Nadir Zortea, difensore del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN, dopo il pari con la Lazio: "Quando si gioca dal lato del mister sei più concentrato, ti aiuta e ti dà una mano. Ho sentito le bellissime parole e sì, chiaramente lì c'è un lavoro da fare quando ti sposti a fare il quarto di difesa. Soprattutto perché vedi il campo in maniera diversa, il corpo deve essere messo in maniera diversa, le giocate sono diverse, la profondità è diversa. Quindi sì, ci vuole del tempo, ci vuole del lavoro, è quello che sto cercando di fare e soprattutto tanto video, perché giocando tante partite poi guardo molto video e gli altri terzini. C'è un grosso lavoro, però devo dire che è bello, è una sfida, mi piace, è sempre qualcosa che va in avanti, una progressione. Penso che questo mi completi ancora di più. Avere davanti Orsolini e Bernardeschi, come cambia anche da quel lato? Sai che hai davanti un giocatore di qualità e quindi tante volte quando esci sai che alla peggio la dai a loro e loro la sistemano, la proteggono. Questo sicuramente ti dà grande sicurezza durante la partita. Poi l'altra cosa che hanno i nostri esterni sono i tempi, ti premiano col tempo giusto, si lavora benissimo, arrivi parecchie volte a crossare. Sono giocatori di qualità, vedono prima l'azione come va e quindi sanno sempre darti la soluzione. Cerco anche a volte di andare dentro il campo, di lasciare gli spazi a loro, di creare gioco, di fare tanto, cosa che facevo io l'anno scorso perché ero quello che prendeva la palla più avanti, cercavo di creare qualcosa. Mi metto nei panni di questo nuovo ruolo e capisco anche che a volte sono loro che devono decidere le partite. All'inizio forse questo magari è stata una cosa che mi ha un po' penalizzato perché ha rallentato un pochino la mia crescita, però sono giocatori forti quindi è bellissimo dargli la palla e vedere quello che fanno".
di Napoli Magazine
07/12/2025 - 22:16
Nadir Zortea, difensore del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN, dopo il pari con la Lazio: "Quando si gioca dal lato del mister sei più concentrato, ti aiuta e ti dà una mano. Ho sentito le bellissime parole e sì, chiaramente lì c'è un lavoro da fare quando ti sposti a fare il quarto di difesa. Soprattutto perché vedi il campo in maniera diversa, il corpo deve essere messo in maniera diversa, le giocate sono diverse, la profondità è diversa. Quindi sì, ci vuole del tempo, ci vuole del lavoro, è quello che sto cercando di fare e soprattutto tanto video, perché giocando tante partite poi guardo molto video e gli altri terzini. C'è un grosso lavoro, però devo dire che è bello, è una sfida, mi piace, è sempre qualcosa che va in avanti, una progressione. Penso che questo mi completi ancora di più. Avere davanti Orsolini e Bernardeschi, come cambia anche da quel lato? Sai che hai davanti un giocatore di qualità e quindi tante volte quando esci sai che alla peggio la dai a loro e loro la sistemano, la proteggono. Questo sicuramente ti dà grande sicurezza durante la partita. Poi l'altra cosa che hanno i nostri esterni sono i tempi, ti premiano col tempo giusto, si lavora benissimo, arrivi parecchie volte a crossare. Sono giocatori di qualità, vedono prima l'azione come va e quindi sanno sempre darti la soluzione. Cerco anche a volte di andare dentro il campo, di lasciare gli spazi a loro, di creare gioco, di fare tanto, cosa che facevo io l'anno scorso perché ero quello che prendeva la palla più avanti, cercavo di creare qualcosa. Mi metto nei panni di questo nuovo ruolo e capisco anche che a volte sono loro che devono decidere le partite. All'inizio forse questo magari è stata una cosa che mi ha un po' penalizzato perché ha rallentato un pochino la mia crescita, però sono giocatori forti quindi è bellissimo dargli la palla e vedere quello che fanno".