A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Direttore, qual è il peso specifico di una prima amichevole prestagionale?
“Praticamente zero. Sappiamo bene quali sono i carichi di lavoro imposti da Conte. Io penso che i giocatori fossero ancora completamente imballati, anche perché si sta andando avanti a doppie sedute di allenamento. Lo abbiamo scoperto lo scorso anno: il lavoro di Conte prevede un sacrificio enorme in campo. Immaginiamoci, dunque, cosa possa significare nei primi giorni di ritiro a Dimaro, dove i carichi sono davvero importanti e molto pesanti. È normale, quindi, che le gambe siano ancora pesanti. Ovviamente non abbiamo visto nulla del vero Napoli, anche perché le formazioni scese in campo erano completamente diverse rispetto a quella che sarà l’idea di squadra. E parliamo comunque di test scelti apposta, forse anche più impegnativi, proprio per evitare di illudersi troppo durante il precampionato, che ha come unico scopo la preparazione alla stagione. Le difficoltà sono evidenti in questi primi giorni di lavoro, e sarà così anche nelle prossime amichevoli, come quella con il Catanzaro. Non credo che il Napoli possa fare passi da gigante nell’immediato, ma è giusto che sia così. Come ha detto Conte, quest’anno bisogna lavorare, e forse lavorare ancora di più: si tratta di test più probanti per evitare voli pindarici, anche considerando che si viene da uno scudetto, il secondo in tre anni.”
Ieri c’è stata una mezza topica di Alex Meret: non è ancora arrivato il suo vice, ma i maligni dicono potrebbe già star soffrendo la presenza ingombrante di un portiere come Milinkovic-Savic?
“Con tutta onestà: la filosofia di Conte è quella di avere una rosa doppia, e questo vale per tutti i reparti. Non credo quindi che Meret possa andare in difficoltà. Sta per iniziare l’ottava stagione in un top club come il Napoli, è un ragazzo ormai maturo. Tutti avranno un concorrente all’altezza, e sarà così anche per lui. Dovrà semplicemente capire che ci sarà un collega in grado di sostituirlo in qualsiasi momento. Ma non è una situazione diversa da quella che vivranno Lukaku o McTominay: tutti avranno un’alternativa di primissimo piano. Questo è l’obiettivo del mercato del Napoli quest’anno, creare delle alternative all’altezza dei titolari. Non credo si tratti di pressione, piuttosto Meret dovrà solo trovare la forma, come tutti i suoi compagni.”
La pista che porta ad Ndoye continua a essere complicata per il Napoli: ci sono alternative da tenere presenti per l’esterno destro d’attacco?
“Conosciamo il direttore sportivo Manna: una ne fa, cento ne pensa. Ndoye è sicuramente il primo nome sulla lista del Napoli, e finché ci sarà uno spiraglio, il club ci proverà. Il problema è capire se il Bologna darà margini di trattativa. Il Napoli ci proverà finché non troverà una soluzione, ma nel frattempo Manna ha sicuramente almeno cinque alternative pronte da cogliere. La prima è Chiesa, di cui sappiamo già tutto, ma ce ne sono anche altre, come Grealish. I nomi venuti fuori nelle ultime settimane non sono campati in aria: sondaggi ci sono stati. Quindi è possibile che ci sia anche qualche nome ancora non emerso, magari un jolly. Questo non possiamo saperlo. Di sicuro Ndoye è il preferito da Conte, ma sappiamo che è una trattativa complicata. Il Napoli cercherà di inserirsi finché ci sarà uno spiraglio.”
Ha parlato di una rosa doppia: ad oggi sembra che al Napoli manchi ancora un centrocampista, una mezzala che possa dare respiro a McTominay. C’è qualche nome monitorato o si coglierà un’occasione nel finale di mercato?
“Secondo me il discorso è molto semplice. Al Napoli piace molto Miretti, che è un pallino del direttore sportivo. Potrebbe essere un’opportunità nelle prossime settimane e una soluzione utile. Però bisogna fare i conti con le liste. Quanti posti ha il Napoli? Ci sono 17 slot per i giocatori over, più quattro formati in Italia e quattro formati nel club. Bisognerà quindi fare una serie di valutazioni, anche considerando che serve tenere un terzo portiere che rientri nella lista dei formati nel club. Ti faccio un esempio: Vergara è un giocatore molto interessante che potrebbe rientrare in quella lista. Questo deve essere tenuto in considerazione. Dopo i cosiddetti ‘botti grossi’, Manna si siederà a tavolino e farà questo tipo di calcoli. Il sesto centrocampista, dunque, non è una priorità assoluta: il Napoli può permettersi di cogliere un’occasione anche nell’ultima settimana di mercato. Ma bisogna fare attenzione alle liste, perché sono un problema reale con cui bisogna confrontarsi quotidianamente: se compri tutti over, poi non li puoi inserire.”
di Napoli Magazine
23/07/2025 - 12:13
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Direttore, qual è il peso specifico di una prima amichevole prestagionale?
