Calcio
Calcio: Chievo, Udinese e Napoli, osservatori in Colombia
12.10.2012 16:36 di Napoli Magazine Fonte: Corriere dello Sport
aA


Il Chievo di Sartori e l’Udinese dei Pozzo sono di casa tra Cali, Bogotà e Medellin. Il Napoli, con Maurizio Micheli, gira spesso e volentieri da quelle parti. Il Parma sta per tornarci con il direttore dell’area tecnica Antonello Preiti, che intanto dall’ultima Libertadores ha portato sul tavolo del dg Leonardi, relazione e cifre per chiudere, come poi è stato fatto, l’operazione Pabon. «Dopo la partita in Coppa lo rividi in campionato.



Ora ripartiremo per vedere cosa altro può offrire questo Paese in espansione». A inizio novembre metterà piede in Sudamerica (e quindi anche in Colombia) anche il Pescara. Sorride David Sale, manager e mediatore romano che conosce ogni centimetro della terra che ha cresciuto Guarin, Quintero, Cuadrado, Muriel e gli altri. «Da anni mi faccio andare via la voce per dire che i colombiani sono calciatori importanti. E credo che uno dei segreti sia nel mix di razze che mette dentro di loro il meglio del calcio di ogni etnia: guardate la diversità somatica tra uno come Falcao e uno come Cuadrado, per esempio. E per tornare al valore che esprime il calcio colombiano, credo che il ranking Fifa sia illuminante: ormai ci tallonano, sono proprio dietro di noi».



UN LAVORO CAPILLARE - Passioni letterarie (Garcia Marquez) e il tifo per il Boca Juniors dove giocava Oscar Cordova, portato a Perugia nel 2001, hanno spinto Rocco Dozzini a concentrarsi molto negli ultimi dieci anni sulla Colombia. Ha portato Zapata e Aguilar a Udine, quest’anno Guarin all’lnter: «E’ un mercato che offre ancora tanti talenti, anche se il rischio è che i prezzi diventino presto troppo alti. La scuola colombiana ha fatto un salto notevole negli ultimi tre anni, grazie a vivai come quelli di Envigado e Deportivo Cali. Il Paese è ricco geneticamente: si trovano giocatori di colore più esplosivi e istintivi, alla Asprilla, bianchi meno fisici e più “tattici” o mulatti come Cordoba e Muriel». I prossimi appuntamenti saranno scanditi in Argentina dal Sudamericano Under 20 (tra il 9 gennaio e il 3 febbraio a Mendoza e San Juan, propedeutico al Mondiale che partirà il 21 giugno in Turchia, e il Sudamericano Under 17, tra marzo e aprile sempre in Argentina (a Cordoba), per sapere chi andrà al Mondiale di categoria negli Emirati Arabi dal 17 ottobre all’8 novembre. Lavora molto con la Colombia e ha firmato operazioni diprimo piano Riccardo Calleri, che in tempi diversi ha portato Zuniga al Napoli e Ibarbo al Cagliari. Cosa valga il primo è sotto gli occhi di tutti, il secondo in prospettiva può diventare devastante. «La Colombia è un Paese calcisticamente in evoluzione» conferma Calleri. 


ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
Calcio: Chievo, Udinese e Napoli, osservatori in Colombia

di Napoli Magazine

12/10/2012 - 16:36


Il Chievo di Sartori e l’Udinese dei Pozzo sono di casa tra Cali, Bogotà e Medellin. Il Napoli, con Maurizio Micheli, gira spesso e volentieri da quelle parti. Il Parma sta per tornarci con il direttore dell’area tecnica Antonello Preiti, che intanto dall’ultima Libertadores ha portato sul tavolo del dg Leonardi, relazione e cifre per chiudere, come poi è stato fatto, l’operazione Pabon. «Dopo la partita in Coppa lo rividi in campionato.



Ora ripartiremo per vedere cosa altro può offrire questo Paese in espansione». A inizio novembre metterà piede in Sudamerica (e quindi anche in Colombia) anche il Pescara. Sorride David Sale, manager e mediatore romano che conosce ogni centimetro della terra che ha cresciuto Guarin, Quintero, Cuadrado, Muriel e gli altri. «Da anni mi faccio andare via la voce per dire che i colombiani sono calciatori importanti. E credo che uno dei segreti sia nel mix di razze che mette dentro di loro il meglio del calcio di ogni etnia: guardate la diversità somatica tra uno come Falcao e uno come Cuadrado, per esempio. E per tornare al valore che esprime il calcio colombiano, credo che il ranking Fifa sia illuminante: ormai ci tallonano, sono proprio dietro di noi».



UN LAVORO CAPILLARE - Passioni letterarie (Garcia Marquez) e il tifo per il Boca Juniors dove giocava Oscar Cordova, portato a Perugia nel 2001, hanno spinto Rocco Dozzini a concentrarsi molto negli ultimi dieci anni sulla Colombia. Ha portato Zapata e Aguilar a Udine, quest’anno Guarin all’lnter: «E’ un mercato che offre ancora tanti talenti, anche se il rischio è che i prezzi diventino presto troppo alti. La scuola colombiana ha fatto un salto notevole negli ultimi tre anni, grazie a vivai come quelli di Envigado e Deportivo Cali. Il Paese è ricco geneticamente: si trovano giocatori di colore più esplosivi e istintivi, alla Asprilla, bianchi meno fisici e più “tattici” o mulatti come Cordoba e Muriel». I prossimi appuntamenti saranno scanditi in Argentina dal Sudamericano Under 20 (tra il 9 gennaio e il 3 febbraio a Mendoza e San Juan, propedeutico al Mondiale che partirà il 21 giugno in Turchia, e il Sudamericano Under 17, tra marzo e aprile sempre in Argentina (a Cordoba), per sapere chi andrà al Mondiale di categoria negli Emirati Arabi dal 17 ottobre all’8 novembre. Lavora molto con la Colombia e ha firmato operazioni diprimo piano Riccardo Calleri, che in tempi diversi ha portato Zuniga al Napoli e Ibarbo al Cagliari. Cosa valga il primo è sotto gli occhi di tutti, il secondo in prospettiva può diventare devastante. «La Colombia è un Paese calcisticamente in evoluzione» conferma Calleri. 


Fonte: Corriere dello Sport