Il Corriere della Sera fa una panoramica riguardo alla sfida tra Napoli e Verona finita con il risultato di 1-1. Il risultato è lo stesso dello scorso anno ma le paure provocate nel match della scorsa stagione, si sono tramutate in motivazione e rabbia nel match della dodicesima giornata di Serie A in cui i partenopei escono imbattuti: “Sfidarli con coraggio, senza però batterli. La marcia si ferma sul più bello, il pareggio è un godibile apericena per la squadra di Tudor. Al Napoli resta l’orgoglio di averci provato, fino a sbattere contro i legni: il palo colpito da Mertens su punizione nel recupero e quello di Osimhen in chiusura di primo tempo. La squadra di Tudor è in vantaggio trascorsi 13 minuti, ed è in quel momento che gli incubi del passato dei partenopei si trasformano in istinti predatori, così come chiesto da Spalletti. La sensazione è che il gol possa arrivare in qualsiasi momento da una parte e dall’altra, il campo racconta che la fase difensiva diventa la variabile che fa la differenza. La partita finisce in 9 contro 11 per le espulsioni di Bessa e Kalinic, ma il Napoli nell’assalto finale non riesce a trovare il guizzo”
di Napoli Magazine
08/11/2021 - 16:05
Il Corriere della Sera fa una panoramica riguardo alla sfida tra Napoli e Verona finita con il risultato di 1-1. Il risultato è lo stesso dello scorso anno ma le paure provocate nel match della scorsa stagione, si sono tramutate in motivazione e rabbia nel match della dodicesima giornata di Serie A in cui i partenopei escono imbattuti: “Sfidarli con coraggio, senza però batterli. La marcia si ferma sul più bello, il pareggio è un godibile apericena per la squadra di Tudor. Al Napoli resta l’orgoglio di averci provato, fino a sbattere contro i legni: il palo colpito da Mertens su punizione nel recupero e quello di Osimhen in chiusura di primo tempo. La squadra di Tudor è in vantaggio trascorsi 13 minuti, ed è in quel momento che gli incubi del passato dei partenopei si trasformano in istinti predatori, così come chiesto da Spalletti. La sensazione è che il gol possa arrivare in qualsiasi momento da una parte e dall’altra, il campo racconta che la fase difensiva diventa la variabile che fa la differenza. La partita finisce in 9 contro 11 per le espulsioni di Bessa e Kalinic, ma il Napoli nell’assalto finale non riesce a trovare il guizzo”