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Calcio, Chievo: dal Napoli potrebbero arrivare 12 milioni per Pellissier
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine
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Si può anche fare finta di niente. Lasciar perdere e tirare dritto. O meglio: il Chievo può scegliere di trattenere bandiere e campioni per limitarsi solo ad un piccolo ritocco in vista della prossima stagione. Del resto, oggi la squadra che dovrà ripartire per conquistare ancora una volta la salvezza è quasi fatta. C'è il bomber: Pellissier. C'è un muro umano tra i pali: Sorrentino. Quasi tutta la linea difensiva è stata riconfermata. Manca, questo è vero, qualcosa in mediana. Insomma, tre o quattro ritocchi potrebbero permettere all'utilitaria di Mimmo Di Carlo di partire spedita il 23 agosto alla caccia dell'ennesima impresa in serie A. Si può fare tutto. Senza spese folli, senza inutile aste, senza farsi infastidire dalla concorrenza. Però c'è anche un'altra strada da seguire. Magari impopolare. Magari fin qui non presa in considerazione dalla società di via Galvani. È quella del «tesoretto». Per intendersi: quella che consentirebbe di mettere da parte un bel gruzzolo da reinvestire da qui alla chiusura del mercato. Basta fare due conti per capire che il Chievo con quattro possibili operazioni di mercato potrebbe ritrovarsi ricco. Va detto anche che Campedelli, Sartori e Di Carlo hanno messo davanti a tutto il progetto tecnico. E, in certi casi anche il cuore. Tuttavia ci sono altre piste da seguire. E quattro nomi da spendere. In estrema sintesi: la cessione di Pellissier, Sorrentino, Italiano e Bentivoglio potrebbe fruttare alla società della Diga qualcosa come 20 milioni di euro. Certo, domanda ed offerta dovrebbero incontrarsi. E per quanto riguarda Pellissier e Sorrentino dovrebbero poi arrivare 'proposte indecenti'. Di quelle impossibili da rifiutare. Altro passaggio fondamentale: a volte si preferisce diminuire il ricavato in contatti commutandolo con contropartite tecniche destinate ad impreziosire la rosa. Detto questo, ecco quanto valgono gli «uomini d'oro» del Chievo di oggi.

PELLISSIER. È il fiore all'occhiello della squadra di Di Carlo. Campedelli lo ha tolto dal mercato non una, ma cento volte. Oggi, però, nessuno sembra essere incedibile a fronte di offerte davvero importanti. Succede con Cristiano Ronaldo, la storia si ripete con Kakà. A Verona potrebbe accadere la stessa cosa. Pelobomber, però, non partirà certo a fronte di un'offerta ritenuta importante. Sette milioni? Macchè. Otto? Non se ne fa nulla. Si viaggia dai dieci in su. Perché se Sergio parte, il Chievo deve ritrovarsi tra le mani un gruzzolo tale da poter andare a prendere quello che vuole. Oggi l'unica pista da seguire è quella che porta a Napoli. Alla società del presidente De Laurentiis sono arrivato segnali molto chiari: Pellissier vale 12,5 milioni di euro. Dentro a questa valutazione c'è tutto. Valore del giocatore, impatto emotivo dell'operazione, ampio margine di azione per la società che si ritroverebbe orfana della sua bandiera. Da Napoli spuntano anche contropartite tecniche. Zalayeta, Bogliacino, Aronica. Sotto i dieci milioni di euro, in contanti, però, non se ne farà nulla.

SORRENTINO. Stefano si è rivalutato alla grande. Voleva l'Italia, per riprendersi l'affetto della sua gente. Non ha fallito. Anzi, il suo rendimento gli ha permesso di finire sul taccuino di grandi club. Il suo valore di mercato si aggira intorno ai 5 milioni di euro. Se un portiere para bene, spesso e volentieri fa la differenza. La Roma non ha fatto offerte reali. "Ma a Roma - ha detto Stefano all'Arena di Verona - andrei solo per fare il titolare". Il Genoa, invece, si è fatto più pressante. O metti cinque milioni o non se ne fa nulla. Anche perché le contropartite tecniche offerte finora dal Grifone - Waigo e Modesto - non sembrano entusiasmare più di tanto. Oddio, può essere anche il gioco delle parti

BENTIVOGLIO. Già si è detto della sua situazione a Verona: non c'è feeling con il tecnico, meglio cambiare aria. Simone, però, ha davanti un futuro importante. A sprazzi ha fatto vedere cose buone. In prospettiva può crescere, migliorare, maturare. L'Atalanta è disposto a mettere 1,5 milioni per metà del suo cartellino. Il Chievo può restare alla finestra per vedere se capita anche qualcosa di diverso.

ITALIANO. Il suo stile piace a molti. Prende in mano la mediana, può rivelarsi anche stoccatore d'eccezione. Il suo cartellino è stato valutato intorno a 1,5 milioni di euro. Nel progetto tecnico di Di Carlo ha faticato a trovare spazio. Qui va detto, però, (e la storia vale anche per Bentivoglio) che il Chievo potrebbe scegliere di 'scambiare' i giocatori con altri elementi graditi a Mimmo. Prima la causa, poi il tesoretto. O tenersi le punte di diamante e pensare solo a qualche innesto per garantire la fioritura della squadra della Diga nella prossima stagione; o vendere i suoi pezzi migliori, raccogliere il gruzzolo e investirlo in nuovi campioni. Il Chievo si trova davanti a questo bivio e ora la parola passa alla società.

