Stefano Salvatori, medico sociale del Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “La preoccupazione principale dei responsabili sanitari delle squadre di Serie A e B riguarda gli allenamenti e i possibili infortuni. È fondamentale un dosaggio dei carichi. Abbiamo cercato di studiare le tempistiche minime per arrivare ad una forma accettabile alla ripresa del campionato. Abbiamo iniziato prima per dosare bene i carichi ed evitare possibili infortuni prima della ripresa. Avrà un vantaggio chi ha una rosa lunga, perché il caldo e gli infortuni incideranno molto. Proveremo a gestire la situazione ma non sarà facile. Abbiamo a che fare con una situazione del tutto nuovo. Questo virus è nuovo e non è come una semplice influenza. Noi medici dobbiamo educare i calciatori a mantenere dei comportamenti corretti quanto più possibile anche al di fuori del centro sportivo. Con tutti i controlli che noi facciamo siamo tranquilli sulla gestione di un gruppo numeroso in massima sicurezza. Le norme adottate dagli addetti ai lavori sono atte a fare riprendere un’attività in massima sicurezza. Giocare alle 16:30 è un orario che non mi piace molto. Sicuramente è meglio un orario serale, che consenta una perdita di liquidi minori e consenta un impatto differente sulla prestazione. Lo trovo difficile da poter accettare in questo momento storico di giocare alle 16:30. Spero si trovi una soluzione differente”.
di Napoli Magazine
27/05/2020 - 16:38
Stefano Salvatori, medico sociale del Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “La preoccupazione principale dei responsabili sanitari delle squadre di Serie A e B riguarda gli allenamenti e i possibili infortuni. È fondamentale un dosaggio dei carichi. Abbiamo cercato di studiare le tempistiche minime per arrivare ad una forma accettabile alla ripresa del campionato. Abbiamo iniziato prima per dosare bene i carichi ed evitare possibili infortuni prima della ripresa. Avrà un vantaggio chi ha una rosa lunga, perché il caldo e gli infortuni incideranno molto. Proveremo a gestire la situazione ma non sarà facile. Abbiamo a che fare con una situazione del tutto nuovo. Questo virus è nuovo e non è come una semplice influenza. Noi medici dobbiamo educare i calciatori a mantenere dei comportamenti corretti quanto più possibile anche al di fuori del centro sportivo. Con tutti i controlli che noi facciamo siamo tranquilli sulla gestione di un gruppo numeroso in massima sicurezza. Le norme adottate dagli addetti ai lavori sono atte a fare riprendere un’attività in massima sicurezza. Giocare alle 16:30 è un orario che non mi piace molto. Sicuramente è meglio un orario serale, che consenta una perdita di liquidi minori e consenta un impatto differente sulla prestazione. Lo trovo difficile da poter accettare in questo momento storico di giocare alle 16:30. Spero si trovi una soluzione differente”.