune che non intende fare alcuna concessione) e sulla realizzazione delle aree verdi nella zona circostante. A tal proposito il Municipio 7 e alcuni consiglieri comunali spingono per aumentare la quota di verde profondo, con alberi ad alto fusto e suolo permeabile, aumentando di fatto la spesa finale, oltre a valutare l'ipotesi di arretrare il nuovo stadio rispetto alle abitazioni di via Tesio è oggetto di trattativa.
I nodi da sciogliere sono ancora molti, tuttavia c'è ottimismo che le parti trovino presto la quadra e, prima della fine dell'estate, San Siro potrebbe finalmente conoscere quale sarà il suo destino.
di Napoli Magazine
03/07/2025 - 13:58
Si respira ottimismo dalle parti di Palazzo Marino in merito al futuro dello Stadio di San Siro. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala e i rappresentanti di Milan e Inter si sono incontrati nella giornata di mercoledì 2 luglio per fare il punto sul progetto che non coinvolgerà soltanto il Meazza, ma anche l'intera area circostante con tanto di nuovo impianto e di riqualificazione del quartiere.
L'incontro, che ha visto il primo cittadino confrontarsi con il presidente del Milan Paolo Scaroni e i rappresentanti dei fondi Oaktree e Redbird, ha portato a passi avanti con l'obiettivo di chiudere la trattativa entro il 31 luglio. Un indizio, secondo quanto riportato dall'edizione milanese de La Repubblica, sarebbe la decisione delle parti di proseguire anche dopo il "faccia a faccia" istituzionale con i legali delle due società e del Comune che hanno proseguito fino a tarda notte.
Sul piatto rimangono le clausole volute dall'amministrazione comunale riguardanti la gestione del nuovo impianto e i costi dei lavori che ancora non convincono Milan e Inter. Sul primo fronte il Comune di Milano pretende che Milan e Inter abbiano una presenza esplicita e visibile nella società che gestirà la struttura, non soltanto con i fondi. Inoltre l'amministrazione guidata da Sala vorrebbe evitare che i diritti volumetrici vengano poi rivenduti a terzi, aprendo la strada a operazioni speculative. Da qui l'inserimento di clausole che potrebbero non trovare l'ok dei club.
Sul secondo fronte permangono dubbi sui costi di bonifica, su quelli per demolizione del Meazza (con il Comune che non intende fare alcuna concessione) e sulla realizzazione delle aree verdi nella zona circostante. A tal proposito il Municipio 7 e alcuni consiglieri comunali spingono per aumentare la quota di verde profondo, con alberi ad alto fusto e suolo permeabile, aumentando di fatto la spesa finale, oltre a valutare l'ipotesi di arretrare il nuovo stadio rispetto alle abitazioni di via Tesio è oggetto di trattativa.
I nodi da sciogliere sono ancora molti, tuttavia c'è ottimismo che le parti trovino presto la quadra e, prima della fine dell'estate, San Siro potrebbe finalmente conoscere quale sarà il suo destino.