 

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Calcio, Chievo: dal Napoli potrebbero arrivare 12 milioni per Pellissier

di Napoli Magazine

06/04/2012 - 04:47

Si può anche fare finta di niente. Lasciar perdere e tirare dritto. O meglio: il Chievo può scegliere di trattenere bandiere e campioni per limitarsi solo ad un piccolo ritocco in vista della prossima stagione. Del resto, oggi la squadra che dovrà ripartire per conquistare ancora una volta la salvezza è quasi fatta. C'è il bomber: Pellissier. C'è un muro umano tra i pali: Sorrentino. Quasi tutta la linea difensiva è stata riconfermata. Manca, questo è vero, qualcosa in mediana. Insomma, tre o quattro ritocchi potrebbero permettere all'utilitaria di Mimmo Di Carlo di partire spedita il 23 agosto alla caccia dell'ennesima impresa in serie A. Si può fare tutto. Senza spese folli, senza inutile aste, senza farsi infastidire dalla concorrenza. Però c'è anche un'altra strada da seguire. Magari impopolare. Magari fin qui non presa in considerazione dalla società di via Galvani. È quella del «tesoretto». Per intendersi: quella che consentirebbe di mettere da parte un bel gruzzolo da reinvestire da qui alla chiusura del mercato. Basta fare due conti per capire che il Chievo con quattro possibili operazioni di mercato potrebbe ritrovarsi ricco. Va detto anche che Campedelli, Sartori e Di Carlo hanno messo davanti a tutto il progetto tecnico. E, in certi casi anche il cuore. Tuttavia ci sono altre piste da seguire. E quattro nomi da spendere. In estrema sintesi: la cessione di Pellissier, Sorrentino, Italiano e Bentivoglio potrebbe fruttare alla società della Diga qualcosa come 20 milioni di euro. Certo, domanda ed offerta dovrebbero incontrarsi. E per quanto riguarda Pellissier e Sorrentino dovrebbero poi arrivare 'proposte indecenti'. Di quelle impossibili da rifiutare. Altro passaggio fondamentale: a volte si preferisce diminuire il ricavato in contatti commutandolo con contropartite tecniche destinate ad impreziosire la rosa. Detto questo, ecco quanto valgono gli «uomini d'oro» del Chievo di oggi.

PELLISSIER. È il fiore all'occhiello della squadra di Di Carlo. Campedelli lo ha tolto dal mercato non una, ma cento volte. Oggi, però, nessuno sembra essere incedibile a fronte di offerte davvero importanti. Succede con Cristiano Ronaldo, la storia si ripete con Kakà. A Verona potrebbe accadere la stessa cosa. Pelobomber, però, non partirà certo a fronte di un'offerta ritenuta importante. Sette milioni? Macchè. Otto? Non se ne fa nulla. Si viaggia dai dieci in su. Perché se Sergio parte, il Chievo deve ritrovarsi tra le mani un gruzzolo tale da poter andare a prendere quello che vuole. Oggi l'unica pista da seguire è quella che porta a Napoli. Alla società del presidente De Laurentiis sono arrivato segnali molto chiari: Pellissier vale 12,5 milioni di euro. Dentro a questa valutazione c'è tutto. Valore del giocatore, impatto emotivo dell'operazione, ampio margine di azione per la società che si ritroverebbe orfana della sua bandiera. Da Napoli spuntano anche contropartite tecniche. Zalayeta, Bogliacino, Aronica. Sotto i dieci milioni di euro, in contanti, però, non se ne farà nulla.

SORRENTINO. Stefano si è rivalutato alla grande. Voleva l'Italia, per riprendersi l'affetto della sua gente. Non ha fallito. Anzi, il suo rendimento gli ha permesso di finire sul taccuino di grandi club. Il suo valore di mercato si aggira intorno ai 5 milioni di euro. Se un portiere para bene, spesso e volentieri fa la differenza. La Roma non ha fatto offerte reali. "Ma a Roma - ha detto Stefano all'Arena di Verona - andrei solo per fare il titolare". Il Genoa, invece, si è fatto più pressante. O metti cinque milioni o non se ne fa nulla. Anche perché le contropartite tecniche offerte finora dal Grifone - Waigo e Modesto - non sembrano entusiasmare più di tanto. Oddio, può essere anche il gioco delle parti

BENTIVOGLIO. Già si è detto della sua situazione a Verona: non c'è feeling con il tecnico, meglio cambiare aria. Simone, però, ha davanti un futuro importante. A sprazzi ha fatto vedere cose buone. In prospettiva può crescere, migliorare, maturare. L'Atalanta è disposto a mettere 1,5 milioni per metà del suo cartellino. Il Chievo può restare alla finestra per vedere se capita anche qualcosa di diverso.

ITALIANO. Il suo stile piace a molti. Prende in mano la mediana, può rivelarsi anche stoccatore d'eccezione. Il suo cartellino è stato valutato intorno a 1,5 milioni di euro. Nel progetto tecnico di Di Carlo ha faticato a trovare spazio. Qui va detto, però, (e la storia vale anche per Bentivoglio) che il Chievo potrebbe scegliere di 'scambiare' i giocatori con altri elementi graditi a Mimmo. Prima la causa, poi il tesoretto. O tenersi le punte di diamante e pensare solo a qualche innesto per garantire la fioritura della squadra della Diga nella prossima stagione; o vendere i suoi pezzi migliori, raccogliere il gruzzolo e investirlo in nuovi campioni. Il Chievo si trova davanti a questo bivio e ora la parola passa alla società.