Ciro Venerato, giornalista RAI e tifoso napoletano, ha concesso un'intervista in esclusiva aNapoliSoccer.NET in cui si è discusso di stadi, del futuro di Cavani, di Benitez e non solo. Di seguito l'intervista completa.
De Laurentiis vuole esportare il modello Napoli ed è un'idea affascinante. Una base solida per la realizzazione del progetto non sarebbe uno stadio di proprietà della società?
“Purtroppo non dipende solo da De Laurentiis, ma anche dalle norme vigenti in materia. Si è cercato di fare qualcosa, ma adesso il Parlamento è preso da altre problematiche e difficilmente nell'immediato legifererà sulla questione stadi. Nel frattempo, la società partenopea, in accordo con il Comune, dovrà fare il possibile per rendere il San Paolo quanto più confortevole perché credo che lo stadio di Fuorigrotta ospiterà gli azzurri per molti anni. Io conosco bene la realtà degli stadi inglesi e sarebbe bello raggiungere certi livelli e una cultura dello sport diversa. Uno stadio San Paolo con un museo del calcio all'interno con esposte le maglie di Maradona, Sivori, Altafini, Sallustro e degli altri campioni che hanno vestito negli anni la maglia del Napoli, sarebbe il massimo. Per raggiungere il fatturato di club come Real e Barcellona, non bastano gli introiti derivanti dai diritti TV, dagli sponsor e dagli incassi delle partite”.
Con l'arrivo di Benitez cambierà la strategia di mercato della società partenopea. Non sarebbe stato meglio avere le idee chiare sul nuovo allenatore un bel po' di mesi fa?
“Il presidente del Napoli ha aspettato perché anche se, forse, conosceva il destino di Mazzarri in anticipo, ha voluto fare la scelta giusta e con tutto il rispetto per Maran o qualche altro allenatore italiano, Benitez è un'altra cosa”.
Con la gestione Mazzarri i migliori colpi di mercato della società di De Laurentiis sono stati fatti in Italia, mentre all'estero è andata molto male. Il Ds Bigon saprà accontentare le richieste del tecnico spagnolo rivolte per lo più verso il mercato europeo?
“Reputo Riccardo Bigon una persona competente, capace di svolgere il proprio lavoro e ne è la dimostrazione il prolungamento contrattuale voluto dal presidente Aurelio De Laurentiis. Ha commesso l'errore - spiega Venerato a Napolisoccer.NET -dell'investimento fatto per Vargas, mentre Uvini era una scommessa ed è costato tre soldi e Fernandez in Spagna ha fatto ottime cose. Il modulo di Mazzarri con la difesa disposta a tre non lo ha aiutato e davanti aveva un certo Paolo Cannavaro”.
Continuiamo a dirci che al Napoli servono giocatori affermati e non promesse, ma poi se si insegue Belfodil?
“Belfodil dovrebbe ricoprire il ruolo che oggi occupa Calaiò e in vista della prossima Champions è una giusta scelta. Con tutto il rispetto per l'attaccante palermitano, Belfodil offre altre garanzie. La squadra partenopea la prossima stagione dovrà ben figurare nella massima competizione europea e puntare allo scudetto tricolore e quindi la squadra va rafforzata a tutti i livelli”.
Due collaboratori di Benitez ieri sono stati a Dimaro per un sopralluogo. Il tecnico spagnolo si conferma un perfezionista?
“La professionalità del tecnico spagnolo è nota a tutti come pure il suo curriculum. In Inghilterra è considerato alla pari di Mourinho e Ferguson e questo è sintomatico. L'unico dubbio che ho riguarda l'impatto con la cultura italiana e con la realtà partenopea. Per il resto, è una persona simpatica e conosce bene la nostra lingua. Sono molto contento della scelta della società. Avrei confermato Mazzarri per un solo motivo: è un tecnico che sa valorizzare i calciatori che ha a disposizione. Con lui sono cresciuti campioni come Hamsik e Cavani, ma hanno dato il massimo anche calciatori come Aronica. Sa tirar fuori il meglio di ogni giocatore”.
Tony Britten, l'autore dell'inno della Champions, sembra si sia proposto per comporre un inno per il Napoli. La cosa non può che far piacere, ma non è ora di vincere e diventare antipatici a qualcuno?
“Sì, spero che il Napoli cominci a vincere e diventi antipatico perché di solito solo chi perde è simpatico agli altri. I tifosi del Napoli hanno già scelto i loro inni come “O sole mio”.
Da ieri si discute sulle dichiarazioni di Cavani che non avrebbe detto che sta parlando con altre squadre, ma ha elogiato Mourinho a chiare lettere. L'unica certezza è che il Matador vuole andare via. Non è meglio fissare un termine?
“La speranza è che in quindici giorni si possa risolvere tutto e conoscere il destino di Cavani. Il Matador già lo scorso anno a chiare lettere ha chiesto di andar via ed è per questo che è stata introdotta nel suo contratto la clausola rescissoria. Non penso che il prezzo da pagare per il calciatore uruguaiano sia elevato se si considera che Falcao è stato pagato 60 milioni dal Monaco e per Suarez ne servono circa 45. Alla fine penso che Cavani andrà via perché questa è la volontà del calciatore, magari permettendo al club acquirente di dilazionare il pagamento. Parlando con gli addetti ai lavori e con gli agenti Fifa - conclude Venerato a Napolisoccer.NET -, mi hanno confermato che l'interesse del Chelsea e del Real Madrid è molto forte”.
di Napoli Magazine
12/06/2013 - 12:59
Ciro Venerato, giornalista RAI e tifoso napoletano, ha concesso un'intervista in esclusiva aNapoliSoccer.NET in cui si è discusso di stadi, del futuro di Cavani, di Benitez e non solo. Di seguito l'intervista completa.
