In occasione della partita che si disputerà sabato al Renzo Barbera tra Palermo e Napoli, PianetAzzurro.it ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva l'ex difensore delle due squadre TEBALDO BIGLIARDI (Catanzaro, 5 febbraio 1963). Bigliardi ha militato nel Napoli tra il 1986 ed il 1990 (31 partite ma nessun gol fatto) e dal 1981-1986 e nel campionato 1993-1994 nel Palermo (144 partite totali ed un solo gol segnato). Nel suo palmares spiccano i due scudetti del Napoli (1986-87, 1989-90), la Coppa Italia del 1987 e la Coppa Uefa del 1989.
Bigliardi, secondo lei la sconfitta di ieri da parte del Napoli contro l'Udinese mette forse la parola «fine» ai sogni scudetto degli azzurri?
«Purtroppo credo di si, ci vorrebbe un miracolo per poter riaprire la lotta per il titolo. Le possibilità diminuiscono sempre di più, e già erano poche prima della partita di ieri»
Sabato il Napoli affronterà un Palermo galvanizzato dalla vittoria per 3-2 in trasferta con la Roma e reduce dal cambio di allenatore tra Serse Cosmi e Delio Rossi. Che partita sarà secondo lei quella del Barbera, chi potrebbe spuntarla?
«Dal punto di vista psicologico è sicuramente più avvantaggiato il Palermo, però c'è da considerare il fatto che il Napoli fino alla settimana scorsa era una squadra che, fino ad ora, aveva fatto molto più di quanto si aspettasse ad inizio campionato. Non mi sento di precludere alcun risultato, Palermo-Napoli è una partita da tripla».
Palermo-Napoli è anche il ritorno di Edinson Cavani nel capoluogo siciliano dopo il trasferimento all'ombra del Vesuvio. Come si può spiegare questa flagrante esplosione del Matador, che fino ad ora ha segnato più di 30 gol in stagione?
«Qualche anno fa il Palermo ha venduto Amauri che era la punta di diamante della squadra per fare spazio a Cavani. Noi vediamo i giocatori solo la domenica quando scendono in campo, gli allenatori li vedono ogni giorno della settimana, quando valutano le loro potenzialità durante le sessioni di allenamento. A Palermo venne data a Cavani la possibilità di crescere sotto tutti i punti di vista. Sicuramente il Napoli si è giovato molto di più di questa esplosione di Cavani, quando era nel Palermo aveva soltanto lasciato intravedere le sue potenzialità che poi con la maglia azzurra sono venute fuori».
Nella giornata di sabato si disputeranno due gare molto importanti per la lotta per i posti che valgono la Champions League, stiamo parlando di Inter-Lazio e di Udinese-Parma: secondo lei come potranno finire questi due match?
«Sono due partite apertissime secondo me, le motivazioni sono altissime soprattutto in Udinese-Parma: una deve salvarsi, l'altra si gioca la Champions League. A questo punto del campionato sono partite nelle quali non c'è assolutamente niente di scontato, saranno due partite davvero aperte a qualsiasi risultato».
In conclusione, cosa si sente di dire ai tifosi del Napoli ed ai lettori di Pianetazzurro?«I tifosi devono essere più che contenti della loro squadra: il Napoli effettivamente quest'anno è andato oltre le sue aspettative, non mi sarei aspettato un campionato del genere. E' una squadra costruita per entrare nella zona-coppe, non certo per essere al secondo posto dell'intero campionato, a questo punto sarebbe un sacrilegio se i tifosi non fossero contenti di quello che hanno fatto squadra, allenatore e società».
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
In occasione della partita che si disputerà sabato al Renzo Barbera tra Palermo e Napoli, PianetAzzurro.it ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva l'ex difensore delle due squadre TEBALDO BIGLIARDI (Catanzaro, 5 febbraio 1963). Bigliardi ha militato nel Napoli tra il 1986 ed il 1990 (31 partite ma nessun gol fatto) e dal 1981-1986 e nel campionato 1993-1994 nel Palermo (144 partite totali ed un solo gol segnato). Nel suo palmares spiccano i due scudetti del Napoli (1986-87, 1989-90), la Coppa Italia del 1987 e la Coppa Uefa del 1989.
Bigliardi, secondo lei la sconfitta di ieri da parte del Napoli contro l'Udinese mette forse la parola «fine» ai sogni scudetto degli azzurri?
«Purtroppo credo di si, ci vorrebbe un miracolo per poter riaprire la lotta per il titolo. Le possibilità diminuiscono sempre di più, e già erano poche prima della partita di ieri»
Sabato il Napoli affronterà un Palermo galvanizzato dalla vittoria per 3-2 in trasferta con la Roma e reduce dal cambio di allenatore tra Serse Cosmi e Delio Rossi. Che partita sarà secondo lei quella del Barbera, chi potrebbe spuntarla?
«Dal punto di vista psicologico è sicuramente più avvantaggiato il Palermo, però c'è da considerare il fatto che il Napoli fino alla settimana scorsa era una squadra che, fino ad ora, aveva fatto molto più di quanto si aspettasse ad inizio campionato. Non mi sento di precludere alcun risultato, Palermo-Napoli è una partita da tripla».
Palermo-Napoli è anche il ritorno di Edinson Cavani nel capoluogo siciliano dopo il trasferimento all'ombra del Vesuvio. Come si può spiegare questa flagrante esplosione del Matador, che fino ad ora ha segnato più di 30 gol in stagione?
«Qualche anno fa il Palermo ha venduto Amauri che era la punta di diamante della squadra per fare spazio a Cavani. Noi vediamo i giocatori solo la domenica quando scendono in campo, gli allenatori li vedono ogni giorno della settimana, quando valutano le loro potenzialità durante le sessioni di allenamento. A Palermo venne data a Cavani la possibilità di crescere sotto tutti i punti di vista. Sicuramente il Napoli si è giovato molto di più di questa esplosione di Cavani, quando era nel Palermo aveva soltanto lasciato intravedere le sue potenzialità che poi con la maglia azzurra sono venute fuori».
Nella giornata di sabato si disputeranno due gare molto importanti per la lotta per i posti che valgono la Champions League, stiamo parlando di Inter-Lazio e di Udinese-Parma: secondo lei come potranno finire questi due match?
«Sono due partite apertissime secondo me, le motivazioni sono altissime soprattutto in Udinese-Parma: una deve salvarsi, l'altra si gioca la Champions League. A questo punto del campionato sono partite nelle quali non c'è assolutamente niente di scontato, saranno due partite davvero aperte a qualsiasi risultato».
In conclusione, cosa si sente di dire ai tifosi del Napoli ed ai lettori di Pianetazzurro?«I tifosi devono essere più che contenti della loro squadra: il Napoli effettivamente quest'anno è andato oltre le sue aspettative, non mi sarei aspettato un campionato del genere. E' una squadra costruita per entrare nella zona-coppe, non certo per essere al secondo posto dell'intero campionato, a questo punto sarebbe un sacrilegio se i tifosi non fossero contenti di quello che hanno fatto squadra, allenatore e società».