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Calcio, Livorno e Pisa contro anche per il bar
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine
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Tre scritte contro la gestione del bar dello stadio Picchi di Livorno affidata, dopo gara pubblica, ad una società  pisana sono comparse nei pressi dell' impianto ed hanno rinnovato la rivalità  di campanile che divide Livorno e Pisa. La scritta più esplicita, «Giù le mani dal bar dello stadio» è firmata 'Curva Nord', cuore del tifo amaranto più caldo, in un'altra, non firmata, viene insultato il dirigente comunale che ha seguito le procedure di appalto e nell'ultima è scritto «Pisani un se ne vogliano». I tifosi livornesi non possono vedere nelle mani di una società  pisana (la Chiosco Marameo di Cascina, che gestirà  tutti i punti ristoro dello stadio) lo storico bar allestito sotto la tribuna centrale, un locale che per 60 anni è stato aperto tutti i giorni (uno dei pochi esempi in Italia), ritrovo della tifoseria e museo improvvisato sulla storia del Livorno calcio, grazie a foto e cimeli che l' ex gestore, il defunto Mario Bianchi, ex calciatore in maglia amaranto, ha collezionato negli ultimi 40 anni e che sono tornati nella disponibilità  della famiglia Bianchi che ha cessato il servizio. La 'guerra del bar' è solo l' ultimo episodio di una rivalità  che non accenna ad allentarsi. Nelle settimane scorse il centrocampista pisano Cristian Amoroso aveva rifiutato di vestire la maglia amaranto. Ma c'è anche chi, nell' era della globalizzazione, prova ad unire i 'servizì tra le due città . àˆ il vicesindaco di Pisa Paolo Ghezzi che è tornato a parlare di stadio unico.
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Calcio, Livorno e Pisa contro anche per il bar

di Napoli Magazine

06/04/2012 - 04:47

Tre scritte contro la gestione del bar dello stadio Picchi di Livorno affidata, dopo gara pubblica, ad una società  pisana sono comparse nei pressi dell' impianto ed hanno rinnovato la rivalità  di campanile che divide Livorno e Pisa. La scritta più esplicita, «Giù le mani dal bar dello stadio» è firmata 'Curva Nord', cuore del tifo amaranto più caldo, in un'altra, non firmata, viene insultato il dirigente comunale che ha seguito le procedure di appalto e nell'ultima è scritto «Pisani un se ne vogliano». I tifosi livornesi non possono vedere nelle mani di una società  pisana (la Chiosco Marameo di Cascina, che gestirà  tutti i punti ristoro dello stadio) lo storico bar allestito sotto la tribuna centrale, un locale che per 60 anni è stato aperto tutti i giorni (uno dei pochi esempi in Italia), ritrovo della tifoseria e museo improvvisato sulla storia del Livorno calcio, grazie a foto e cimeli che l' ex gestore, il defunto Mario Bianchi, ex calciatore in maglia amaranto, ha collezionato negli ultimi 40 anni e che sono tornati nella disponibilità  della famiglia Bianchi che ha cessato il servizio. La 'guerra del bar' è solo l' ultimo episodio di una rivalità  che non accenna ad allentarsi. Nelle settimane scorse il centrocampista pisano Cristian Amoroso aveva rifiutato di vestire la maglia amaranto. Ma c'è anche chi, nell' era della globalizzazione, prova ad unire i 'servizì tra le due città . àˆ il vicesindaco di Pisa Paolo Ghezzi che è tornato a parlare di stadio unico.