De Laurentiis vuole esportare il modello Napoli ed è un'idea affascinante. Una base solida per la realizzazione del progetto non sarebbe uno stadio di proprietà della società?
“Purtroppo non dipende solo da De Laurentiis, ma anche dalle norme vigenti in materia. Si è cercato di fare qualcosa, ma adesso il Parlamento è preso da altre problematiche e difficilmente nell'immediato legifererà sulla questione stadi. Nel frattempo, la società partenopea, in accordo con il Comune, dovrà fare il possibile per rendere il San Paolo quanto più confortevole perché credo che lo stadio di Fuorigrotta ospiterà gli azzurri per molti anni. Io conosco bene la realtà degli stadi inglesi e sarebbe bello raggiungere certi livelli e una cultura dello sport diversa. Uno stadio San Paolo con un museo del calcio all'interno con esposte le maglie di Maradona, Sivori, Altafini, Sallustro e degli altri campioni che hanno vestito negli anni la maglia del Napoli, sarebbe il massimo. Per raggiungere il fatturato di club come Real e Barcellona, non bastano gli introiti derivanti dai diritti TV, dagli sponsor e dagli incassi delle partite”.
Con l'arrivo di Benitez cambierà la strategia di mercato della società partenopea. Non sarebbe stato meglio avere le idee chiare sul nuovo allenatore un bel po' di mesi fa?
“Il presidente del Napoli ha aspettato perché anche se, forse, conosceva il destino di Mazzarri in anticipo, ha voluto fare la scelta giusta e con tutto il rispetto per Maran o qualche altro allenatore italiano, Benitez è un'altra cosa”.
Con la gestione Mazzarri i migliori colpi di mercato della società di De Laurentiis sono stati fatti in Italia, mentre all'estero è andata molto male. Il Ds Bigon saprà accontentare le richieste del tecnico spagnolo rivolte per lo più verso il mercato europeo?
“Reputo Riccardo Bigon una persona competente, capace di svolgere il proprio lavoro e ne è la dimostrazione il prolungamento contrattuale voluto dal presidente Aurelio De Laurentiis. Ha commesso l'errore - spiega Venerato a Napolisoccer.NET -dell'investimento fatto per Vargas, mentre Uvini era una scommessa ed è costato tre soldi e Fernandez in Spagna ha fatto ottime cose. Il modulo di Mazzarri con la difesa disposta a tre non lo ha aiutato e davanti aveva un certo Paolo Cannavaro”.
Continuiamo a dirci che al Napoli servono giocatori affermati e non promesse, ma poi se si insegue Belfodil?
“Belfodil dovrebbe ricoprire il ruolo che oggi occupa Calaiò e in vista della prossima Champions è una giusta scelta. Con tutto il rispetto per l'attaccante palermitano, Belfodil offre altre garanzie. La squadra partenopea la prossima stagione dovrà ben figurare nella massima competizione europea e puntare allo scudetto tricolore e quindi la squadra va rafforzata a tutti i livelli”.
Due collaboratori di Benitez ieri sono stati a Dimaro per un sopralluogo. Il tecnico spagnolo si conferma un perfezionista?
“La professionalità del tecnico spagnolo è nota a tutti come pure il suo curriculum. In Inghilterra è considerato alla pari di Mourinho e Ferguson e questo è sintomatico. L'unico dubbio che ho riguarda l'impatto con la cultura italiana e con la realtà partenopea. Per il resto, è una persona simpatica e conosce bene la nostra lingua. Sono molto contento della scelta della società. Avrei confermato Mazzarri per un solo motivo: è un tecnico che sa valorizzare i calciatori che ha a disposizione. Con lui sono cresciuti campioni come Hamsik e Cavani, ma hanno dato il massimo anche calciatori come Aronica. Sa tirar fuori il meglio di ogni giocatore”.
Tony Britten, l'autore dell'inno della Champions, sembra si sia proposto per comporre un inno per il Napoli. La cosa non può che far piacere, ma non è ora di vincere e diventare antipatici a qualcuno?
“Sì, spero che il Napoli cominci a vincere e diventi antipatico perché di solito solo chi perde è simpatico agli altri. I tifosi del Napoli hanno già scelto i loro inni come “O sole mio”.
Da ieri si discute sulle dichiarazioni di Cavani che non avrebbe detto che sta parlando con altre squadre, ma ha elogiato Mourinho a chiare lettere. L'unica certezza è che il Matador vuole andare via. Non è meglio fissare un termine?
“La speranza è che in quindici giorni si possa risolvere tutto e conoscere il destino di Cavani. Il Matador già lo scorso anno a chiare lettere ha chiesto di andar via ed è per questo che è stata introdotta nel suo contratto la clausola rescissoria. Non penso che il prezzo da pagare per il calciatore uruguaiano sia elevato se si considera che Falcao è stato pagato 60 milioni dal Monaco e per Suarez ne servono circa 45. Alla fine penso che Cavani andrà via perché questa è la volontà del calciatore, magari permettendo al club acquirente di dilazionare il pagamento. Parlando con gli addetti ai lavori e con gli agenti Fifa - conclude Venerato a Napolisoccer.NET -, mi hanno confermato che l'interesse del Chelsea e del Real Madrid è molto forte”.