Calcio
CONFERENCE LEAGUE - Olympiacos, Jovetic: "Amo la Fiorentina, se segno non esulto"
20.05.2024 14:53 di Napoli Magazine
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Stevan Jovetic è pronto per la sua sfida del cuore. L'attaccante montenegrino oggi all'Olympiacos è pronto a sfidare la Fiorentina nella finale di Conference League, gara in programma ad Atene mercoledì prossimo. Questo il pensiero del giocatore alla Gazzetta dello Sport: "Non posso svelarvi i segreti nostri, sennò a Firenze leggono tutto... El Kaabi è forte davvero. Prima non lo conoscevo, ma ha una facilità nell'andare in gol strepitosa".

Sull'Olympiacos: "Abbiamo tanta qualità individuale. Poi, l'organizzazione e anche il pubblico. giocheremo in uno stadio che non è il nostro, però i nostri tifosi ci saranno e in numero enorme. Questo ci aiuterà. Sarà come giocare in casa".

Sulla finale coi viola: "È il bello e, diciamo, il brutto del calcio: è bellissimo rivedere la Fiorentina ma poi dipende da come finirà".

In caso di gol: "Esultare? No, non lo farei. Voglio troppo bene alla Viola, per una forma di rispetto, perché mi ha dato tanto".

Il primo pensiero riguardante la Fiorentina: "Non ci credevo quasi, in poco tempo ho ripensato a una marea di cose. Ci sono ragazzi che sento ancora, di allora: Frey, Mutu, Kuz, Seferovic. Poi i tre magazzinieri storici della viola, soprattutto Leo Marchetti. Mi sembra la sceneggiatura di un film, veramente. Ho pensato anche a un'altra cosa: l'anno scorso sono andate in finale delle coppe europee tutte le squadre in cui ho giocato: l'Inter e il Manchester City, la Fiorentina, il Siviglia. Evidentemente toccava a me e ne sono fiero e contento, perché è la prima finalissima della mia carriera".

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CONFERENCE LEAGUE - Olympiacos, Jovetic: "Amo la Fiorentina, se segno non esulto"

di Napoli Magazine

20/05/2024 - 14:53

Stevan Jovetic è pronto per la sua sfida del cuore. L'attaccante montenegrino oggi all'Olympiacos è pronto a sfidare la Fiorentina nella finale di Conference League, gara in programma ad Atene mercoledì prossimo. Questo il pensiero del giocatore alla Gazzetta dello Sport: "Non posso svelarvi i segreti nostri, sennò a Firenze leggono tutto... El Kaabi è forte davvero. Prima non lo conoscevo, ma ha una facilità nell'andare in gol strepitosa".

Sull'Olympiacos: "Abbiamo tanta qualità individuale. Poi, l'organizzazione e anche il pubblico. giocheremo in uno stadio che non è il nostro, però i nostri tifosi ci saranno e in numero enorme. Questo ci aiuterà. Sarà come giocare in casa".

Sulla finale coi viola: "È il bello e, diciamo, il brutto del calcio: è bellissimo rivedere la Fiorentina ma poi dipende da come finirà".

In caso di gol: "Esultare? No, non lo farei. Voglio troppo bene alla Viola, per una forma di rispetto, perché mi ha dato tanto".

Il primo pensiero riguardante la Fiorentina: "Non ci credevo quasi, in poco tempo ho ripensato a una marea di cose. Ci sono ragazzi che sento ancora, di allora: Frey, Mutu, Kuz, Seferovic. Poi i tre magazzinieri storici della viola, soprattutto Leo Marchetti. Mi sembra la sceneggiatura di un film, veramente. Ho pensato anche a un'altra cosa: l'anno scorso sono andate in finale delle coppe europee tutte le squadre in cui ho giocato: l'Inter e il Manchester City, la Fiorentina, il Siviglia. Evidentemente toccava a me e ne sono fiero e contento, perché è la prima finalissima della mia carriera".