Scrive il giornalista Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport a proposito del gol annullato a Kessie durante Milan-Napoli: "Chiunque abbia giocato a calcio sa bene che vuol dire (interferire, ndr). Stare disteso a gambe larghe, con un avversario addosso, e alzare la gamba sinistra nel tentativo di toccare il pallone, che ti arriva contro, è un’interferenza oggettiva. Una domanda può chiarire meglio la questione. Se Giroud non gli fosse stato disteso sotto, il centrale del Napoli avrebbe potuto respingere il pallone in modo diverso, o più semplicemente avrebbe potuto alzarsi più velocemente? La risposta dell’esperienza è chiaramente affermativa". Per Barbano è inappropriato parlare di complicità del Var, perché l'errore non c'è, dato e considerato che da regolamento la posizione di Giroud è in fuorigioco attivo, dal momento che il giocatore tenta di ostacolare l'avversario. "Le regole talvolta sono confuse, ma non è questo il caso. Piuttosto le regole vanno studiate da chi il calcio lo racconta, altrimenti è la cronaca sportiva ad alzare un polverone sulla realtà", si legge sul quotidiano.
di Napoli Magazine
21/12/2024 - 10:26
Scrive il giornalista Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport a proposito del gol annullato a Kessie durante Milan-Napoli: "Chiunque abbia giocato a calcio sa bene che vuol dire (interferire, ndr). Stare disteso a gambe larghe, con un avversario addosso, e alzare la gamba sinistra nel tentativo di toccare il pallone, che ti arriva contro, è un’interferenza oggettiva. Una domanda può chiarire meglio la questione. Se Giroud non gli fosse stato disteso sotto, il centrale del Napoli avrebbe potuto respingere il pallone in modo diverso, o più semplicemente avrebbe potuto alzarsi più velocemente? La risposta dell’esperienza è chiaramente affermativa". Per Barbano è inappropriato parlare di complicità del Var, perché l'errore non c'è, dato e considerato che da regolamento la posizione di Giroud è in fuorigioco attivo, dal momento che il giocatore tenta di ostacolare l'avversario. "Le regole talvolta sono confuse, ma non è questo il caso. Piuttosto le regole vanno studiate da chi il calcio lo racconta, altrimenti è la cronaca sportiva ad alzare un polverone sulla realtà", si legge sul quotidiano.