“La richiesta alla Figc di escludere Israele da tutte le competizioni internazionali è nata dal consiglio direttivo dell’Assoallenatori che ha approvato all’unanimità questa idea. Mi preme sottolineare che non è una questione politica ma umana. Vuole essere un’espressione di solidarietà a un popolo, quello palestinese, che è vittima di genocidio e deportazione. L’Aiac - ha detto il presidente dell’Assoallenatori renzo Ulivieri a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- è da sempre attenta agli aspetti sociali, non a caso abbiamo promosso, tra le varie iniziative, anche i corsi per i detenuti nelle carceri, anche in quella di Poggioreale, a Napoli. Perché per noi ai detenuti va data una seconda possibilità, così come noi siamo sempre dalla parte dei deboli e degli ultimi, a fianco di anziani, disabili e discriminati. Noi prendemmo posizione anche a proposito del massacro subito dagli israeliani ad opera dei terroristi di Hamas, sia chiaro. Come associazione allenatori siamo andati a fare lezione dentro il campo profughi di Shatila in Libano, dove ci fu un assalto con cinquemila morti. Non ho avuto ancora riscontri dopo l’invio di questa lettera alla Figc per l'esclusione di Israele ma, ripeto, la scelta non è politica ma è una scelta d'animo e di sentimenti, perchè di fronte a una situazione di questo genere non si possono non prendere posizioni, altrimenti ci si allena all'indifferenza”
di Napoli Magazine
20/08/2025 - 16:20
“La richiesta alla Figc di escludere Israele da tutte le competizioni internazionali è nata dal consiglio direttivo dell’Assoallenatori che ha approvato all’unanimità questa idea. Mi preme sottolineare che non è una questione politica ma umana. Vuole essere un’espressione di solidarietà a un popolo, quello palestinese, che è vittima di genocidio e deportazione. L’Aiac - ha detto il presidente dell’Assoallenatori renzo Ulivieri a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- è da sempre attenta agli aspetti sociali, non a caso abbiamo promosso, tra le varie iniziative, anche i corsi per i detenuti nelle carceri, anche in quella di Poggioreale, a Napoli. Perché per noi ai detenuti va data una seconda possibilità, così come noi siamo sempre dalla parte dei deboli e degli ultimi, a fianco di anziani, disabili e discriminati. Noi prendemmo posizione anche a proposito del massacro subito dagli israeliani ad opera dei terroristi di Hamas, sia chiaro. Come associazione allenatori siamo andati a fare lezione dentro il campo profughi di Shatila in Libano, dove ci fu un assalto con cinquemila morti. Non ho avuto ancora riscontri dopo l’invio di questa lettera alla Figc per l'esclusione di Israele ma, ripeto, la scelta non è politica ma è una scelta d'animo e di sentimenti, perchè di fronte a una situazione di questo genere non si possono non prendere posizioni, altrimenti ci si allena all'indifferenza”