Da mercoledì 17 maggio, è disponibile in esclusiva su DAZN il nuovo episodio della serie DAZN Heroes: ospite Raffaele Palladino, tecnico del Monza. A intervistare Palladino l’ex calciatore e talent DAZN Alessandro Matri, insieme i due ripercorrono la straordinaria stagione dei brianzoli, a partire dal punto di svolta di metà settembre, quando Galliani esonera Stroppa e decide che Palladino è l’uomo giusto per risollevare la squadra.
“Buona la prima”, come la prima storica stagione in Serie A Tim del Monza, caratterizzata dalla prima esperienza nel massimo campionato italiano di Raffaele Palladino, promosso dalla Primavera alla prima squadra dopo sei giornate di campionato – quando il Monza aveva conquistato solo un punto e militava in ultima posizione. I biancorossi si sono salvati, con ben sei turni di anticipo, e adesso stanno lottando per un posto in Conference League.
Il tecnico del Monza tocca tanti temi: dal rapporto con Galliani e Berlusconi al modo in cui ha approcciato il gruppo, fino agli allenatori di riferimento per il suo calcio e al futuro. Ma anche un’edizione speciale del MatriOscar, la rubrica del sabato durante “Tutti Bravi dal Divano”, è in questa occasione che Matri dà i suoi personalissimi Oscar ai giocatori del Monza di Palladino.
DAZN Heroes è il format della piattaforma di intrattenimento e live streaming sportivo in cui i campioni del calcio contemporaneo raccontano il proprio percorso calcistico.
Di seguito alcune delle dichiarazioni emerse durante l’episodio:
Sul suo secondo esordio in Serie A “Ho voluto cominciare fin da subito senza aspettare la partita contro la Juventus. Credo che sia stato proprio quello che ha convinto definitivamente Berlusconi e Galliani. Lì hanno capito che avevo davvero voglia e volevo partire bene. Mi sono detto: questo è un treno che devo prendere al volo, è l’occasione della mia vita e me la voglio giocare da subito. Sicuramente c’è stata un po’ di sana incoscienza da parte mia, ma avevo tanto entusiasmo. È vero, c’era la Juve, una partita difficilissima. La mia famiglia era preoccupata, ma io volevo iniziare subito”.
Sui suoi allenatori e cosa gli hanno lasciato “Sono stato fortunato perché ho incontrato le persone giuste sul mio cammino. Io ho cercato di prendere il buono da Gasperini, Juric, Deschamps, Lippi e di tutti i grandi allenatori che ho avuto e ho cercato di farlo mio, creando una mia metodologia e una mia idea di calcio. La bravura di un allenatore sta in questo secondo me”.
Su Carlos Augusto “Ha un futuro di grandissimo livello, da top player. Merita di giocare in Champions League e anche nella nazionale brasiliana. È un brasiliano atipico, a volte i brasiliani sono un po’ disattenti, lui invece è perfetto. Lo scorso anno vedevo che spesso sbagliava la scelta finale e allora abbiamo lavorato su questo: il calcio è fatto di scelte. Carlos ha alzato tantissimo il livello delle sue scelte, ha capito benissimo quello che gli chiedevo e adesso è un giocatore unico”.
Sull’attaccante Patrick Ciurria “Lo uso dappertutto, è un jolly per me. Potrebbe fare qualsiasi ruolo perché è intelligentissimo. Il primo giorno ho avuto un colloquio con lui, gli ho spiegato che secondo me poteva fare il quinto a centrocampo e lui ha recepito subito le mie richieste. Ogni giorno mi chiedeva cose nuove e io percepivo che voleva crescere e giocare in quella posizione”.
