Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha commentato ai microfoni di DAZN la sconfitta per 2-1 contro il Venezia: "Episodio che ha condizionato il secondo tempo? No, no, l’ho rivisto: il primo gol è un tocco di mano. Ho sentito anche i vostri commenti, era un gol da annullare. Dalla panchina la sensazione era chiara, anche perché abbiamo le camere tattiche e si vede bene. C’è dispiacere, perché il calcio è fatto di episodi e questi possono indirizzare una partita. Accettiamo l’errore, ma è un errore grave che ha sicuramente deciso un gol. Al di là di questo, ci è girata male anche dopo: sull’1-0 abbiamo reagito bene, poi nella stessa azione abbiamo subito il 2-0. Anche quello dobbiamo accettarlo. La squadra ha reagito, ma non siamo riusciti a pareggiare. C’è tanto dispiacere, ci tenevamo molto. I ragazzi hanno dato tutto, non posso rimproverare nulla alla squadra. Scusate per la voce, ma anche io ho cercato di dare tutto ai ragazzi. Ora abbiamo due partite e dobbiamo cercare di fare più punti possibile, nel modo giusto. Gol sbagliato e gol subito? Giocare ogni tre giorni ti fa perdere energie mentali e fisiche, è fisiologico, il calcio è così. In questi giorni ho cercato di recuperare soprattutto le energie mentali della squadra, perché giovedì per noi è stata una batosta e da queste situazioni bisogna rialzarsi non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Secondo me ci siamo riusciti, la partita l’abbiamo fatta. Ci è mancata un po’ di vivacità, il Venezia era più brillante, aveva grandi transizioni con due punte rapide. Però i ragazzi hanno dato tutto, anche chi è entrato dalla panchina. L’altro giorno mi ero arrabbiato con i subentrati, oggi invece hanno dato tutto. C’è tanto dispiacere, ma bisogna accettare: il calcio è così. Sono positivo, bisogna accettare i verdetti del campo e andare avanti. Mancano due partite e dobbiamo affrontarle al meglio. Come si incastrano il dispiacere per i risultati e la soddisfazione per il rinnovo del contratto? Dobbiamo ancora vedere se non andremo in Europa, perché ci sono due partite e possiamo approfittare di eventuali passi falsi degli altri. Come è successo a noi, può succedere anche agli altri, quindi non è tutto chiuso. Invito tutti, me compreso, a dare il massimo in queste due partite, poi vedremo il verdetto all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Per quanto riguarda il mio contratto, non sono legato ai soldi o alla durata: amo questo lavoro, lo faccio con passione, amore e orgoglio. Cerco di dare tutto me stesso, insieme al mio staff, per la società. Ho dato tutto quest’anno e continuerò a farlo. Non è la durata del contratto che mi rende tranquillo, ma il lavoro che svolgo ogni giorno. L’obiettivo è provare ad arrivare in Europa, è la nostra ambizione e i ragazzi se lo meritano. Purtroppo, però, non sempre ciò che meriti arriva, bisogna accettare anche i verdetti del calcio e quello che succede la domenica".
di Napoli Magazine
12/05/2025 - 21:25
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha commentato ai microfoni di DAZN la sconfitta per 2-1 contro il Venezia: "Episodio che ha condizionato il secondo tempo? No, no, l’ho rivisto: il primo gol è un tocco di mano. Ho sentito anche i vostri commenti, era un gol da annullare. Dalla panchina la sensazione era chiara, anche perché abbiamo le camere tattiche e si vede bene. C’è dispiacere, perché il calcio è fatto di episodi e questi possono indirizzare una partita. Accettiamo l’errore, ma è un errore grave che ha sicuramente deciso un gol. Al di là di questo, ci è girata male anche dopo: sull’1-0 abbiamo reagito bene, poi nella stessa azione abbiamo subito il 2-0. Anche quello dobbiamo accettarlo. La squadra ha reagito, ma non siamo riusciti a pareggiare. C’è tanto dispiacere, ci tenevamo molto. I ragazzi hanno dato tutto, non posso rimproverare nulla alla squadra. Scusate per la voce, ma anche io ho cercato di dare tutto ai ragazzi. Ora abbiamo due partite e dobbiamo cercare di fare più punti possibile, nel modo giusto. Gol sbagliato e gol subito? Giocare ogni tre giorni ti fa perdere energie mentali e fisiche, è fisiologico, il calcio è così. In questi giorni ho cercato di recuperare soprattutto le energie mentali della squadra, perché giovedì per noi è stata una batosta e da queste situazioni bisogna rialzarsi non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Secondo me ci siamo riusciti, la partita l’abbiamo fatta. Ci è mancata un po’ di vivacità, il Venezia era più brillante, aveva grandi transizioni con due punte rapide. Però i ragazzi hanno dato tutto, anche chi è entrato dalla panchina. L’altro giorno mi ero arrabbiato con i subentrati, oggi invece hanno dato tutto. C’è tanto dispiacere, ma bisogna accettare: il calcio è così. Sono positivo, bisogna accettare i verdetti del campo e andare avanti. Mancano due partite e dobbiamo affrontarle al meglio. Come si incastrano il dispiacere per i risultati e la soddisfazione per il rinnovo del contratto? Dobbiamo ancora vedere se non andremo in Europa, perché ci sono due partite e possiamo approfittare di eventuali passi falsi degli altri. Come è successo a noi, può succedere anche agli altri, quindi non è tutto chiuso. Invito tutti, me compreso, a dare il massimo in queste due partite, poi vedremo il verdetto all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Per quanto riguarda il mio contratto, non sono legato ai soldi o alla durata: amo questo lavoro, lo faccio con passione, amore e orgoglio. Cerco di dare tutto me stesso, insieme al mio staff, per la società. Ho dato tutto quest’anno e continuerò a farlo. Non è la durata del contratto che mi rende tranquillo, ma il lavoro che svolgo ogni giorno. L’obiettivo è provare ad arrivare in Europa, è la nostra ambizione e i ragazzi se lo meritano. Purtroppo, però, non sempre ciò che meriti arriva, bisogna accettare anche i verdetti del calcio e quello che succede la domenica".