Dopo Ciaramitaro e Marino, a La Marsa Football Conference è il turno di Diego Lopez ex conoscenze del club rosanero. “Sapevo che avrei trovato una situazione calcistica molto complicata. Ho voluto rischiare accettando questa offerta perché credevo davvero di poter far bene in questa città. Sono comunque contento di aver accetto l’offerta di Zamparini perché a Palermo mi sono trovato benissimo. Qui si vive davvero bene. Dispiace aver pareggiato a Napoli perché vincere in un campo così difficile poteva darci una grossa mano. I risultati non sono stati quelli che si aspettano e si auguravano i tifosi e questo mi dispiace, ma io posso dire a testa alta di avercela messa tutta. Devo ancora imparare tanto e l’età è dalla mia parte”. Poi un piccolo retroscena della sua breve esperienza in Sicilia. “Il presidente - confessa Lopez - mi chiamava Thiago perché uso l’email di mio figlio e quindi Zamparini ha sempre pensato che mi chiamassi così, piuttosto che Diego”. Poi uno sguardo anche al futuro. “Io al Brescia? Mai contattato da Cellino. L’ormai ex presidente del Cagliari fu il primo a darmi fiducia in Sardegna, dandomi l’opportunità di allenare il Cagliari e quindi il mio nome viene sempre accostato a quest’ultimo, ma posso garantirvi che non sono mai stato contattato da Cellino”.
di Napoli Magazine
04/10/2017 - 19:04
Dopo Ciaramitaro e Marino, a La Marsa Football Conference è il turno di Diego Lopez ex conoscenze del club rosanero. “Sapevo che avrei trovato una situazione calcistica molto complicata. Ho voluto rischiare accettando questa offerta perché credevo davvero di poter far bene in questa città. Sono comunque contento di aver accetto l’offerta di Zamparini perché a Palermo mi sono trovato benissimo. Qui si vive davvero bene. Dispiace aver pareggiato a Napoli perché vincere in un campo così difficile poteva darci una grossa mano. I risultati non sono stati quelli che si aspettano e si auguravano i tifosi e questo mi dispiace, ma io posso dire a testa alta di avercela messa tutta. Devo ancora imparare tanto e l’età è dalla mia parte”. Poi un piccolo retroscena della sua breve esperienza in Sicilia. “Il presidente - confessa Lopez - mi chiamava Thiago perché uso l’email di mio figlio e quindi Zamparini ha sempre pensato che mi chiamassi così, piuttosto che Diego”. Poi uno sguardo anche al futuro. “Io al Brescia? Mai contattato da Cellino. L’ormai ex presidente del Cagliari fu il primo a darmi fiducia in Sardegna, dandomi l’opportunità di allenare il Cagliari e quindi il mio nome viene sempre accostato a quest’ultimo, ma posso garantirvi che non sono mai stato contattato da Cellino”.