Calcio
AIC - Lettera a Giorgetti e Abodi: "No alla proroga del decreto crescita"
27.12.2023 20:30 di Napoli Magazine

Il presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic), Umberto Calcagno, ha inviato una lettera al ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e al ministro per lo Sport, Andrea Abodi - apprende l'ANSA - per ribadire il 'no' alla proroga del Dl Crescita che è stato abrogato dal 1 gennaio 2024. "Le ragioni sono legate non ad interessi economici ma alla necessità di tutelare il talento e il patrimonio sportivo rappresentato dai calciatori italiani. Ai ministri - scrive Calcagno - abbiamo trasmesso un report con dati allarmanti sulla presenza di italiani e stranieri in serie A". Nella missiva, il n.1 del sindacato calciatori sottolinea che dal report emerge che negli atleti Under 21 c'è una percentuale di impiego più alta per i calciatori stranieri rispetto ai ragazzi italiani. "In alcuni casi, ci troviamo di fronte a squadre composte addirittura per il 90% solo da calciatori stranieri - scrive Calcagno -. Noi crediamo che solo invertendo questo trend e ristabilendo una parità competitiva tra atleti italiani e stranieri potremmo crescere come sistema, soprattutto in funzione della nostra nazionale".

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AIC - Lettera a Giorgetti e Abodi: "No alla proroga del decreto crescita"

di Napoli Magazine

27/12/2023 - 20:30

Il presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic), Umberto Calcagno, ha inviato una lettera al ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e al ministro per lo Sport, Andrea Abodi - apprende l'ANSA - per ribadire il 'no' alla proroga del Dl Crescita che è stato abrogato dal 1 gennaio 2024. "Le ragioni sono legate non ad interessi economici ma alla necessità di tutelare il talento e il patrimonio sportivo rappresentato dai calciatori italiani. Ai ministri - scrive Calcagno - abbiamo trasmesso un report con dati allarmanti sulla presenza di italiani e stranieri in serie A". Nella missiva, il n.1 del sindacato calciatori sottolinea che dal report emerge che negli atleti Under 21 c'è una percentuale di impiego più alta per i calciatori stranieri rispetto ai ragazzi italiani. "In alcuni casi, ci troviamo di fronte a squadre composte addirittura per il 90% solo da calciatori stranieri - scrive Calcagno -. Noi crediamo che solo invertendo questo trend e ristabilendo una parità competitiva tra atleti italiani e stranieri potremmo crescere come sistema, soprattutto in funzione della nostra nazionale".