Calcio
FIGC - Di Lello: "Vogliamo evitare ogni tipo di contaminazione nel calcio, stadi? E' giusto che ognuno abbia il proprio posto a sedere"
12.12.2019 14:38 di Napoli Magazine

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Marco Di Lello, procuratore aggiunto FIGC: “La Federcalcio ha un ufficio indagini retto da un procuratore capo e cinque procuratore aggiunti ed io ho la delega specifica per cui nel calcio dilettantistico sono procuratore capo. Serve per evitare ogni tipo di contaminazione, come infiltrazioni mafiose o ai tanti casi di combine, calcioscommesse, trasferimenti fittizzi, plusvalenze. Il calcio è uno strumento per guadagnare e far girare risorse importanti, ma anche di controllo di potere sul territorio. Penso alle piccole realtà con squadre in Serie B o Serie C. Ogni domenica garantiamo sorveglianza su tutti i campionati con maggiore attenzione sulle partite a rischio. Conosciamo tutti la grandezza del calcio, in termini qualititativi e vogliamo garantire la maggiore purezza al calcio. Ho un buon rapporto con il procuratore capo, l'ho sentito a telefono subito dopo la nomina, ha deciso di rinunciare per ragioni personali. Oggi c'è un maggior utilizzo del daspo, una maggiore visione sulle curve e tutto ciò grazie al lavoro fatto in commissione anti-mafia. C'è stato da parte della politica e del calcio, una presa di coscienza. Come mai il tema si è posto solo a Napoli? Perché a Napoli non si è mai rispettato il posto a sedere? Anche i distinti fino allo scorso anno erano terra di nessuno. Oggi finalmente un abbonato si siede al posto che ha comprato. Ringhio ha un carattere complicato, gode della nostra simpatia. Ancelotti gran signore, una persona perbene, ma se guardiamo i risultati non può stare all'ottavo posto ad otto punti da Cagliari e Atalanta".

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FIGC - Di Lello: "Vogliamo evitare ogni tipo di contaminazione nel calcio, stadi? E' giusto che ognuno abbia il proprio posto a sedere"

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12/12/2024 - 14:38

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Marco Di Lello, procuratore aggiunto FIGC: “La Federcalcio ha un ufficio indagini retto da un procuratore capo e cinque procuratore aggiunti ed io ho la delega specifica per cui nel calcio dilettantistico sono procuratore capo. Serve per evitare ogni tipo di contaminazione, come infiltrazioni mafiose o ai tanti casi di combine, calcioscommesse, trasferimenti fittizzi, plusvalenze. Il calcio è uno strumento per guadagnare e far girare risorse importanti, ma anche di controllo di potere sul territorio. Penso alle piccole realtà con squadre in Serie B o Serie C. Ogni domenica garantiamo sorveglianza su tutti i campionati con maggiore attenzione sulle partite a rischio. Conosciamo tutti la grandezza del calcio, in termini qualititativi e vogliamo garantire la maggiore purezza al calcio. Ho un buon rapporto con il procuratore capo, l'ho sentito a telefono subito dopo la nomina, ha deciso di rinunciare per ragioni personali. Oggi c'è un maggior utilizzo del daspo, una maggiore visione sulle curve e tutto ciò grazie al lavoro fatto in commissione anti-mafia. C'è stato da parte della politica e del calcio, una presa di coscienza. Come mai il tema si è posto solo a Napoli? Perché a Napoli non si è mai rispettato il posto a sedere? Anche i distinti fino allo scorso anno erano terra di nessuno. Oggi finalmente un abbonato si siede al posto che ha comprato. Ringhio ha un carattere complicato, gode della nostra simpatia. Ancelotti gran signore, una persona perbene, ma se guardiamo i risultati non può stare all'ottavo posto ad otto punti da Cagliari e Atalanta".