Bandiere azzurre e Diego ovunque. Statuine, quadri, addirittura i corni per scacciare la scaramanzia. San Gregorio Armeno si è trasformata questo pomeriggio in una porzione di stadio. In onore del campione argentino. E’ stato celebrato il Maradona Day nella strada famosa per l’arte presepiale che punta alla ripartenza dopo i tanti mesi di chiusura a causa della pandemia. Maradona è l’immagine giusta per ricominciare. La scelta della data non è stata casuale. Il 10 maggio è il giorno dello storico scudetto del Napoli (conquistato nel 1987) e questo è il primo anniversario senza El Diez, scomparso lo scorso 25 novembre. Il taglio del nastro è stato effettuato da suo figlio Diego junior, l’ospite d’onore della cerimonia assieme alla moglie Nunzia e ai figli Diego Matias ed India: “Sono onorato di essere qui e sostenere i bottegai che hanno voluto organizzare questa manifestazione. Spero di rappresentare mio padre al meglio. Oggi è il 10 maggio, prevale ovviamente la tristezza perché non c’è più, ma voglio ricordarlo in campo con la sua maglia numero 10. Ha regalato una gioia immensa alla città”.
di Napoli Magazine
10/05/2024 - 20:39
Bandiere azzurre e Diego ovunque. Statuine, quadri, addirittura i corni per scacciare la scaramanzia. San Gregorio Armeno si è trasformata questo pomeriggio in una porzione di stadio. In onore del campione argentino. E’ stato celebrato il Maradona Day nella strada famosa per l’arte presepiale che punta alla ripartenza dopo i tanti mesi di chiusura a causa della pandemia. Maradona è l’immagine giusta per ricominciare. La scelta della data non è stata casuale. Il 10 maggio è il giorno dello storico scudetto del Napoli (conquistato nel 1987) e questo è il primo anniversario senza El Diez, scomparso lo scorso 25 novembre. Il taglio del nastro è stato effettuato da suo figlio Diego junior, l’ospite d’onore della cerimonia assieme alla moglie Nunzia e ai figli Diego Matias ed India: “Sono onorato di essere qui e sostenere i bottegai che hanno voluto organizzare questa manifestazione. Spero di rappresentare mio padre al meglio. Oggi è il 10 maggio, prevale ovviamente la tristezza perché non c’è più, ma voglio ricordarlo in campo con la sua maglia numero 10. Ha regalato una gioia immensa alla città”.