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Calcio, Palermo: Zamparini stuzzica De Laurentiis
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine Fonte: Il Mattino
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«Aurelio è un amico». Alla premessa di Zamparini non sono seguite belle parole nei confronti di De Laurentiis, attaccato via etere dal collega del Palermo poche ore dopo il pareggio al San Paolo. Il presidente del Napoli si era lamentato per il rigore fischiato dopo 22' per l'intervento di Rinaudo su Cavani. «Se De Sanctis non avesse parato, sarei andato via dallo stadio e le mie urla sarebbero arrivate al cielo: bisogna cambiare il sistema adesso», aveva detto De Laurentiis negli spogliatoi. Quasi tutti i moviolisti e gli ex addetti ai lavori, come Casarin, hanno dato torto su quell'episodio ad Orsato, fresco internazionale scelto da Collina per la partita di Napoli. Anche Zamparini ha attaccato Orsato: «Ha avuto paura e non se l'è sentita di fischiare un altro rigore». Il riferimento del presidente del Palermo all'intervento di Pazienza su Bresciano al 32' del secondo tempo. La conoscenza del calcio Zamparini, che nel 2002 presentò all'ex presidente Naldi un'offerta per acquistare il Napoli, ha fatto il giro delle radio ieri. «Quello del San Paolo era un rigore netto e il difensore avrebbe dovuto essere espulso. Sono pronto a scommettere 100mila miei euro contro 1.000 di De Laurentiis: farei vedere l'azione a tre arbitri internazionali, due inglesi e uno francese, perchà© sono sicuro che mi darebbero ragione. Sono allibito per l'atteggiamento di De Laurentiis, mio carissimo amico, che facendo film non conosce il calcio e viene influenzato da chi gli dice che non era rigore. De Laurentiis ha detto: questo è quello che succede nel calcio. Io mi sento offeso, ma forse lui ce l'aveva con i tifosi che avevano fatto a botte con i poliziotti all'esterno dello stadio. Se invece si riferiva al rigore, allora faccia film invece di fare calcio», ha detto il patron del Palermo. Parole pesanti su Orsato («Vada ad arbitrare tra i dilettanti») e una sollecitazione alla Federcalcio: «L'autonomia del settore arbitrale non deve essere al cento per cento. Quando il potere è così grande da poter condizionare un campionato, in futuro potrebbe arrivare un'altra Calciopoli. La Federcalcio, istituzione superiore, dovrebbe controllare. Dico questo non soltanto perchà© al Palermo sono stati negati nove rigori finora». Il fair play De Laurentiis ha scelto di non replicare a Zamparini, con cui aveva scherzato alla vigilia della partita. Il presidente del Palermo era sicuro che non sarebbe finita in pareggio e il collega del Napoli aveva indicato un punteggio: «Vinciamo noi per 2-1 o 1-0». De Laurentiis aveva attaccato il sistema arbitrale dopo gli errori commessi da Trefoloni in Parma-Napoli del 29 novembre e per un riferimento a Calciopoli era stato ascoltato dalla Procura federale. Stavolta ha scelto il silenzio. «Insieme bisogna lavorare per modernizzare il calcio come ho ricordato anche nell'ultima riunione in Lega», ha detto De Laurentiis, eletto nel nuovo consiglio presieduto da Beretta. Il patron del Napoli punta a una riforma totale del sistema che dovrebbe mettere al centro i club e gli imprenditori che li finanziano, ecco perchà© ad esempio insiste su una normativa che metta al riparo le società  in caso di infortuni dei giocatori quando sono convocati dalle nazionali, con adeguati indennizzi. «I tempi sono cambiati, bisogna prendere atto della realtà  e ricordare che c'è stata una rivoluzione anche in Formula 1».
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Calcio, Palermo: Zamparini stuzzica De Laurentiis

di Napoli Magazine

06/04/2012 - 04:47

«Aurelio è un amico». Alla premessa di Zamparini non sono seguite belle parole nei confronti di De Laurentiis, attaccato via etere dal collega del Palermo poche ore dopo il pareggio al San Paolo. Il presidente del Napoli si era lamentato per il rigore fischiato dopo 22' per l'intervento di Rinaudo su Cavani. «Se De Sanctis non avesse parato, sarei andato via dallo stadio e le mie urla sarebbero arrivate al cielo: bisogna cambiare il sistema adesso», aveva detto De Laurentiis negli spogliatoi. Quasi tutti i moviolisti e gli ex addetti ai lavori, come Casarin, hanno dato torto su quell'episodio ad Orsato, fresco internazionale scelto da Collina per la partita di Napoli. Anche Zamparini ha attaccato Orsato: «Ha avuto paura e non se l'è sentita di fischiare un altro rigore». Il riferimento del presidente del Palermo all'intervento di Pazienza su Bresciano al 32' del secondo tempo. La conoscenza del calcio Zamparini, che nel 2002 presentò all'ex presidente Naldi un'offerta per acquistare il Napoli, ha fatto il giro delle radio ieri. «Quello del San Paolo era un rigore netto e il difensore avrebbe dovuto essere espulso. Sono pronto a scommettere 100mila miei euro contro 1.000 di De Laurentiis: farei vedere l'azione a tre arbitri internazionali, due inglesi e uno francese, perchà© sono sicuro che mi darebbero ragione. Sono allibito per l'atteggiamento di De Laurentiis, mio carissimo amico, che facendo film non conosce il calcio e viene influenzato da chi gli dice che non era rigore. De Laurentiis ha detto: questo è quello che succede nel calcio. Io mi sento offeso, ma forse lui ce l'aveva con i tifosi che avevano fatto a botte con i poliziotti all'esterno dello stadio. Se invece si riferiva al rigore, allora faccia film invece di fare calcio», ha detto il patron del Palermo. Parole pesanti su Orsato («Vada ad arbitrare tra i dilettanti») e una sollecitazione alla Federcalcio: «L'autonomia del settore arbitrale non deve essere al cento per cento. Quando il potere è così grande da poter condizionare un campionato, in futuro potrebbe arrivare un'altra Calciopoli. La Federcalcio, istituzione superiore, dovrebbe controllare. Dico questo non soltanto perchà© al Palermo sono stati negati nove rigori finora». Il fair play De Laurentiis ha scelto di non replicare a Zamparini, con cui aveva scherzato alla vigilia della partita. Il presidente del Palermo era sicuro che non sarebbe finita in pareggio e il collega del Napoli aveva indicato un punteggio: «Vinciamo noi per 2-1 o 1-0». De Laurentiis aveva attaccato il sistema arbitrale dopo gli errori commessi da Trefoloni in Parma-Napoli del 29 novembre e per un riferimento a Calciopoli era stato ascoltato dalla Procura federale. Stavolta ha scelto il silenzio. «Insieme bisogna lavorare per modernizzare il calcio come ho ricordato anche nell'ultima riunione in Lega», ha detto De Laurentiis, eletto nel nuovo consiglio presieduto da Beretta. Il patron del Napoli punta a una riforma totale del sistema che dovrebbe mettere al centro i club e gli imprenditori che li finanziano, ecco perchà© ad esempio insiste su una normativa che metta al riparo le società  in caso di infortuni dei giocatori quando sono convocati dalle nazionali, con adeguati indennizzi. «I tempi sono cambiati, bisogna prendere atto della realtà  e ricordare che c'è stata una rivoluzione anche in Formula 1».
Fonte: Il Mattino