«Ci sono state delle richieste dal Napoli, ma la dirigenza del Chievo mi ha dato fiducia e io lavoro meglio dove credono in me. Quella di Napoli è una grande piazza, ma non credo che abbiano bisogno di me». Lo ha detto l'attaccante del Chievo Sergio Pellissier a margine di una cerimonia che si è tenuta a Milano. «La situazione del Chievo non è male, ma continuiamo a guardarci alle nostre spalle - ha aggiunto Pellissier -. In serie A le partite sono difficili e non possiamo permetterci di stare seduti. La Lazio, per esempio, dopo un buon avvio ha sbagliato diverse partite ed ora hanno grandi problemi. Penso però che abbiano i giocatori giusti per fare bene e salvarsi». Un pensiero infine è andato a Christian Chivu, che ha riportato una frattura al cranio per una testata involontaria dello stesso Pellissier durante l'ultimo Chievo-Inter. «Ci siamo visti all'ospedale, è un ragazzo simpatico e in gamba - ha detto l'attaccante -. Io ero molto preoccupato perché non si può rischiare la vita durante una partita. Lui ha capito il mio stato d'animo ed ora sono contento che stia bene».
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
«Ci sono state delle richieste dal Napoli, ma la dirigenza del Chievo mi ha dato fiducia e io lavoro meglio dove credono in me. Quella di Napoli è una grande piazza, ma non credo che abbiano bisogno di me». Lo ha detto l'attaccante del Chievo Sergio Pellissier a margine di una cerimonia che si è tenuta a Milano. «La situazione del Chievo non è male, ma continuiamo a guardarci alle nostre spalle - ha aggiunto Pellissier -. In serie A le partite sono difficili e non possiamo permetterci di stare seduti. La Lazio, per esempio, dopo un buon avvio ha sbagliato diverse partite ed ora hanno grandi problemi. Penso però che abbiano i giocatori giusti per fare bene e salvarsi». Un pensiero infine è andato a Christian Chivu, che ha riportato una frattura al cranio per una testata involontaria dello stesso Pellissier durante l'ultimo Chievo-Inter. «Ci siamo visti all'ospedale, è un ragazzo simpatico e in gamba - ha detto l'attaccante -. Io ero molto preoccupato perché non si può rischiare la vita durante una partita. Lui ha capito il mio stato d'animo ed ora sono contento che stia bene».