Sul suo rapporto con Pessina “Siamo stati compagni di stanza ai tempi de La Spezia, già lì percepivo la sua maturità e la sua intelligenza fuori dal comune. Con lui condivido tanti pensieri, lo coinvolgo nelle scelte tecnico-tattiche, per me è come se fosse l’allenatore in campo”.
di Napoli Magazine
17/05/2023 - 10:18
Da mercoledì 17 maggio, è disponibile in esclusiva su DAZN il nuovo episodio della serie DAZN Heroes: ospite Raffaele Palladino, tecnico del Monza. A intervistare Palladino l’ex calciatore e talent DAZN Alessandro Matri, insieme i due ripercorrono la straordinaria stagione dei brianzoli, a partire dal punto di svolta di metà settembre, quando Galliani esonera Stroppa e decide che Palladino è l’uomo giusto per risollevare la squadra.
“Buona la prima”, come la prima storica stagione in Serie A Tim del Monza, caratterizzata dalla prima esperienza nel massimo campionato italiano di Raffaele Palladino, promosso dalla Primavera alla prima squadra dopo sei giornate di campionato – quando il Monza aveva conquistato solo un punto e militava in ultima posizione. I biancorossi si sono salvati, con ben sei turni di anticipo, e adesso stanno lottando per un posto in Conference League.
Il tecnico del Monza tocca tanti temi: dal rapporto con Galliani e Berlusconi al modo in cui ha approcciato il gruppo, fino agli allenatori di riferimento per il suo calcio e al futuro. Ma anche un’edizione speciale del MatriOscar, la rubrica del sabato durante “Tutti Bravi dal Divano”, è in questa occasione che Matri dà i suoi personalissimi Oscar ai giocatori del Monza di Palladino.
DAZN Heroes è il format della piattaforma di intrattenimento e live streaming sportivo in cui i campioni del calcio contemporaneo raccontano il proprio percorso calcistico.
Di seguito alcune delle dichiarazioni emerse durante l’episodio:
Sul suo secondo esordio in Serie A “Ho voluto cominciare fin da subito senza aspettare la partita contro la Juventus. Credo che sia stato proprio quello che ha convinto definitivamente Berlusconi e Galliani. Lì hanno capito che avevo davvero voglia e volevo partire bene. Mi sono detto: questo è un treno che devo prendere al volo, è l’occasione della mia vita e me la voglio giocare da subito. Sicuramente c’è stata un po’ di sana incoscienza da parte mia, ma avevo tanto entusiasmo. È vero, c’era la Juve, una partita difficilissima. La mia famiglia era preoccupata, ma io volevo iniziare subito”.
Sui suoi allenatori e cosa gli hanno lasciato “Sono stato fortunato perché ho incontrato le persone giuste sul mio cammino. Io ho cercato di prendere il buono da Gasperini, Juric, Deschamps, Lippi e di tutti i grandi allenatori che ho avuto e ho cercato di farlo mio, creando una mia metodologia e una mia idea di calcio. La bravura di un allenatore sta in questo secondo me”.
Su Carlos Augusto “Ha un futuro di grandissimo livello, da top player. Merita di giocare in Champions League e anche nella nazionale brasiliana. È un brasiliano atipico, a volte i brasiliani sono un po’ disattenti, lui invece è perfetto. Lo scorso anno vedevo che spesso sbagliava la scelta finale e allora abbiamo lavorato su questo: il calcio è fatto di scelte. Carlos ha alzato tantissimo il livello delle sue scelte, ha capito benissimo quello che gli chiedevo e adesso è un giocatore unico”.
Sull’attaccante Patrick Ciurria “Lo uso dappertutto, è un jolly per me. Potrebbe fare qualsiasi ruolo perché è intelligentissimo. Il primo giorno ho avuto un colloquio con lui, gli ho spiegato che secondo me poteva fare il quinto a centrocampo e lui ha recepito subito le mie richieste. Ogni giorno mi chiedeva cose nuove e io percepivo che voleva crescere e giocare in quella posizione”.
Sul suo rapporto con Pessina “Siamo stati compagni di stanza ai tempi de La Spezia, già lì percepivo la sua maturità e la sua intelligenza fuori dal comune. Con lui condivido tanti pensieri, lo coinvolgo nelle scelte tecnico-tattiche, per me è come se fosse l’allenatore in campo”.