Via il divieto. Dopo una intera stagione di stop, il tifo azzurro ritrova le trasferte. Dal Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) l’ufficializzazione di quanto anticipato ieri da «Il Mattino»: i tifosi potranno seguire il Napoli a Palermo per l’esordio in campionato. Con una sola limitazione: ogni tifoso potrà acquistare un solo biglietto che ovviamente sarà incedibile. Limitazione che si ripeterà anche nella gara successiva: Napoli-Livorno. Pugno subito duro, invece, dell’organismo del Viminale per Lazio-Atalanta e Genoa-Roma che si disputeranno con il settore ospiti sbarrato. Accolta ovviamente con interesse ed entusiasmo l’apertura del Viminale. Infatti il tifo azzurro, quello organizzato, quello che parte e va dovunque giochi il Napoli è già in fermento per la trasferta di Palermo. Cert’è, amichevoli e coppa Italia saranno comunque primi test per l’Osservatorio e per il Casms. Il comportamento dei tifosi azzurri, infatti, sarà monitorato e valutato anche per il futuro. Dunque, apertura di credito al tifo napoletano in verità eccessivamente penalizzato visti i risultati dell’inchiesta sugli incidenti alle stazioni di Napoli e Roma nella stagione scorsa. Apertura di credito ma anche una sorta di invito ai gruppi organizzati ad un maggior controllo al proprio interno per isolare ed espellere i violenti. Test. E vere prove di trasferta in avvio di stagione, anche se a vantaggio dei tifosi azzurri c’è un calendario che fissa a Palermo e a Genova le prime due fuori casa. Con le tifoserie siciliane, infatti, i rapporti sono buoni, mentre con il Genoa c’è addirittura un solido e antico gemellaggio. Via libera ai viaggi della domenica, dunque. L’annuncio dato già anche se questa sarà comunque una stagione di passaggio da un sistema all’altro. Dopo l’adesione formale, infatti, dalla prossima stagione anche il Napoli adotterà la «Tessera del tifoso». Una sorta di passaporto del pallone, visto che consentirà trasferte anche in presenza di limitazioni. Una tessera che però potrà ottenere soltanto chi negli ultimi cinque anni non s’è macchiato di reati da stadio.