A Radio Crc nel corso di "Si Gonfia la Rete" è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “A furia di correre, al Napoli è venuto il braccino: manca qualità nella rosa e l’esperienza di stare al vertice. Lo sforzo mentale lo ha pagato perché la società non è abituata a lottare per lo scudetto e perché al di là del secondo posto di Mazzarri, il Napoli non è stato attrezzato per il titolo. La partita di Udine la temevo perché arrivava dopo la sosta della Pasqua, dopo le nazionali e perché si giocava alle 12.30 e tutto questo è coinciso con la sconfitta e la pessima prestazione. Sarri va lodato però quando un allenatore sbaglia come ha fatto ieri bisogna evidenziarlo. Insigne era stanco, magari poteva partire Mertens e stesso dicasi per Jorginho e Ghoulam. Detto questo, un grande club non può permettere che il Napoli giochi cinque volte su 6 dopo la Juventus. Nel giorno peggiore di quest’annata speciale, è bene ricordare che l’obiettivo del Napoli non era lo scudetto e in ogni caso arrivare secondi sarebbe un grandissimo risultato”.
di Napoli Magazine
04/04/2016 - 15:13
A Radio Crc nel corso di "Si Gonfia la Rete" è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “A furia di correre, al Napoli è venuto il braccino: manca qualità nella rosa e l’esperienza di stare al vertice. Lo sforzo mentale lo ha pagato perché la società non è abituata a lottare per lo scudetto e perché al di là del secondo posto di Mazzarri, il Napoli non è stato attrezzato per il titolo. La partita di Udine la temevo perché arrivava dopo la sosta della Pasqua, dopo le nazionali e perché si giocava alle 12.30 e tutto questo è coinciso con la sconfitta e la pessima prestazione. Sarri va lodato però quando un allenatore sbaglia come ha fatto ieri bisogna evidenziarlo. Insigne era stanco, magari poteva partire Mertens e stesso dicasi per Jorginho e Ghoulam. Detto questo, un grande club non può permettere che il Napoli giochi cinque volte su 6 dopo la Juventus. Nel giorno peggiore di quest’annata speciale, è bene ricordare che l’obiettivo del Napoli non era lo scudetto e in ogni caso arrivare secondi sarebbe un grandissimo risultato”.