NAPOLI - Il massimo col minimo sforzo. Tre punti conquistati, due di distanza dall'Inter quinta, uno dalla Roma sesta: per il Napoli si riapre lo spiraglio Europa League, fino a qualche giorno fa limitato alle speranze di finale di Coppa Italia. I partenopei si sbarazzano del Chievo (che aveva vinto le ultime tre sfide con i partenopei) faticando il giusto, trovando il primo gol azzurro di Britos e trasformando un rigore, impresa non da poco in un'annata maledetta dagli 11 metri.
LA GIOIA RITROVATA - Il successo mancava da più di un mese in campionato per la squadra di Mazzarri (1-3 a Palermo, 8 gennaio): il 2-0 finale è dunque una boccata di ossigeno per le ambizioni napoletane. Il tecnico toscano ridisegna la difesa: spazio al terzetto Grava-Aronica-Britos. L'ex Bologna apre le marcature al 15', dopo un quarto d'ora di buona pressione dei padroni di casa. Corner da destra, il timing dell'uruguagio è perfetto arrivando dalle retrovie: colpo di testa violento, nulla da fare per Sorrentino. La reazione clivense e timida e affidata soltanto a una bella azione sulla destra: Luciano per Sardo, cross all'indietro raccolto da Pellissier, il cui tiro immediato è bloccato da De Sanctis.
PROTESTA DI CARLO - Tra il 33' e il 36' il match si incanala sui binari definitivi. Gomitata di Aronica a Paloschi, Gava non vede e il quarto uomo Damato non lo aiuta: nulla da segnalare dunque, per un intervento che da regolamento avrebbe meritato il rosso diretto. Il Napoli ne approfitta: Cavani manca il colpo davanti a Sorrentino, torna sul pallone e lo protegge dall'assalto scellerato dell'estremo difensore. Rigore netto, sul dischetto va proprio l'uruguagio: destro incrociato, portiere dall'altra parte e il 2-0 è realtà. L'unica scossa al Chievo la dà Moscardelli, entrato nella ripresa: sponda al 20' per Thereau, sontuosa rimonta di Britos. Altra chance per il francese un giro d'orologio più tardi, stavolta ispirata da Pellissier: passo troppo lungo prima dell'impatto, pallone che si spegne tra le braccia di De Sanctis. Non accade più nulla, per la gioia di Mazzarri: il Napoli, stando alle cifre, è ancora vivo. Aspettando il Chelsea.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
NAPOLI - Il massimo col minimo sforzo. Tre punti conquistati, due di distanza dall'Inter quinta, uno dalla Roma sesta: per il Napoli si riapre lo spiraglio Europa League, fino a qualche giorno fa limitato alle speranze di finale di Coppa Italia. I partenopei si sbarazzano del Chievo (che aveva vinto le ultime tre sfide con i partenopei) faticando il giusto, trovando il primo gol azzurro di Britos e trasformando un rigore, impresa non da poco in un'annata maledetta dagli 11 metri.
LA GIOIA RITROVATA - Il successo mancava da più di un mese in campionato per la squadra di Mazzarri (1-3 a Palermo, 8 gennaio): il 2-0 finale è dunque una boccata di ossigeno per le ambizioni napoletane. Il tecnico toscano ridisegna la difesa: spazio al terzetto Grava-Aronica-Britos. L'ex Bologna apre le marcature al 15', dopo un quarto d'ora di buona pressione dei padroni di casa. Corner da destra, il timing dell'uruguagio è perfetto arrivando dalle retrovie: colpo di testa violento, nulla da fare per Sorrentino. La reazione clivense e timida e affidata soltanto a una bella azione sulla destra: Luciano per Sardo, cross all'indietro raccolto da Pellissier, il cui tiro immediato è bloccato da De Sanctis.
PROTESTA DI CARLO - Tra il 33' e il 36' il match si incanala sui binari definitivi. Gomitata di Aronica a Paloschi, Gava non vede e il quarto uomo Damato non lo aiuta: nulla da segnalare dunque, per un intervento che da regolamento avrebbe meritato il rosso diretto. Il Napoli ne approfitta: Cavani manca il colpo davanti a Sorrentino, torna sul pallone e lo protegge dall'assalto scellerato dell'estremo difensore. Rigore netto, sul dischetto va proprio l'uruguagio: destro incrociato, portiere dall'altra parte e il 2-0 è realtà. L'unica scossa al Chievo la dà Moscardelli, entrato nella ripresa: sponda al 20' per Thereau, sontuosa rimonta di Britos. Altra chance per il francese un giro d'orologio più tardi, stavolta ispirata da Pellissier: passo troppo lungo prima dell'impatto, pallone che si spegne tra le braccia di De Sanctis. Non accade più nulla, per la gioia di Mazzarri: il Napoli, stando alle cifre, è ancora vivo. Aspettando il Chelsea.