“Praticamente zero. Sappiamo bene quali sono i carichi di lavoro imposti da Conte. Io penso che i giocatori fossero ancora completamente imballati, anche perché si sta andando avanti a doppie sedute di allenamento. Lo abbiamo scoperto lo scorso anno: il lavoro di Conte prevede un sacrificio enorme in campo. Immaginiamoci, dunque, cosa possa significare nei primi giorni di ritiro a Dimaro, dove i carichi sono davvero importanti e molto pesanti. È normale, quindi, che le gambe siano ancora pesanti. Ovviamente non abbiamo visto nulla del vero Napoli, anche perché le formazioni scese in campo erano completamente diverse rispetto a quella che sarà l’idea di squadra. E parliamo comunque di test scelti apposta, forse anche più impegnativi, proprio per evitare di illudersi troppo durante il precampionato, che ha come unico scopo la preparazione alla stagione. Le difficoltà sono evidenti in questi primi giorni di lavoro, e sarà così anche nelle prossime amichevoli, come quella con il Catanzaro. Non credo che il Napoli possa fare passi da gigante nell’immediato, ma è giusto che sia così. Come ha detto Conte, quest’anno bisogna lavorare, e forse lavorare ancora di più: si tratta di test più probanti per evitare voli pindarici, anche considerando che si viene da uno scudetto, il secondo in tre anni.”
Ieri c’è stata una mezza topica di Alex Meret: non è ancora arrivato il suo vice, ma i maligni dicono potrebbe già star soffrendo la presenza ingombrante di un portiere come Milinkovic-Savic?
“Con tutta onestà: la filosofia di Conte è quella di avere una rosa doppia, e questo vale per tutti i reparti. Non credo quindi che Meret possa andare in difficoltà. Sta per iniziare l’ottava stagione in un top club come il Napoli, è un ragazzo ormai maturo. Tutti avranno un concorrente all’altezza, e sarà così anche per lui. Dovrà semplicemente capire che ci sarà un collega in grado di sostituirlo in qualsiasi momento. Ma non è una situazione diversa da quella che vivranno Lukaku o McTominay: tutti avranno un’alternativa di primissimo piano. Questo è l’obiettivo del mercato del Napoli quest’anno, creare delle alternative all’altezza dei titolari. Non credo si tratti di pressione, piuttosto Meret dovrà solo trovare la forma, come tutti i suoi compagni.”
La pista che porta ad Ndoye continua a essere complicata per il Napoli: ci sono alternative da tenere presenti per l’esterno destro d’attacco?
“Conosciamo il direttore sportivo Manna: una ne fa, cento ne pensa. Ndoye è sicuramente il primo nome sulla lista del Napoli, e finché ci sarà uno spiraglio, il club ci proverà. Il problema è capire se il Bologna darà margini di trattativa. Il Napoli ci proverà finché non troverà una soluzione, ma nel frattempo Manna ha sicuramente almeno cinque alternative pronte da cogliere. La prima è Chiesa, di cui sappiamo già tutto, ma ce ne sono anche altre, come Grealish. I nomi venuti fuori nelle ultime settimane non sono campati in aria: sondaggi ci sono stati. Quindi è possibile che ci sia anche qualche nome ancora non emerso, magari un jolly. Questo non possiamo saperlo. Di sicuro Ndoye è il preferito da Conte, ma sappiamo che è una trattativa complicata. Il Napoli cercherà di inserirsi finché ci sarà uno spiraglio.”
Ha parlato di una rosa doppia: ad oggi sembra che al Napoli manchi ancora un centrocampista, una mezzala che possa dare respiro a McTominay. C’è qualche nome monitorato o si coglierà un’occasione nel finale di mercato?
“Secondo me il discorso è molto semplice. Al Napoli piace molto Miretti, che è un pallino del direttore sportivo. Potrebbe essere un’opportunità nelle prossime settimane e una soluzione utile. Però bisogna fare i conti con le liste. Quanti posti ha il Napoli? Ci sono 17 slot per i giocatori over, più quattro formati in Italia e quattro formati nel club. Bisognerà quindi fare una serie di valutazioni, anche considerando che serve tenere un terzo portiere che rientri nella lista dei formati nel club. Ti faccio un esempio: Vergara è un giocatore molto interessante che potrebbe rientrare in quella lista. Questo deve essere tenuto in considerazione. Dopo i cosiddetti ‘botti grossi’, Manna si siederà a tavolino e farà questo tipo di calcoli. Il sesto centrocampista, dunque, non è una priorità assoluta: il Napoli può permettersi di cogliere un’occasione anche nell’ultima settimana di mercato. Ma bisogna fare attenzione alle liste, perché sono un problema reale con cui bisogna confrontarsi quotidianamente: se compri tutti over, poi non li puoi inserire.”