Calcio
Coronavirus, il prof. Galli: "Impensabile si potesse riaprire ad aprile, ripresa significativa da giugno"
10.04.2020 01:18 di Napoli Magazine
Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, ha parlato ai microfoni di La7, soffermandosi ovviamente sull'emergenza Coronavirus: “Se siete capaci di convincere il virus a darci una data certa per la riapertura bisogna chiedere al virus. Siamo di fronte ad una pandemia che ha dato flebili segnali di voler mollare. Se apriamo troppo presto ci siamo dentro di nuovo e se ne riparla in autunno, questo è il vero rischio. Io sono convinto che si potrebbe riavere una ripresa significativa di alcune attività da giugno, non mi pare una grande idea dare queste date scaglionate di quindici giorni lasciando tutti sulla sospensiva. Era abbastanza evidente che per aprile era impossibile parlarne, pensiamo che da maggio-giugno si possa riaprire qualcosa. Lockdown fino a luglio? Mi auguro di no, ma abbiamo diverse epidemie nello stesso territorio”.
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Coronavirus, il prof. Galli: "Impensabile si potesse riaprire ad aprile, ripresa significativa da giugno"

di Napoli Magazine

10/04/2024 - 01:18

Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, ha parlato ai microfoni di La7, soffermandosi ovviamente sull'emergenza Coronavirus: “Se siete capaci di convincere il virus a darci una data certa per la riapertura bisogna chiedere al virus. Siamo di fronte ad una pandemia che ha dato flebili segnali di voler mollare. Se apriamo troppo presto ci siamo dentro di nuovo e se ne riparla in autunno, questo è il vero rischio. Io sono convinto che si potrebbe riavere una ripresa significativa di alcune attività da giugno, non mi pare una grande idea dare queste date scaglionate di quindici giorni lasciando tutti sulla sospensiva. Era abbastanza evidente che per aprile era impossibile parlarne, pensiamo che da maggio-giugno si possa riaprire qualcosa. Lockdown fino a luglio? Mi auguro di no, ma abbiamo diverse epidemie nello stesso territorio”.