Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN dopo la promozione in Serie A ottenuta con la vittoria contro il Bari: "Per me Cagliari è tutto, 33 anni fa sono diventato allenatore qui e questa società mi ha permesso di girare l'Europa, sarò sempre grato a questa terra e a questo popolo. Avevo paura di tornare, di sporcare il bel ricordo. Poi mi ha colpito una frase di Gigi Riva ed è scattato qualcosa in più nella mia mente, sarebbe stato egoistico non accettare la proposta del Cagliari che attraversava un momento di difficoltà. Dopo ogni sconfitta avevo male al cuore, era una ferita profonda. Il mio sentimento per questa maglia è autentico, ricordo quando vinsi la Premier League e rivolsi immediatamente un pensiero ai colori rossoblu. Sarò sempre grato a chi mi ha riportato in Sardegna. E voglio rivolgere un pensiero ai nostri tifosi, al nostro popolo e alla nostra gente. Non solo a chi viene allo stadio, e noi abbiamo un impianto piccolo, ma anche a tutti coloro che ci hanno sostenuto fino alla fine in queste settimane anche solo con un messaggio. Aver regalato una gioia a una piazza così appassionata mi rende orgoglioso. Sarei stato soddisfatto della prestazione anche se la partita fosse finita 0-0. Ho visto il Cagliari che piace a me, capace di giocare bene al calcio e di impegnare a ripetizione il loro portiere. Caprile ha fatto tre miracoli. E' stato paradossale: all'andata, in casa, abbiamo sofferto in contropiede pur essendo in vantaggio per 1-0, oggi la circolazione di palla è stata ottimale e ci siamo affacciati con frequenza nella loro metà campo. Nel finale mi sono arrabbiato perchè buttavamo il pallone lungo, dritto per dritto, quando invece avevo chiesto di allargare il gioco e di cercare il cross per la testa dei nostri centravanti. Ma va bene così, bravi tutti".
di Napoli Magazine
11/06/2023 - 23:36
Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN dopo la promozione in Serie A ottenuta con la vittoria contro il Bari: "Per me Cagliari è tutto, 33 anni fa sono diventato allenatore qui e questa società mi ha permesso di girare l'Europa, sarò sempre grato a questa terra e a questo popolo. Avevo paura di tornare, di sporcare il bel ricordo. Poi mi ha colpito una frase di Gigi Riva ed è scattato qualcosa in più nella mia mente, sarebbe stato egoistico non accettare la proposta del Cagliari che attraversava un momento di difficoltà. Dopo ogni sconfitta avevo male al cuore, era una ferita profonda. Il mio sentimento per questa maglia è autentico, ricordo quando vinsi la Premier League e rivolsi immediatamente un pensiero ai colori rossoblu. Sarò sempre grato a chi mi ha riportato in Sardegna. E voglio rivolgere un pensiero ai nostri tifosi, al nostro popolo e alla nostra gente. Non solo a chi viene allo stadio, e noi abbiamo un impianto piccolo, ma anche a tutti coloro che ci hanno sostenuto fino alla fine in queste settimane anche solo con un messaggio. Aver regalato una gioia a una piazza così appassionata mi rende orgoglioso. Sarei stato soddisfatto della prestazione anche se la partita fosse finita 0-0. Ho visto il Cagliari che piace a me, capace di giocare bene al calcio e di impegnare a ripetizione il loro portiere. Caprile ha fatto tre miracoli. E' stato paradossale: all'andata, in casa, abbiamo sofferto in contropiede pur essendo in vantaggio per 1-0, oggi la circolazione di palla è stata ottimale e ci siamo affacciati con frequenza nella loro metà campo. Nel finale mi sono arrabbiato perchè buttavamo il pallone lungo, dritto per dritto, quando invece avevo chiesto di allargare il gioco e di cercare il cross per la testa dei nostri centravanti. Ma va bene così, bravi tutti".