La danza di Inler in mezzo al campo, la precisione agli appuntamenti di Maggio, i capelli al vento di Cavani e la rabbia di Insigne: è un Napoli superconcentrato quello che torna al San Paolo dopo lo show contro la Roma zemaniana.
Ci mettono però mezz'ora, gli azzurri, per organizzarsi. Prima c'è il Palermo degli inviperiti Dossena e Aronica che vogliono far pagare salato il loro passaggio in rosanero.
La festa comincia sulle note di “Life is life” degli Opus che irridono al temporale che sta devastando il San Paolo prima della partita. I tifosi si lasciano andare al ballo delle note che su youtube sono finite a dare il ritmo ad un mitico allenamento di Diego prima di Napoli-Bayer di Coppa Uefa, e la danza vince la pioggia. Proprio come, dopo che la palla è messa in mezzo, è la danza di Gokhan a centrocampo a ipnotizzare gli avversari che lo lasciano fare, tanto da solo, sulla tre-quarti che pericolo c'è? E Inler ringrazia, ballando ballando fa pochi passi, si libera di due uomini, prende velocità e di sinistro inventa un tiro da sballo, nell'angolo sotto la traversa.
“Ti spiezzo in due”: era una mitica battuta, in un improbabile russo, nel film di Rocky. Al San Paolo è il gol di Inler che “spiezza” in due il Palermo. Che pure aveva cominciato bene con Dossena che si infiltrava in area napoletana e Aronica che bloccava tutto dietro. In quella mezz'ora è Britos dietro a fermare i rosanero e Cavani davanti a tenere svegli i suoi visto che Pandev e Hamsik erano un po' mosci, lasciando a Inler e Behrami, con Maggio e Zuniga a correre in mezzo al campo per bloccare le incursioni degli ospiti.
Poi, al 30', la cresta di Marek sale in cattedra: calcio d'angolo, scambio con Zuniga, rimpallo vincente e cross al centro dell'area dove Maggio è puntuale all'appuntamento per l'1 a 0 che corona di testa una partita bellissima dell'esterno.
Poi c'è Inler e solo Napoli. La voracità del matador non ha limiti: sulla fine del primo tempo c'è una punizione dal limite, lui conta i passi tira a un pelo dal palo. Lo stesso pelo che manca ad Hamsik su tiro da fuori, nella ripresa,, e soprattutto di nuovo a maggio su azione manovrata Zuniga-Marek-Maggio. Il Palermo nel secondo tempo non c'è più. Inoltre trova un Britos che ferma tutto ed esce dalla sua area palla al piede per rilanciare l'azione. Proprio sui capovolgimenti di fronte Cavani al volo viene fermato da Ujakani. Il matador poi è un “pelo”, il solito, in ritardo su azione manovrata.
Di nuovo alla mezz'ora la partita esplode: Inler si lancia sulla destra, subisce fallo (da chi? Ma da Aronica, logico) si rialza e prima che la palla esca mette in area, un po' indietro sulla quale si avventa Insigne che scarica la rabbia dentro la porta per il terzo gol. Nel finale il San Paolo esplode altre due volte: la prima per il pareggio del Parma con la Juve e poi per salutare l'uscita di Hamsik che lascia il posto a Roberto Insigne, con i due fratelli napoletani in campo. Finisce con un'occasionissima di Cavani e la vetta della classifica più vicina. Disciplinare permettendo.
di Napoli Magazine
13/01/2013 - 18:40
La danza di Inler in mezzo al campo, la precisione agli appuntamenti di Maggio, i capelli al vento di Cavani e la rabbia di Insigne: è un Napoli superconcentrato quello che torna al San Paolo dopo lo show contro la Roma zemaniana.
Ci mettono però mezz'ora, gli azzurri, per organizzarsi. Prima c'è il Palermo degli inviperiti Dossena e Aronica che vogliono far pagare salato il loro passaggio in rosanero.
La festa comincia sulle note di “Life is life” degli Opus che irridono al temporale che sta devastando il San Paolo prima della partita. I tifosi si lasciano andare al ballo delle note che su youtube sono finite a dare il ritmo ad un mitico allenamento di Diego prima di Napoli-Bayer di Coppa Uefa, e la danza vince la pioggia. Proprio come, dopo che la palla è messa in mezzo, è la danza di Gokhan a centrocampo a ipnotizzare gli avversari che lo lasciano fare, tanto da solo, sulla tre-quarti che pericolo c'è? E Inler ringrazia, ballando ballando fa pochi passi, si libera di due uomini, prende velocità e di sinistro inventa un tiro da sballo, nell'angolo sotto la traversa.
“Ti spiezzo in due”: era una mitica battuta, in un improbabile russo, nel film di Rocky. Al San Paolo è il gol di Inler che “spiezza” in due il Palermo. Che pure aveva cominciato bene con Dossena che si infiltrava in area napoletana e Aronica che bloccava tutto dietro. In quella mezz'ora è Britos dietro a fermare i rosanero e Cavani davanti a tenere svegli i suoi visto che Pandev e Hamsik erano un po' mosci, lasciando a Inler e Behrami, con Maggio e Zuniga a correre in mezzo al campo per bloccare le incursioni degli ospiti.
Poi, al 30', la cresta di Marek sale in cattedra: calcio d'angolo, scambio con Zuniga, rimpallo vincente e cross al centro dell'area dove Maggio è puntuale all'appuntamento per l'1 a 0 che corona di testa una partita bellissima dell'esterno.
Poi c'è Inler e solo Napoli. La voracità del matador non ha limiti: sulla fine del primo tempo c'è una punizione dal limite, lui conta i passi tira a un pelo dal palo. Lo stesso pelo che manca ad Hamsik su tiro da fuori, nella ripresa,, e soprattutto di nuovo a maggio su azione manovrata Zuniga-Marek-Maggio. Il Palermo nel secondo tempo non c'è più. Inoltre trova un Britos che ferma tutto ed esce dalla sua area palla al piede per rilanciare l'azione. Proprio sui capovolgimenti di fronte Cavani al volo viene fermato da Ujakani. Il matador poi è un “pelo”, il solito, in ritardo su azione manovrata.
Di nuovo alla mezz'ora la partita esplode: Inler si lancia sulla destra, subisce fallo (da chi? Ma da Aronica, logico) si rialza e prima che la palla esca mette in area, un po' indietro sulla quale si avventa Insigne che scarica la rabbia dentro la porta per il terzo gol. Nel finale il San Paolo esplode altre due volte: la prima per il pareggio del Parma con la Juve e poi per salutare l'uscita di Hamsik che lascia il posto a Roberto Insigne, con i due fratelli napoletani in campo. Finisce con un'occasionissima di Cavani e la vetta della classifica più vicina. Disciplinare permettendo.