SALERNO - La prima volta di Ciccio Cozza con la maglia della Salernitana. L'ex reggino è giunto a Nocera Umbra e si è messo subito a disposizione di Brini. Mentre i compagni effettuavano i test atletici Cozza ha fatto un po' di corsa. In questo precampionato (per il campionato la scelta sarà ovviamente successiva) il calciatore di Cariati avrà la maglia numero undici. Il numero quattordici, in queste settimane di preparazione, spetterà, invece, al peruviano Merino, felice per questa sua seconda stagione con la Salernitana. MERINO - « In Perù le tv nazionali parlano di me e della Salernitana » , esordisce Merino. Il sudamericano, proprio con Ciccio Cozza, dovrà garantire fantasia e profondità alla manovra offensiva della squadra di Brini. E soprattutto tanti assist. « Sono contento di proseguire - dice - questa esperienza con la Salernitana. Ho avuto altre offerte, è vero, ma la società ha deciso di trattenermi e sono davvero felice. Spero di poter ripagare la fiducia di tutti e ringrazio i tifosi ». In effetti proprio i tifosi hanno chiesto in modo esplicito al presidente Lombardi di non cedere Merino, divenuto l'idolo dei sostenitori granata dopo i numeri messi in mostra nella fase finale dello scorso campionato.
« Con i tifosi - dice il Pibe de Oro delle Ande - ho sempre avuto un ottimo rapporto, direi un rapporto speciale. Con loro c'è grande feeling, mi hanno voluto bene anche quando non giocavo e mi hanno dato energia. Il mio obiettivo? Voglio fare bene, anzi meglio, e dimostrare il mio valore » . Il gran gol realizzato da centrocampo contro l'Albinoleffe il 18 aprile scorso ha fatto conoscere il peruviano al grande pubblico e soprattutto ha determinato l'interesse di molti club nei suoi confronti. Dal Messico, dalla Turchia, dall'Inghilterra e dagli Emirati Arabi sono arrivate varie richieste alla Salernitana, ma Lombardi ha deciso di trattenere Merino a Salerno, d'accordo con Brini che punta sul sudamericano e che ha avuto il merito, la scorsa stagione, di mandarlo in campo dopo tre mesi e mezzo trascorsi tra panchina e tribuna. RUSSO - Dalla qualità di Cozza e Merino alla quantità (e longevità) di Salvatore Russo. Domenica il jolly granata ha compiuto trentotto anni. E' lui il più anziano del gruppo, riconfermato, dopo l'ottima stagione scorsa, su precisa indicazione di Brini che lo ha già allenato ad Ancona ed a Terni. « Quando smetterò? Non lo so. Qualche volta ci penso, perché ogni esperienza ha un suo inizio ma anche una sua conclusione, ma poi preferisco concentrarmi sul presente, andare avanti giorno per giorno: se giocassi pensando a quando smetterò, sarebbe sbagliato e in pratica avrei già chiuso » . Russo, insomma, si sente più giovane di un ragazzino e vuole stupire ancora. « Ogni tanto qualche avversario sottolinea la mia età ma io preferisco rispondere con i fatti sul campo. Le motivazioni sono quelle giuste, praticamente le stesse di quando ho iniziato. Anzi, col trascorrere degli anni mi alleno meglio di prima. Sono a disposizione dell'allenatore e dei compagni. Per un salernitano indossare la maglia granata è qualcosa di bellissimo ».
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
SALERNO - La prima volta di Ciccio Cozza con la maglia della Salernitana. L'ex reggino è giunto a Nocera Umbra e si è messo subito a disposizione di Brini. Mentre i compagni effettuavano i test atletici Cozza ha fatto un po' di corsa. In questo precampionato (per il campionato la scelta sarà ovviamente successiva) il calciatore di Cariati avrà la maglia numero undici. Il numero quattordici, in queste settimane di preparazione, spetterà, invece, al peruviano Merino, felice per questa sua seconda stagione con la Salernitana. MERINO - « In Perù le tv nazionali parlano di me e della Salernitana » , esordisce Merino. Il sudamericano, proprio con Ciccio Cozza, dovrà garantire fantasia e profondità alla manovra offensiva della squadra di Brini. E soprattutto tanti assist. « Sono contento di proseguire - dice - questa esperienza con la Salernitana. Ho avuto altre offerte, è vero, ma la società ha deciso di trattenermi e sono davvero felice. Spero di poter ripagare la fiducia di tutti e ringrazio i tifosi ». In effetti proprio i tifosi hanno chiesto in modo esplicito al presidente Lombardi di non cedere Merino, divenuto l'idolo dei sostenitori granata dopo i numeri messi in mostra nella fase finale dello scorso campionato.
« Con i tifosi - dice il Pibe de Oro delle Ande - ho sempre avuto un ottimo rapporto, direi un rapporto speciale. Con loro c'è grande feeling, mi hanno voluto bene anche quando non giocavo e mi hanno dato energia. Il mio obiettivo? Voglio fare bene, anzi meglio, e dimostrare il mio valore » . Il gran gol realizzato da centrocampo contro l'Albinoleffe il 18 aprile scorso ha fatto conoscere il peruviano al grande pubblico e soprattutto ha determinato l'interesse di molti club nei suoi confronti. Dal Messico, dalla Turchia, dall'Inghilterra e dagli Emirati Arabi sono arrivate varie richieste alla Salernitana, ma Lombardi ha deciso di trattenere Merino a Salerno, d'accordo con Brini che punta sul sudamericano e che ha avuto il merito, la scorsa stagione, di mandarlo in campo dopo tre mesi e mezzo trascorsi tra panchina e tribuna. RUSSO - Dalla qualità di Cozza e Merino alla quantità (e longevità) di Salvatore Russo. Domenica il jolly granata ha compiuto trentotto anni. E' lui il più anziano del gruppo, riconfermato, dopo l'ottima stagione scorsa, su precisa indicazione di Brini che lo ha già allenato ad Ancona ed a Terni. « Quando smetterò? Non lo so. Qualche volta ci penso, perché ogni esperienza ha un suo inizio ma anche una sua conclusione, ma poi preferisco concentrarmi sul presente, andare avanti giorno per giorno: se giocassi pensando a quando smetterò, sarebbe sbagliato e in pratica avrei già chiuso » . Russo, insomma, si sente più giovane di un ragazzino e vuole stupire ancora. « Ogni tanto qualche avversario sottolinea la mia età ma io preferisco rispondere con i fatti sul campo. Le motivazioni sono quelle giuste, praticamente le stesse di quando ho iniziato. Anzi, col trascorrere degli anni mi alleno meglio di prima. Sono a disposizione dell'allenatore e dei compagni. Per un salernitano indossare la maglia granata è qualcosa di bellissimo ».