Si riparte, inizia una nuova avventura in casa Chievo, ma lo spirito è sempre lo stesso. Via il 'sergente' Mimmo Di Carlo, i gradi sono passati sulle spalle di Stefano Pioli. Ma le idee sembrano le stesse. «Ci siamo preparati bene per questa partita - afferma l'ex tecnico del Sassuolo alla vigilia del debutto in campionato con il Catania -. Ci attende una squadra tosta, determinata, che ci farà soffrire. Ma soffrire sempre deve essere anche la nostra miglior qualità. Io credo che il Chievo non debba mai perdere lo spirito che lo ha caratterizzato in tutti questi anni. Ossia grande determinazione, voglia di sacrificio, grande attenzione. Sono convinto che sono le armi che dovremmo sfruttare anche quest'anno per raggiungere il nostro obiettivo che, ovviamente, è la salvezza». Emozionato? «Normale. Ma convinto che il lavoro svolto sinora ci possa portare dei risultati», risponde l'allenatore dei veneti. Una squadra nuova il Chievo, nella guida tecnica ma anche nei tanti volti che sono giunti quest'anno in riva all'Adige. Qualcuno lo si potrebbe vedere all'opera fin dall'avvio, ma Pioli non parla mai di singoli, sottolinea solo l'importanza del gruppo. «Ho molte frecce al mio arco - dice -, la società si è mossa con grande attenzione. Chi gioca darà il massimo per il Chievo, di questo sono sicuro». Per la «prima» non ci saranno gli infortunati Ariatti e De Paula, entrambi sul punto di cambiare aria: il primo è ad un passo dal Pescara, il secondo piace alla Triestina
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
Si riparte, inizia una nuova avventura in casa Chievo, ma lo spirito è sempre lo stesso. Via il 'sergente' Mimmo Di Carlo, i gradi sono passati sulle spalle di Stefano Pioli. Ma le idee sembrano le stesse. «Ci siamo preparati bene per questa partita - afferma l'ex tecnico del Sassuolo alla vigilia del debutto in campionato con il Catania -. Ci attende una squadra tosta, determinata, che ci farà soffrire. Ma soffrire sempre deve essere anche la nostra miglior qualità. Io credo che il Chievo non debba mai perdere lo spirito che lo ha caratterizzato in tutti questi anni. Ossia grande determinazione, voglia di sacrificio, grande attenzione. Sono convinto che sono le armi che dovremmo sfruttare anche quest'anno per raggiungere il nostro obiettivo che, ovviamente, è la salvezza». Emozionato? «Normale. Ma convinto che il lavoro svolto sinora ci possa portare dei risultati», risponde l'allenatore dei veneti. Una squadra nuova il Chievo, nella guida tecnica ma anche nei tanti volti che sono giunti quest'anno in riva all'Adige. Qualcuno lo si potrebbe vedere all'opera fin dall'avvio, ma Pioli non parla mai di singoli, sottolinea solo l'importanza del gruppo. «Ho molte frecce al mio arco - dice -, la società si è mossa con grande attenzione. Chi gioca darà il massimo per il Chievo, di questo sono sicuro». Per la «prima» non ci saranno gli infortunati Ariatti e De Paula, entrambi sul punto di cambiare aria: il primo è ad un passo dal Pescara, il secondo piace alla Triestina