Calcio
BDC - Pistocchi: "Osimhen o Mertens? Bravi entrambi, sono anche compatibili tra loro"
25.01.2022 18:40 di Napoli Magazine

Maurizio Pistocchi, nel corso de "Il Bello del Calcio" su Canale 8, ha risposto ai quesiti più interessanti posti dai tifosi sui social nel nuovo format “Game of Pisto-Gol”. Queste le dichiarazioni del giornalista in trasmissione: “Napoli di nuovo in lotta Scudetto se l’Inter perde il derby? Dopo aver visto Milan-Juventus di ieri sera, sono convinto che sia il Napoli la vera rivale dei nerazzurri. La squadra di Pioli ha peggiorato la sua idea di calcio: a inizio anno era brillante, mentre ora fa fatica. Anche l’età di certi giocatori incide sul rendimento della squadra, il fatto di affidarsi a un centravanti di 40 anni rende difficile attaccare la profondità. Il Napoli meglio con Mertens oppure Osimhen? Due squadre diverse: con il nigeriano si gioca più in profondità, con Mertens più sul fraseggio. Gli azzurri hanno fatto tanti punti anche con Mertens, sono bravi entrambi e sono anche compatibili tra loro. Cifre spese per Lozano e Osimhen giustificate dopo 2 anni? Il messicano l’avevo seguito quando era al PSV e giocava sulla sinistra, a Napoli non ha fatto quanto ci si aspettava anche perché nel suo ruolo c’era un intoccabile come Insigne. Lui ha sempre giocato in quella posizione nel 4-3-3. Sanremo con spalti pieni e stadi con solo 5000 persone? Ne parlavo l’altro giorno e contestavo il mancato utilizzo del criterio della capienza. In uno stadio come San Siro, che conta 80000 posti, si possono distanziare le persone un metro dall’altra. Il problema dei flussi si verifica tutte le mattine, quando si va a lavorare e si sale in metro, nei bus e in macchina. Le cose importanti sono le protezioni, l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento. Seguendo questi principi si può andare a lavorare, a scuola e allo stadio. Percentuali di andare in Champions e vincere lo Scudetto? Per quanto riguarda la qualificazione in Champions le possibilità sono alte, sul 70/75%. Sullo Scudetto 40/45%, l’Inter è al 55. Aggiornerò il pronostico tra due settimane, dopo il big-match del Maradona. Quanto hanno inciso gli arbitri sulle squadre di vertice? La classe arbitrale attuale è poco affidabile, si è visto anche nel weekend. La gestione Nicchi non ha lasciato una buona eredità, basti pensare che agli ultimi c’era un solo rappresentante italiano: Orsato. Si sta cercando un rinnovamento, ma anche la gestione della tecnologia è sbagliata: ieri in Milan-Juve ci sono state delle situazioni evidenti di offside che non sono state segnalate, l’azione è proseguita e ci sono stati entrate da dietro pericolose. Ad esempio su Morata e Leao. I guardalinee non sbandierano e attendono l’intervento del VAR. Il protocollo non aiuta perché la tecnologia può intervenire solo in caso di ‘chiaro ed evidente errore’, ma chi decide quando si verifica il caso? L’arbitro di campo o quello al VAR? Le opinioni dei due possono essere discordanti. A mio modo di vedere, agli arbitri manca la consulenza di ex calciatori che potrebbero spiegare meglio determinate dinamiche di gioco e chiarire in quali casi c’è fallo e in quali no. La crescita avviene quando ci sono delle spiegazioni e si comprendono le varie casistiche: si è parlato molto dell’intervento di Dzeko nel weekend, lì non c’è fallo perché il bosniaco è in anticipo sull’avversario e il movimento per colpire di testa prevede che il braccio sia largo. Non può mai essere fallo, parecchi arbitri non conoscono le dinamiche di gioco”.

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BDC - Pistocchi: "Osimhen o Mertens? Bravi entrambi, sono anche compatibili tra loro"

di Napoli Magazine

25/01/2024 - 18:40

Maurizio Pistocchi, nel corso de "Il Bello del Calcio" su Canale 8, ha risposto ai quesiti più interessanti posti dai tifosi sui social nel nuovo format “Game of Pisto-Gol”. Queste le dichiarazioni del giornalista in trasmissione: “Napoli di nuovo in lotta Scudetto se l’Inter perde il derby? Dopo aver visto Milan-Juventus di ieri sera, sono convinto che sia il Napoli la vera rivale dei nerazzurri. La squadra di Pioli ha peggiorato la sua idea di calcio: a inizio anno era brillante, mentre ora fa fatica. Anche l’età di certi giocatori incide sul rendimento della squadra, il fatto di affidarsi a un centravanti di 40 anni rende difficile attaccare la profondità. Il Napoli meglio con Mertens oppure Osimhen? Due squadre diverse: con il nigeriano si gioca più in profondità, con Mertens più sul fraseggio. Gli azzurri hanno fatto tanti punti anche con Mertens, sono bravi entrambi e sono anche compatibili tra loro. Cifre spese per Lozano e Osimhen giustificate dopo 2 anni? Il messicano l’avevo seguito quando era al PSV e giocava sulla sinistra, a Napoli non ha fatto quanto ci si aspettava anche perché nel suo ruolo c’era un intoccabile come Insigne. Lui ha sempre giocato in quella posizione nel 4-3-3. Sanremo con spalti pieni e stadi con solo 5000 persone? Ne parlavo l’altro giorno e contestavo il mancato utilizzo del criterio della capienza. In uno stadio come San Siro, che conta 80000 posti, si possono distanziare le persone un metro dall’altra. Il problema dei flussi si verifica tutte le mattine, quando si va a lavorare e si sale in metro, nei bus e in macchina. Le cose importanti sono le protezioni, l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento. Seguendo questi principi si può andare a lavorare, a scuola e allo stadio. Percentuali di andare in Champions e vincere lo Scudetto? Per quanto riguarda la qualificazione in Champions le possibilità sono alte, sul 70/75%. Sullo Scudetto 40/45%, l’Inter è al 55. Aggiornerò il pronostico tra due settimane, dopo il big-match del Maradona. Quanto hanno inciso gli arbitri sulle squadre di vertice? La classe arbitrale attuale è poco affidabile, si è visto anche nel weekend. La gestione Nicchi non ha lasciato una buona eredità, basti pensare che agli ultimi c’era un solo rappresentante italiano: Orsato. Si sta cercando un rinnovamento, ma anche la gestione della tecnologia è sbagliata: ieri in Milan-Juve ci sono state delle situazioni evidenti di offside che non sono state segnalate, l’azione è proseguita e ci sono stati entrate da dietro pericolose. Ad esempio su Morata e Leao. I guardalinee non sbandierano e attendono l’intervento del VAR. Il protocollo non aiuta perché la tecnologia può intervenire solo in caso di ‘chiaro ed evidente errore’, ma chi decide quando si verifica il caso? L’arbitro di campo o quello al VAR? Le opinioni dei due possono essere discordanti. A mio modo di vedere, agli arbitri manca la consulenza di ex calciatori che potrebbero spiegare meglio determinate dinamiche di gioco e chiarire in quali casi c’è fallo e in quali no. La crescita avviene quando ci sono delle spiegazioni e si comprendono le varie casistiche: si è parlato molto dell’intervento di Dzeko nel weekend, lì non c’è fallo perché il bosniaco è in anticipo sull’avversario e il movimento per colpire di testa prevede che il braccio sia largo. Non può mai essere fallo, parecchi arbitri non conoscono le dinamiche di gioco”.