Calcio
CONFERENCE LEAGUE - La Fiorentina ritrova Kean e va a Siviglia per puntare alla terza finale consecutiva
01.05.2025 16:00 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset

Da un lato Djurgården-Chelsea, dall'altro Betis-Fiorentina. I viola non sono stati certamente fortunati nel sorteggio, ma sognano di centrare un'altra impresa in Conference League. Dopo due finali perse, Palladino e i suoi vogliono conquistare per la terza volta l'atto conclusivo per il titolo e regalarsi (probabilmente) la sfida ai Blues. I biancoverdi sono in ottima forma e, senza Dodò, il tecnico si affida al rientrante Moise Kean.

Iniziare nel migliore dei modi al Benito Villamarin, per centrare un'altra finale e dare un calcio alla storia. La Fiorentina torna nelle semifinali di Conference League con questo obiettivo e il sogno di centrare un'altra finale, che sarebbe la terza consecutiva dopo quelle perse contro West Ham (2022/23) e Olympiacos (2023/24). Si parte senza dubbio alla pari, in quella che è una finale anticipata, anche se la vera favorita per la vittoria del torneo si trova dall'altra parte del tabellone e si chiama Chelsea. I viola sono in buona forma e reduci da due successi consecutivi in Serie A, ma lo è anche il Betis: ora come ora, sogna il quinto posto nella Liga e la qualificazione alla Champions League. Palladino deve cancellare quelle due prestazioni sottotono contro il Celje e uno storico che non sorride alla Fiorentina, contro le spagnole: solo tre vittorie e nove ko in sedici gare, passando il turno solo ai rigori (in Coppa Uefa) contro l'Atletico Madrid nel 1989/90. 

Si parte dal match in trasferta e questo può aiutare i viola che, in caso di vittoria esterna, si porterebbero in vantaggio in vista del ritorno al Franchi. Resistere sarà la parola chiave, per poi ripartire e fare male a un Betis tutt'altro che impenetrabile nella fase difensiva. Mancherà ancora Dodò (punta il match di ritorno), ma Colpani è recuperato per la panchina e soprattutto c'è Moise Kean. Dopo l'assenza prolungata per dei serissimi problemi familiari, la punta che ha cambiato la stagione della Fiorentina torna a fare capolino nell'undici iniziale. Proprio in Conference si consumerà il suo ritorno alla titolarità, riformando la coppia con Gudmundsson. Difesa di coppa con Comuzzo tra Pongracic e Ranieri, sulla destra viene adattato Parisi (e non Folorunsho) con Gosens dall'altra parte, mentre la mediana è quella di gaal: Fagioli con Cataldi e Mandragora, panchina per Adli. 

Il Betis Siviglia, che ha ritrovato grande entusiasmo da gennaio in poi, ha in Antony e Isco le sue stelle. Entrambi giocheranno dall'inizio, sulla trequarti del 4-2-3-1, insieme al canterano Jesus Rodriguez: cercato dal Como dopo Diao, è rimasto e segna a raffica. Davanti Bakambu, bomber di coppa, mentre in mezzo al campo ecco Lo Celso (e non Fornals) con Johnny Cardoso. Difesa che potrebbe regalare qualche spazio, con Bartra-Natan come cerniera tutt'altro che impenetrabile: l'ex Napoli è rinato e dovrebbe essere riscattato al termine della stagione. Sulle corsie Sabaly e Ricardo Rodriguez, ripartito dalla Liga dopo l'addio al Torino e l'approdo mancato all'Inter. Questo Betis può far male, ma lascia spazi: chissà che non si assista a una gara molto simile a Barça-Inter, come gol e spettacolo sul campo. 

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CONFERENCE LEAGUE - La Fiorentina ritrova Kean e va a Siviglia per puntare alla terza finale consecutiva

di Napoli Magazine

01/05/2025 - 16:00

Da un lato Djurgården-Chelsea, dall'altro Betis-Fiorentina. I viola non sono stati certamente fortunati nel sorteggio, ma sognano di centrare un'altra impresa in Conference League. Dopo due finali perse, Palladino e i suoi vogliono conquistare per la terza volta l'atto conclusivo per il titolo e regalarsi (probabilmente) la sfida ai Blues. I biancoverdi sono in ottima forma e, senza Dodò, il tecnico si affida al rientrante Moise Kean.

Iniziare nel migliore dei modi al Benito Villamarin, per centrare un'altra finale e dare un calcio alla storia. La Fiorentina torna nelle semifinali di Conference League con questo obiettivo e il sogno di centrare un'altra finale, che sarebbe la terza consecutiva dopo quelle perse contro West Ham (2022/23) e Olympiacos (2023/24). Si parte senza dubbio alla pari, in quella che è una finale anticipata, anche se la vera favorita per la vittoria del torneo si trova dall'altra parte del tabellone e si chiama Chelsea. I viola sono in buona forma e reduci da due successi consecutivi in Serie A, ma lo è anche il Betis: ora come ora, sogna il quinto posto nella Liga e la qualificazione alla Champions League. Palladino deve cancellare quelle due prestazioni sottotono contro il Celje e uno storico che non sorride alla Fiorentina, contro le spagnole: solo tre vittorie e nove ko in sedici gare, passando il turno solo ai rigori (in Coppa Uefa) contro l'Atletico Madrid nel 1989/90. 

Si parte dal match in trasferta e questo può aiutare i viola che, in caso di vittoria esterna, si porterebbero in vantaggio in vista del ritorno al Franchi. Resistere sarà la parola chiave, per poi ripartire e fare male a un Betis tutt'altro che impenetrabile nella fase difensiva. Mancherà ancora Dodò (punta il match di ritorno), ma Colpani è recuperato per la panchina e soprattutto c'è Moise Kean. Dopo l'assenza prolungata per dei serissimi problemi familiari, la punta che ha cambiato la stagione della Fiorentina torna a fare capolino nell'undici iniziale. Proprio in Conference si consumerà il suo ritorno alla titolarità, riformando la coppia con Gudmundsson. Difesa di coppa con Comuzzo tra Pongracic e Ranieri, sulla destra viene adattato Parisi (e non Folorunsho) con Gosens dall'altra parte, mentre la mediana è quella di gaal: Fagioli con Cataldi e Mandragora, panchina per Adli. 

Il Betis Siviglia, che ha ritrovato grande entusiasmo da gennaio in poi, ha in Antony e Isco le sue stelle. Entrambi giocheranno dall'inizio, sulla trequarti del 4-2-3-1, insieme al canterano Jesus Rodriguez: cercato dal Como dopo Diao, è rimasto e segna a raffica. Davanti Bakambu, bomber di coppa, mentre in mezzo al campo ecco Lo Celso (e non Fornals) con Johnny Cardoso. Difesa che potrebbe regalare qualche spazio, con Bartra-Natan come cerniera tutt'altro che impenetrabile: l'ex Napoli è rinato e dovrebbe essere riscattato al termine della stagione. Sulle corsie Sabaly e Ricardo Rodriguez, ripartito dalla Liga dopo l'addio al Torino e l'approdo mancato all'Inter. Questo Betis può far male, ma lascia spazi: chissà che non si assista a una gara molto simile a Barça-Inter, come gol e spettacolo sul campo. 

Fonte: Sport Mediaset