Il Real Madrid è una splendida idea che t’accarezza ma può anche stordirti per le conseguenze che provoca: ti ubriaca e poi ti disorienta, oppure ti fortifica dentro, avvicinandoti alla piena maturità. Sarà compito della squadra, di Sarri in primis, resettare la mente per avvicinarsi al Torino, la sfida penultima prima della pausa natalizia, in programma domenica allo stadio San Paolo alle 15, l'orario che tanto piace ai tifosi.
PRESENTE. È l’attualità che conta ed il presente dice che la squadra di Mihajlovic, ricca di giovani interessanti, Belotti su tutti, è reduce da due sconfitte consecutive, ultimo il derby perso contro la Juve dopo esser passati in vantaggi. Sarà sfida intrigante ed insidiosa da affrontare liberi con la testa nella settimana dei sorteggi di Champions League: «Non ci saranno contraccolpi – assicura l’ex tecnico del Napoli, Vincenzo Montefusco -, anzi in questo periodo è tutto a favore del Napoli: l’ambiente è carico perché dopo le ultime vittorie la squadra è ritornata, più forte di prima. Detto che preferisco sempre affrontare club forti come il Real Madrid piuttosto che avversari solo apparentemente più deboli, la sfida agli spagnoli è lontana ed ora bisogna pensare solo a domenica. Il Torino ha disputato una grande partita contro la Juve ma il Napoli gioca davvero bene, è in forma ed ha ritrovato tutti i migliori giocatori: ecco perché sarà favorito». Ottimista a metà sull’esito della partita di domenica il doppio ex di Napoli e Torino Emiliano Mondonico: «Dopo aver visto Roma-Milan dico che Napoli è l’unica squadra che può impensierire la Juve, anche se ha troppi cali. Spesso cade contro squadre impensabili e non sa vincere se gioca male. Il Torino punta all’Europa, sarà arrabbiato per le due sconfitte consecutive, soprattutto per il derby perso. Sarà una gara ostica, la squadra di Mihajlovic è camaleontica, difende e riparte, sfrutterà i contropiedi. Servirà il vero Napoli, quello visto contro il Cagliari: determinato, bello e cinico. Col Real Madrid, invece, servirà la gara perfetta. Ma ora è prematuro parlarne…». Dalla prospettiva della panchina a quella del campo con l’ex attaccante azzurro Nicola Amoruso: «Il Napoli dovrà arrivare alla sfida col Real Madrid nel migliore dei modi, sia mentlamente che psicologicamente, ma il campionato resta importante per squadra, società, tifosi. Solo facendo bene in Serie A si potranno affrontare anche il prossimo anno i maggior club europei, come gli spagnoli. Il Torino è una squadra compatta che gioca bene, che ha buone individualità, attaccanti ed esterni forti che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa. È reduce da due sconfitte consecutive ma resta un avversario temibile. Secondo me sarà una bella partita, di sicuro non scontata. Il risultato è aperto perché i due allenatori, Sarri e Mihajlovic, sanno bene cosa vogliono dalle proprie squadre. Entrambi hanno garantito al gruppo un’identità tattica ben precisa».
di Napoli Magazine
15/12/2016 - 11:02
Il Real Madrid è una splendida idea che t’accarezza ma può anche stordirti per le conseguenze che provoca: ti ubriaca e poi ti disorienta, oppure ti fortifica dentro, avvicinandoti alla piena maturità. Sarà compito della squadra, di Sarri in primis, resettare la mente per avvicinarsi al Torino, la sfida penultima prima della pausa natalizia, in programma domenica allo stadio San Paolo alle 15, l'orario che tanto piace ai tifosi.
PRESENTE. È l’attualità che conta ed il presente dice che la squadra di Mihajlovic, ricca di giovani interessanti, Belotti su tutti, è reduce da due sconfitte consecutive, ultimo il derby perso contro la Juve dopo esser passati in vantaggi. Sarà sfida intrigante ed insidiosa da affrontare liberi con la testa nella settimana dei sorteggi di Champions League: «Non ci saranno contraccolpi – assicura l’ex tecnico del Napoli, Vincenzo Montefusco -, anzi in questo periodo è tutto a favore del Napoli: l’ambiente è carico perché dopo le ultime vittorie la squadra è ritornata, più forte di prima. Detto che preferisco sempre affrontare club forti come il Real Madrid piuttosto che avversari solo apparentemente più deboli, la sfida agli spagnoli è lontana ed ora bisogna pensare solo a domenica. Il Torino ha disputato una grande partita contro la Juve ma il Napoli gioca davvero bene, è in forma ed ha ritrovato tutti i migliori giocatori: ecco perché sarà favorito». Ottimista a metà sull’esito della partita di domenica il doppio ex di Napoli e Torino Emiliano Mondonico: «Dopo aver visto Roma-Milan dico che Napoli è l’unica squadra che può impensierire la Juve, anche se ha troppi cali. Spesso cade contro squadre impensabili e non sa vincere se gioca male. Il Torino punta all’Europa, sarà arrabbiato per le due sconfitte consecutive, soprattutto per il derby perso. Sarà una gara ostica, la squadra di Mihajlovic è camaleontica, difende e riparte, sfrutterà i contropiedi. Servirà il vero Napoli, quello visto contro il Cagliari: determinato, bello e cinico. Col Real Madrid, invece, servirà la gara perfetta. Ma ora è prematuro parlarne…». Dalla prospettiva della panchina a quella del campo con l’ex attaccante azzurro Nicola Amoruso: «Il Napoli dovrà arrivare alla sfida col Real Madrid nel migliore dei modi, sia mentlamente che psicologicamente, ma il campionato resta importante per squadra, società, tifosi. Solo facendo bene in Serie A si potranno affrontare anche il prossimo anno i maggior club europei, come gli spagnoli. Il Torino è una squadra compatta che gioca bene, che ha buone individualità, attaccanti ed esterni forti che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa. È reduce da due sconfitte consecutive ma resta un avversario temibile. Secondo me sarà una bella partita, di sicuro non scontata. Il risultato è aperto perché i due allenatori, Sarri e Mihajlovic, sanno bene cosa vogliono dalle proprie squadre. Entrambi hanno garantito al gruppo un’identità tattica ben precisa».