Fabio Lucioni reagisce male alla squalifica di un anno decisa dal Tribunale Nazionale Antidoping del Coni, dopo che il giocatore del Benevento era risultato positivo al controllo del 10 settembre. Il capitano dei sanniti ha pubblicato un post particolarmente duro su Instagram Stories: "Con la speranza che domani mattina vi svegliate... congelati... e per trasportarvi servono delle casse di mogano. Buonanotte a loro: a buon intenditor poche parole". Poche e sicuramente esagerate: il giocatore ha sempre professato la propria innocenza spiegando che l'anabolizzante clostabol gli era stato somministrato dal medico sociale Giorgione, squalificato per 4 anni, che si è preso sin dall'inizio le proprie responsabilità. In serata è arrivato il chiarimento del giocatore: "Solo nella tarda mattinata sono venuto a conoscenza di frasi apparse sul mio profilo Instagram, immediatamente rimosse. Mi scuso personalmente e ci tengo a precisare che il profilo in esame è gestito da terzi, i quali sono stati tempestivamente allontanati. Quelle frasi non sono né il mio pensiero né il mio modo di essere".


di Napoli Magazine
17/01/2018 - 17:57
Fabio Lucioni reagisce male alla squalifica di un anno decisa dal Tribunale Nazionale Antidoping del Coni, dopo che il giocatore del Benevento era risultato positivo al controllo del 10 settembre. Il capitano dei sanniti ha pubblicato un post particolarmente duro su Instagram Stories: "Con la speranza che domani mattina vi svegliate... congelati... e per trasportarvi servono delle casse di mogano. Buonanotte a loro: a buon intenditor poche parole". Poche e sicuramente esagerate: il giocatore ha sempre professato la propria innocenza spiegando che l'anabolizzante clostabol gli era stato somministrato dal medico sociale Giorgione, squalificato per 4 anni, che si è preso sin dall'inizio le proprie responsabilità. In serata è arrivato il chiarimento del giocatore: "Solo nella tarda mattinata sono venuto a conoscenza di frasi apparse sul mio profilo Instagram, immediatamente rimosse. Mi scuso personalmente e ci tengo a precisare che il profilo in esame è gestito da terzi, i quali sono stati tempestivamente allontanati. Quelle frasi non sono né il mio pensiero né il mio modo di essere".

