Dodici partite senza tirare il fiato, fino al 16 maggio. Le occasioni da cogliere per centrare l’obiettivo coppe, Champions o Europa League. Restano tre posti disponibili, considerando Inter, Milan e Roma titolari delle prime tre posizioni: sono 8 i punti di vantaggio dei giallorossi sul Palermo, salito sul quarto gradino della classifica con il colpo realizzato in casa della Juve. «Merito dei giocatori e di un tecnico che ha reso la squadra perfetta: Delio Rossi è un grande e mi dispiace non averlo ingaggiato prima», sorride il patron Maurizio Zamparini, che si augura di aver trovato l’allenatore giusto per il presente e il futuro: un po’ di quiete sulla panchina aiuterebbe quei giocatori che dal loro precedente pilota, Walter Zenga, erano stati addirittura definiti da scudetto nel primo allenamento. Gli ostacoli della Juve Il Napoli è stato in zona Champions fino allo 0-0 di Siena. Avrebbe potuto sfruttare meglio il calendario, che ha previsto nelle prime partite del girone di ritorno i confronti con Palermo e Genoa: due 0-0 con tante recriminazioni e un miracolo di De Sanctis, quel rigore parato al capitano dei siciliani, Miccoli. La prossima avversaria al San Paolo sarà la Fiorentina, che sembra fuori gioco per i numerosi rallentamenti finora accusati e che peraltro potrebbe presentarsi affaticata dall’impegno con il Bayern in Champions League, fissato tra una settimana. La partita da non sbagliare per il Napoli è quella con la Juve di giovedì 25, il posticipo del turno infrasettimanale. I bianconeri andranno in campo dopo le due partite con il Fulham in Europa League e saranno da verificare le condizioni fisiche di un gruppo estremamente ridotto per la serie di infortuni che non si è fermata passando da Ranieri a Ferrara e Zaccheroni. Intanto, il club programma un colpo a costo zero: l’arrivo di Kuranyi, 28 anni oggi, attaccante ungherese-tedesco nato in Brasile, libero dall’impegno con lo Stoccarda a giugno. Il Sud che vola Mazzarri si augura che non sia decisiva per l’assegnazione di uno dei posti per l’Europa l’ultima di campionato, a Marassi, contro la Sampdoria che è stata la sua squadra per due anni. Ma non perché sarà una sfida ai ricordi. Sarebbe rischioso giocarsi il lavoro di sette mesi in 90’. La Samp, riportata in quota da Del Neri appena si è infortunato Cassano (ignota la data di rientro in campo di Antonio, visto per l’ultima volta in azione sul palco del festival di Sanremo), dovrà affrontare Juve, Cagliari, Genoa e Napoli a Marassi, giocando in trasferta un solo scontro diretto, quello in Sicilia, dove si respira aria di alta classifica. Palermo e Napoli, il Sud del pallone tornato ai vertici attraverso accurate programmazioni e allenatori che sono subentrati in corsa e hanno saputo imprimere le giuste sterzate. Rossi e Mazzarri, gli Special one di casa nostra, come Max Allegri, eletto tecnico del 2009 dai suoi colleghi. L’ex centrocampista pupillo di Galeone coltiva a Cagliari una piccola speranza europea, ma i rossoblù sono attesi da quattro scontri diretti esterni (Genoa, Sampdoria, Juve e Napoli). Altalenante il rendimento del Genoa, che ha un ottimo attacco (44 reti) e una difesa da brividi (43 gol: peggio ha fatto solo il Siena, 47). Gasperini è stato preso a pallate dal Bologna di Colomba e dell’ex talento brasiliano Adailton. Il tragicomico pomeriggio di Marassi ha consentito al Napoli di vedere sotto una buona luce il pareggio contro la Roma.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
Dodici partite senza tirare il fiato, fino al 16 maggio. Le occasioni da cogliere per centrare l’obiettivo coppe, Champions o Europa League. Restano tre posti disponibili, considerando Inter, Milan e Roma titolari delle prime tre posizioni: sono 8 i punti di vantaggio dei giallorossi sul Palermo, salito sul quarto gradino della classifica con il colpo realizzato in casa della Juve. «Merito dei giocatori e di un tecnico che ha reso la squadra perfetta: Delio Rossi è un grande e mi dispiace non averlo ingaggiato prima», sorride il patron Maurizio Zamparini, che si augura di aver trovato l’allenatore giusto per il presente e il futuro: un po’ di quiete sulla panchina aiuterebbe quei giocatori che dal loro precedente pilota, Walter Zenga, erano stati addirittura definiti da scudetto nel primo allenamento. Gli ostacoli della Juve Il Napoli è stato in zona Champions fino allo 0-0 di Siena. Avrebbe potuto sfruttare meglio il calendario, che ha previsto nelle prime partite del girone di ritorno i confronti con Palermo e Genoa: due 0-0 con tante recriminazioni e un miracolo di De Sanctis, quel rigore parato al capitano dei siciliani, Miccoli. La prossima avversaria al San Paolo sarà la Fiorentina, che sembra fuori gioco per i numerosi rallentamenti finora accusati e che peraltro potrebbe presentarsi affaticata dall’impegno con il Bayern in Champions League, fissato tra una settimana. La partita da non sbagliare per il Napoli è quella con la Juve di giovedì 25, il posticipo del turno infrasettimanale. I bianconeri andranno in campo dopo le due partite con il Fulham in Europa League e saranno da verificare le condizioni fisiche di un gruppo estremamente ridotto per la serie di infortuni che non si è fermata passando da Ranieri a Ferrara e Zaccheroni. Intanto, il club programma un colpo a costo zero: l’arrivo di Kuranyi, 28 anni oggi, attaccante ungherese-tedesco nato in Brasile, libero dall’impegno con lo Stoccarda a giugno. Il Sud che vola Mazzarri si augura che non sia decisiva per l’assegnazione di uno dei posti per l’Europa l’ultima di campionato, a Marassi, contro la Sampdoria che è stata la sua squadra per due anni. Ma non perché sarà una sfida ai ricordi. Sarebbe rischioso giocarsi il lavoro di sette mesi in 90’. La Samp, riportata in quota da Del Neri appena si è infortunato Cassano (ignota la data di rientro in campo di Antonio, visto per l’ultima volta in azione sul palco del festival di Sanremo), dovrà affrontare Juve, Cagliari, Genoa e Napoli a Marassi, giocando in trasferta un solo scontro diretto, quello in Sicilia, dove si respira aria di alta classifica. Palermo e Napoli, il Sud del pallone tornato ai vertici attraverso accurate programmazioni e allenatori che sono subentrati in corsa e hanno saputo imprimere le giuste sterzate. Rossi e Mazzarri, gli Special one di casa nostra, come Max Allegri, eletto tecnico del 2009 dai suoi colleghi. L’ex centrocampista pupillo di Galeone coltiva a Cagliari una piccola speranza europea, ma i rossoblù sono attesi da quattro scontri diretti esterni (Genoa, Sampdoria, Juve e Napoli). Altalenante il rendimento del Genoa, che ha un ottimo attacco (44 reti) e una difesa da brividi (43 gol: peggio ha fatto solo il Siena, 47). Gasperini è stato preso a pallate dal Bologna di Colomba e dell’ex talento brasiliano Adailton. Il tragicomico pomeriggio di Marassi ha consentito al Napoli di vedere sotto una buona luce il pareggio contro la Roma.