Trenta secondi e via. In prestito, certo, perché il materiale è di prima qualità e il giovanotto interessa molto a Walter Mazzarri in chiave futura. E allora, la storia. La storia di Lorenzo Insigne detto «nano», un furetto di un metro e sessantatré centimetri che domenica a Livorno ha esordito in serie A e che nei prossimi giorni potrebbe lasciare il Napoli: in prestito, sia chiaro, perché il piccoletto (di statura) è un gigante di talento che del club azzurro è un patrimonio da curare e verificare con la massima attenzione. Le giocate di classe cristallina sciorinate nel campionato Primavera potrebbero trovare presto un riscontro tra i grandi: in Lega Pro, la vecchia serie C, o addirittura in serie B. Sì, perché Lorenzo è stato richiesto dalla Cavese ma soprattutto dal Frosinone, il club cadetto che vorrebbe averlo subito dal Napoli. In prestito secco e con una postilla in calce: nel caso in cui la trattativa dovesse andare in porto, Insigne dovrà prima disputare il Torneo di Viareggio con la Primavera di Faustino, in programma in Toscana a partire da lunedì 1° febbraio (per gli azzurrini da martedì 2: primo impegno con l’Fc Kallon, squadra della Sierra Leone di proprietà dell’ex attaccante dell’Inter e della Reggina). Di certo, comunque, fa sensazione sapere che il destino di questo diciottenne da destro fatato e dal dribbling ubriacante potrebbe cambiare ancora, e in modo così radicale, nello spazio di una settimana: domenica una trentina di secondi a Livorno al posto di Denis e oggi sotto le luci della ribalta. Una ribalta conquistata con merito: colpi da vero e proprio talentino, 15 gol realizzati tra il campionato (10) e la Coppa Italia Primavera e il titolo di capocannoniere momentaneo del girone C, quello in cui sono inseriti gli azzurrini. Per la cronaca, a prescindere da Insigne, la Primavera dovrebbe comunque contare su un rinforzo: Russo, attaccante classe 1992 in arrivo dalla Juve Stabia. A margine, una cessione già definita: Matteo Contini ha firmato ieri un contratto fino a giugno con il Real Saragozza. La formula è nota: prestito oneroso (più o meno quattrocentomila euro) con diritto di riscatto fissato intorno ai tre milioni a favore degli spagnoli. Il difensore lombardo ha sostenuto e superato le visite mediche ed è stato anche presentato alla stampa iberica. Immancabile, dopo tante soddisfazioni, un messaggio al popolo azzurro: «Sono stati tre anni molto intensi - ha detto Contini -: lascio Napoli con la speranza che si tratti di un arrivederci e non di un addio. Ringrazio tutti: porterò sempre dentro di me la passione e il calore del San Paolo e dei tifosi napoletani». Il ds Bigon proverà a cedere entro lunedì anche Amodio, De Zerbi e Rullo.